SAN POTITO SANNITICO-Anche quest’anno
ed è l’ottava volta che accadde, la Pro Loco “Genius Loci, di San Potito
Sannitico, organizza la manifestazione “FateFestival”, che si svolgerà dal 25 al
28 agosto a venire. Parliamo di un evento orami diventato tradizionale, sia per
la cittadinanza potitese che per quelle
di diversi centri viciniori, che, fin dal primo apparire nello scenario di
celebrazioni che, di questi tempi, si svolgono in diversi centri dell’intero
territorio della provincia di Caserta, si sono sempre riversate nel piccolo
centro dell’Alto Casertano per non perdere il godimento di un momento di vero
divertimento e gioia collettiva che ogni volta, coinvolge grandi e piccini in una sorta di amalgama
generazionale capace di travalicare odi e divisioni, incomprensioni e stupidi
distinguo, freddezze e disgregazioni, per una civiltà del fare comune che fa
davvero onore a tutti i sanpotitesi. Lugo di svolgimento dell’evento saranno le
meravigliose fattezze di Palazzo Pietrosimone. Si partirà il 25 agosto prossimo(ore
21.00), quando, a conclusione del laboratorio teatrale che li tiene impegnati,
i ragazzi della Scuola di Teatro e Recitazione del Maestro Pierluigi Tortora
porteranno in scena un loro lavoro teatrale. Nella stessa struttura monumentale
e sempre con inizio alle ore 21.00, anche le altre tre serate del ghiotto
appuntamento culturale. Il 26 di agosto, campo aperto alla Giancarlo Perna 6th,
che s pregerà di portare in scena lo spettacolo musico-canoro “Transumanze”,
costituito, per lo più da performances jazz e contaminazioni
etnico-mediterranee. La serata del 27 agosto, vigilia del gran finale
dell’attesa kermesse, sarà proiettato, alla presenza dell’autorice, il film
“Intro Paradiso”, della valente regista Paola Randi, interpretato, tra gli
altri, dal conosciutissimo leader della Piccola Orchestra Casertana “Avion
Travel”, Peppe Servillo. La conclusione di “FateFestival 2011” sarà affidata al
Trio “SGM” (Servillo-Girotto-Mangalavite) per un concerto assolutamente da non
perdere. La terne di artisti chiamata a calcare il palcoscenico sanpotitese,
infatti, dispone di un repertorio molto vario, frutto di tre modi diversi e
geniali di intendere l’arte del pentagramma. L’esibizione del Trio stesso deve
essere intesa anche quale incontro ed intercomunicabilità ta mondo diversi. Il
lavoro di Servillo e compagni, infatti, è magicamente ammantato di un filo di
intesa etico-culturale che sposa a perfezione la tradizione musicale latino-americana
e quella europea europea, per l’instaurarsi
di un trait d’unione tra mondi e
atmosfere culturali differenti che si intrecciano e si compenetrano in un mix
che dire suggestivo ed evocativo sarebbe sicuramente molto riduttivo.
Daniele Palazzo