CASERTA. Lo scorso Luglio, l'Associazione “Legalità & Trasparenza”e l'Associazione Luca Coscioni Caserta, hanno protocollato presso la casa comunale di Caserta e successivamente presso la sede dell'Ente provinciale di corso Trieste la richiesta di accesso agli atti patrimoniali dei consiglieri comunali e provinciali. La prima risposta ad arrivare è stata quella del comune che dopo due settimane ha risposto al Sig. Gianroberto Zampella, Tesoriere della LucaCoscioni Caserta con un documento al limite del ridicolo; che confermava l'esistenza della legge n. 441 del 1982, ma che non veniva rispettata per la mancanza di un regolamento comunale ad hoc. Il gruppo Radicale di Caserta, grazie all'aiuto del segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini, riuscirono a denunciare l'accaduto con un articolo pubblicato sul “Corriere della sera”, e solo dopo che il caso Caserta è diventato di dominio pubblico nazionale il consiglio comunale si è riunito per discutere ed approvare l'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei nominati. Per ciò che concerne l'Ente di corso Trieste: In questo caso a protocollare la richiesta di accesso agli atti per i Radicali di Caserta è stato il Dott. Elio De Rosa, Tesoriere dell'Associazione. In questo caso la risposta è giunta lo scorso 2 febbraio, ben sette mesi dopo la richiesta; la provincia manda al De Rosa un fascicolo dove non compare nessun riferimento né sui dati patrimoniali dei consiglieri e del presidente della provincia, né tantomeno le spese elettorali di ogni singolo eletto come prescrive la legge, in questo caso l'Ente si è limitata a comunicare solo le spese preventive delle singole liste. Elio De Rosa, protagonista di questa battaglia Radicale a Caserta dichiara: “C'eravamo illusi di avere a disposizione i dati effettivamente richiesti, invece continuano a prendere in giro noi e i cittadini, lo stanno facendo da oltre 30 anni. Altro dato non trascurabile è che nessun consigliere fin dal nostro primo comunicato stampa ha voluto entrare in merito alla questione, e ora dai dati forniti dalla provincia capiamo bene i motivi!! E' bene che i cittadini sappiano di che pasta sono fatti quelli che in teoria dovrebbero rappresentarli.” Ad intervenire sulla vicenda vi è anche il libertario radicale Domenico Letizia che dichiara: “Le istituzioni oltre i soliti problemi burocratici, gravissimi, non fa altro che rimarcare un principio di difetto delle nostre attuali democrazie pseudo-liberali, chi dovrebbe garantire la legalità e il rispetto delle regole è il primo ad esserne il colpevole e il non regolare.”
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Nella foto da sinistra a destra Elio De Rosa, Luca Bove e Francesco Giaquinto.