NAPOLI - E’ stato rimandato dal consiglio regionale l’esame della proposta di legge a garanzia del rispetto e del principio della rappresentanza di genere in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione. “Avrei preferito che fosse approvata oggi, giovedì 21 luglio, piuttosto che ascoltare alcune affermazioni fin troppo maschilista da parte di alcuni colleghi – ha dichiarato il consigliere regionale del Popolo della Libertà Mafalda Amente (nella foto)– Se il rinvio potrà servire per migliorare la legge, con la possibilità di cogliere i suggerimenti dei colleghi che hanno espresso perplessità, allora il mio parere sarà positivo”. Amente, insieme con la collega di partito Daniela Nugnes, è stata firmataria di un emendamento per quanto riguarda la proposta di legge rimandata dal consiglio. “L’emendamento presentato mira a colmare il vuoto normativo che rischiava di lasciare privo di contenuto precettivo il disegno di legge – ha spiegato Amente - Infatti, visto che non esiste diritto senza sanzione, approvare una legge monca che non faccia derivare alcuna conseguenza dalla sua violazione, non solo equivale a non approvarla ma è anche un costo per le casse regionali”. L’emendamento, che prevede, tra l’altro, lo scioglimento dell’organismo societario e successiva rinomina dello stesso nel rispetto delle quote di genere, vuole non solo concretizzare la portata dell’obbligo sancito dalla normativa regionale, ma anche garantire che, in caso di mancato rispetto delle quote di genere, la legge preveda e disciplini le opportune azioni correttive. Infatti, in mancanza, i soggetti interessati, non trovando una tutela diretta nella norma, avrebbero come solo rimedio quello di ricorrere agli organi giurisdizionali competenti per l’annullamento dell’atto illegittimo, con ulteriore aggravio di costi per l’ente.
c.s.