03 novembre 2011

IL PARTITO DELLE AZIENDE INTERVIENE SULLA CRISI.



PARTITO DELLE AZIENDE
  
Fa veramente stupire il fatto di quanto  siano ipocriti quelli che pur avendo fatto parte ed essendo stati complici volontari  o per convenienza di questo disastro, adesso si ergano come paladini di giustizia e di verita' solo per poter occupare le poltrone che con la loro inesistenza ed incapacita' non avrebbero mai potuto fare.
E' di oggi la notizia della situazione disastrosa in cui si trova il nostro paese, ma nessuno puo' negare che tutti erano a conoscenza attori e spettatori di eventi e condizioni che per altro in tanti hanno sfruttato a loro favore.  Banche, Italia Futura, Rete Imprese, Confindustria,Sindacati arricchiti ed imborghesiti ed addirittura la Sinistra italiana parla di governo di salvezza, dimenticando pero' che per vent'anni sono stati commensali di tutte le spartizioni allucinanti e al limite della decenza delle scelte drammatiche sia sociali che politiche che sono state la rovina piu' che la salvezza di questo paese. Sentire da chi arriva ai comizi su di una Ferrari, autore della svendita con amici e amichetti di pezzi interi dello stato che viene a spiegare il dramma di chi non arriva a fine mese e' segno che non sappiamo piu' da che parte siamo girati. Confindustria sia con la presente ma anche e sopratutto  con le passate dirigenze sono sempre state le prime a sedersi ai tavoli di spartizione,appropiazione  e di decisione dei governi di ogni schieramento, reteimprese  non riesce a mettere d'accordo neppure le proprie associazioni ma parla di un governo che deve lasciare il posto, i sindacati vanno a braccetto con la Marcegaglia,il ministero dello sviluppo e' retto da un ministro inesistente, montezemolo sta aspettando solo di potersi sedere al posto del suo antico rivale, la sinistra affonda i suoi pezzi migliori poiche' parlano di cambiamento,Abi e Coop parlano di situazione insostenibile ma hanno preso e sperperato fondi fino a ieri ed intanto la gente lavora e paga sempre di piu'. Abbiamo toccato il fondo ed addirittura il limite della decenza.
Per quanto mi riguarda se il posto lo deve lasciare questo governo, nello stesso modo  lo devono lasciare tutti, poiche' sono tutti complici del fallimento e di  un saccheggio oramai continuo negli ultimi decenni anche di governi diversi da questo, e devono lasciare il posto a volti ed idee nuove e sane basate sulla tutela del bene comune. Se pensiamo che chi ha pagato con il proprio sudore non e' nemmeno rappresentato ne in  parlamento e neppure dalle associazioni e tantomeno da un opposizione inesistente e sto' parlando di quelle categorie che pur essendo il treno motore dell'economia italiana sono sempre state dimenticate e sfruttate qualche riflessione dovrebbe essere obbligata. Nessuno e dico nessuno di chi ha avuto potere decisionale interno o esterno nelle scelte puo' accusare ora poiche' fu scritto "chi non ha peccato scagli la prima pietra", ma forse non va piu' di moda, meglio sempre e comunque salire sul carro dei probabili vincitori prima di affondare. Si vergognino quei parlamentari eletti in un gruppo  che per convenienza o per politicalretribuzione invece di lasciare e tornarsene a casa sfruttano il posto vacante con una morale ed una dignita' che sa' "di poco valore umano", e sottolineo il fatto che non lo tollero da ambedue le parti. Chi non crede piu' ad un programma o ad un disegno deve per forza andarsene a casa o non meritera' mai piu' di essere ricandidato.
Lasciate l'Italia a chi la ama veramente e la vive nelle strade nel lavoro e nelle famiglie e se volete rappresentarci fatelo  con semplicita' evitando di lasciare spente le vostre menti.
 
 
Fabrizio Frosio
Presidente PDA
 
SEGRETERIA NAZIONALE PDA
PARTITO DELLE AZIENDE