Dott. Rosario Balestrieri |
- Cosa ricorderà di Migrandate II Dott. Balestrieri ?
- Mi volano in mente
migliaia di rondini e decine di persone che come le pagine di un libro
sfogliato velocemente si sovrappongono chiudendosi in un volume da custodire
nella biblioteca della memoria nel reparto dei bei ricordi.
- Dove si è tenuto il Campo di inallenamento dell’avifauna?
- Il palcoscenico che
ha ospitato Migrandata è stato il meraviglioso Matese, in particolare la piccola
porzione del Lago Matese (loc. Scennerato) che si affaccia su un ondeggiante
canneto dominato dal Miletto e da la Gallinola. La bellezza del luogo non è
solo nell’imponente paesaggio, dove tutto ti sembra immenso, dal cielo ai monti
riflessi nel lago, dai faggi sotto cui ti puoi stendere alle vacche che ti
passano accanto. La bellezza di questo palcoscenico è anche nei dettagli: le
ragnatele all’alba che nella notte sembrano aver voluto raccogliere perle
d’acqua per poter catturare l’arcobaleno alle prime luci; l’odore del terreno
umido e i colori delle libellule che spesso sembrano fiorire sul verde su cui
si posano, chi c’è stato sa di cosa sto parlando.
- Come considera i risultati ottenuti da Migrandata II?
- I numeri evidenziano un significativo successo
scientifico della ricerca: in questi 10 giorni sono stati, infatti, inanellati
4002 uccelli (rispetto ai circa 1500 del 2010) di 34 specie diverse (21 specie
rilevate già nel 2010 e 13 specie nuove per il campo 2011), tra cui spiccano il
Falco lodolaio, il Tarabusino e la Cannaiola verdognola, le cui osservazioni in
Campania sono molto rare. E' stata anche avvistata una specie nuova per il
Parco del Matese: la Schiribilla.
L’ottimo
risultato, ha ribadito il Dott.
Balestrieri, è stato ottenuto grazie all’impegno del Coordinatore
Organizzativo Dott. Giovanni Capobianco
e dei tanti volontari. Il progetto è stato reso possibile grazie anche al
contributo dell'Assessorato all’Ecologia della Regione Campania, del Parco
Regionale del Matese, dei Comuni di Castello Matese, Piedimonte Matese e San
Gregorio Matese, a cui va aggiunto il supporto tecnico-logistico del centro
Dechatlon di Marcianise, dell'associazione Sci Club Fondo Matese e della
Protezione Civile di Piedimonte Matese.
Pietro Rossi