Andrea Boggia con l'On. Alemanno |
PIEDIMONTE
MATESE.
Al rientro dalla tre giorni organizzata dalla “Nuova Italia” di Gianni Alemanno, alla quale ha
partecipato una nutrita delegazione casertana, Andrea Boggia traccia un bilancio politico, riportando in chiave
locale le riflessioni emerse durante gli incontri. L’esponente del PDL
cittadino, che è anche dirigente nazionale della Giovane Italia, è da sempre
vicino alle posizioni del sindaco di Roma, e vanta un strettissimo legame col
consigliere regionale Angelo Polverino. “In
un periodo così difficile per la politica e per il paese, era assolutamente
necessario confrontarsi in maniera costruttiva sul futuro del governo, del
partito e dell’Italia. La tre giorni romana organizzata dalla fondazione e dai
circoli Nuova Italia, nel corso del suo svolgimento, ha dettato l’agenda
politica nazionale, offrendo analisi lucide e ponderate per affrontare la crisi
politico-economica, e quella di credibilità istituzionale.” Gli impegni presi durante la
convention, oltre a rimarcare la necessità di politiche concrete per i giovani
e per il mondo del lavoro, parlano soprattutto di primarie a tutti i livelli,
nuova premiership entro il 2013, nuova legge elettorale, congressi del PDL,
riforme di fine legislatura, tagli costi della politica. Sono temi che hanno una evidente ricaduta
anche sulla organizzazione del partito locale, chiamato a tessere l’alleanza di
centrodestra in vista delle elezioni amministrative del 2012. “Per
quanto riguarda Piedimonte – sostiene Boggia -
ritengo doveroso evitare isterie, personalismi e fughe in avanti, alle
quali pure abbiamo assistito, per riprendere invece il filo diretto con la
gente e il territorio. Passare attraverso il meccanismo partecipato delle
primarie può essere un primo passo per recuperare il contatto con gli elettori,
i quali potranno scegliere, anche qui, i dirigenti del partito e, perché no,
estendere l’esperimento anche per la designazione del candidato sindaco del
Centrodestra.” Poi una esortazione
che sa di chiamata alle armi (e di preparazione alla campagna elettorale): “Sottoscrivere la tessera del PDL oggi è
l’atto d’orgoglio con cui dimostrare che si ama l’Italia, che non la si vuol
abbandonare al disfattismo, a nessun livello di governo.