24 novembre 2010

SUCCESSO DELLA PRIMA ESCURSIONE SU MONTE CILA A PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE. Domenica scorsa alle ore: 9,00 con partenza da P.zza Europa,a Piedimonte Matese, si è svolta la prima visita guidata sul Monte Cila organizzata dell'Associazione CUORE SANNITA. E’ stata l’occasione giusta , ha commentato il Presidente dell’Asssociazione “Cuore Sannita” Giuseppe D’Abbraccio (nella foto),per mostrare a tutta la popolazione di Piedimonte Matese le vere nostre tradizioni e origini, ma anche per l'emozionante vista delle mastodontiche mura sannite che circondano tutta l'area montuosa.L’escursione è partita dal Parco Archeologico di Monte Cila, dove è stato realizzato anche una sorta di anfiteatro per eventuali spettacoli all’aperto (nella prospiciente area di cava è stata realizzata una piccola ed elegante piazza ed un parcheggio veicolare). Successivamente i visitatori si sono inerpicati sui sentieri provvisti di staccionata che si snodano per alcuni chilometri attraverso le mura ciclopiche, delle quali la inferiore, a quota 260 metri s. l . m. è la meno ben conservata a causa dei frequenti fenomeni di smottamento del terreno e dei numerosi interventi antropici effettuati nella zona. Il percorso è continuato attraverso la seconda cinta muraria, a quota 280 metri s. l. m., che è quella meglio conservata, pur se crollata in alcuni punti, e dove si è potuto osservare chiaramente il famoso ‘ballatoio’: area pianeggiante tra il muro a monte e a valle, fatta di terra e schegge di pietra, dove si disponeva in doppia fila la difesa dei guerrieri sanniti; sin sull’area sommitale, ove insistono resti d’un abitato sannitico raso al suolo, circondato da un terza cinta, singola e non doppia, a quota 430-440 metri s. l. m., subapicale, a difesa dell’acropoli, presumibilmente la più antica. Su alcuni terrazzamenti costruiti dai nostri antichi progenitori, l’amministrazione comunale ha deciso di implementare gli scavi archeologici, facendoli precedere da indagini prospettive con i georadar, allo scopo di indagare su un’area che già in passato ha restituito diversi pregevoli avanzi d’antichità (come una testuggine fossile, un dente di Carcarodon -antenato del pescecane -fossile, rarissimo, otto conchiglie marine fossili agglomerate -rinconelle -, sedici tronchi e rami di alberi fossili; nonché ceramiche preistoriche che dimostrano una frequentazione umana da epoca molto antica).

Pietro Rossi