A
fronte della grave crisi finanziaria del nostro Paese avevamo condiviso
la necessità di un serio intervento da parte del Governo, ponendo come
unica condizione l'equa ripartizione dei sacrifici tra tutte le
categorie produttive e tra tutti i detentori di ricchezza, tenendo conto
delle rispettive capacità contributive.
Avevamo
auspicato un incisivo taglio ai costi della politica, un inasprimento
della lotta all’evasione e all’elusione fiscale e contributiva,
l’introduzione di misure responsabili per combattere la corruzione ormai
dilagante nella Pubblica Amministrazione ed ancora una drastica
riduzione, se non addirittura l’eliminazione, delle onerose consulenze e
collaborazioni conferite nell’ambito P.A., troppo spesso mediante forme
clientelari.
E invece nulla di fatto! Ancora una volta una manovra iniqua, che pesa fortemente sulle tasche dei lavoratori dipendenti.
Di
fronte a tutto ciò, abbiamo il dovere di tutelare la dignità dei
dipendenti pubblici e reagire con decisione facendo ricorso a tutti i
mezzi a disposizione.
In allegato il comunicato stampa del Segretario Generale della UIL Pubblica Amministrazione Benedetto Attili.
CI
ERAVAMO ASTENUTI DALL’ESPRIMERE GIUDIZI IN ATTESA DI CONOSCERE I
CONTENUTI DELLE MODIFICHE AL DECRETO LEGGE ANNUNCIATE DAL GOVERNO PER
CORREGGERE I CONTENUTI DI UNA MANOVRA ECONOMICA FORTEMNENTE PENALIZZANTE
PER I LAVORATORI DIPENDENTI E DEL PUBBLICO IMPIEGO IN PARTICOLARE.
DI
FRONTE ALLA GRAVE CRISI FINANZIARIA ED AGLI ATTACCHI SPECULATIVI
AVEVAMO ACCETTATO DI ASSUMERCI LE NOSTRE RESPONSABILITA’, CON UNA
CONDIZIONE IMPRESCINDIBILE: I SACRIFICI DOVEVANO ESSERE RIPARTITI IN
MODO EQUO TRA TUTTE LE CATEGORIE PRODUTTIVE E TRA TUTTI I DETENTORI DI
RICCHEZZA, TENEDO CONTO DELLA CAPACITA CONTRIBUTIVA.
DOVEVANO ESSERE DATI SEGNALI IMPORTANTI E DECISI DI RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA.
DOVEVA ESSERE INASPRITA LA LOTTA ALL’EVASIONE ED ALL’ELUSIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA.
DOVEVANO
ESSERE RIVISTE LE NORME SUGLI APPALTI PER CONTRASTARE EFFICACEMENTE LA
DILAGANTE E CRESCENTE CORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
DOVEVANO
ESSERE RIDOTTE SE NON ELIMINATE LE CONSULENZE E LE COLLABORAZIONI NELLE
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, SPESSO FONTE DI CLIENTELISMO.
NULLA DI TUTTO QUESTO E’ STATO FATTO!
SI
CONTINUANO A PREVEDERE INTERVENTI PARZIALI, INIQUI E ASSOLUTAMENTE
INCONGRUENTI RISPETTO AGLI OBIETTIVI DI CONTENIMENTO DELLA SPESA
PUBBLICA E DI IMPULSO ALLO SVILUPPO ECONOMICO.
LAVORATORI
CHE HANNO PAGATO O STANNO PAGANDO IL RISCATTO DEL PERIODO DI STUDI
UNIVERSITARI O COLORO CHE HANNO SVOLTO IL SERVIZIO MILITARE.
UNA
MISURA CHE COLPISCE DIRITTI ACQUISITI E CHE SI AGGIUNGE, SOPRATTUTTO
PER I LAVORATORI DEL PUBBLICO IMPIEGO, A TUTTE LE ALTRE GIA’ ADOTTATE:
IL
BLOCCO DELLA CONTRATTAZIONE; IL BLOCCO DELLE RETRIBUZIONI; I
TRASFERIMENTI D’UFFICIO; IL BLOCCO DEL TURN-OVER; IL DIFFERIMENTO DELLE
TREDICESIME IN CASO DI MALFUNZIONAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI; IL RINVIO
DEL PAGAMENTO DELLE BUONUSCITE.
PRENDIAMO
ATTO CHE LE CORREZIONI ALLA MANOVRA FERRAGOSTANA, CONCORDATE IERI
RISPONDONO A NECESSITA’ ELETTORALI DELLE FORZE DI MAGGIORANZA CHE HANNO
SCELTO DI SCARICARE LA MAGGIOR PARTE DEL PESO DELLA MANOVRA SUL LAVORO
DIPENDENTE.
DI FRONTE A TALE SCELTA ABBIAMO IL DOVERE DI TUTELARE LA DIGNITA’ E LA PROFESSIONALITA’ DEI DIPENDENTI PUBBLICI.
PERTANTO
RITENIAMO ALTRETTANTO DOVEROSO DA PARTE NOSTRA REAGIRE CON I MEZZI A
DISPOSIZIONE, A TUTELA E DIFESA DEI LAVORATORI CHE RAPPRESENTIAMO.
Fonte: UIL Caserta