PIEDIMONTE MATESE. Dopo il tentativo di tre anni fa, quando Antonio Iacovone, ex sindaco di Capriati al Volturno ed ex assessore provinciale scosse l’entroterra matesino con la proposta provocatoria, di sganciare dall’improduttiva “Terra di Lavoro” nove Comuni, Capriati a Volturno, Ciorlano, Fontegreca, Gallo Matese, Letino, Prata Sannita, Pratella, Ailano e Valle Agricola intenzionati a passare con il Molise o meglio costituire il Molisannio, ora ci sono altri tentativi per formare la regione Molisannio. La spinta seccessionistica viene data sul noto social network Facebook dalla Lega Sannita, che si propone come obiettivo principale quello di formare una nuova regione. La Lega Sannita propone l'unione regionale dei paesi del Sannio, che sorgerebbe con il passaggio della Provincia di Benevento, la Provincia di Avellino, di alcuni paesi in Provincia di Caserta ubicati sul dorsale del Matese, di alcuni paesi della "Capitanata" di Foggia , di alcuni paesi della Provincia di Chieti e della Provincia dell'Aquila, al Molise. A motivare la Lega Sannita ci sono oltre ad una serie di peculiarità che distinguerebbero il Beneventano, l'Avellinese e zone del casertano dalla maggior parte della Campania ( le caratteristiche morfologiche del territorio, la storia, le tradizioni, la stessa conformazione urbana), soprattutto ragioni economiche di sopravvivenza. La Lega Nord di recente ha riportato al centro dell'attenzione alcune priorità del programma del centrodestra tra le quali il federalismo fiscale. L'economia molisana ad esempio, con il federalismo, cadrà ancora più in basso. Vi sarà una crisi colossale. I dati già ci sono. Basta guardare ad alcune aziende molisane che chiudono i battenti. Con una popolazione che si aggira intorno ai 320.838 abitanti e con una fetta economica consistente basata sul pubblico impiego, come può sostenere le sole spese regionali? Non può! Basti pensare che un quartiere di Roma contiene più persone. Il Molisannio almeno per il momento sembra essere l’unico rimedio. Se un giorno verrà istituito avrà: una superficie di 6.509,20 km²; una popolazione di 608.646 abitanti; una densità abitativa di 101 abitanti per km; un Prodotto interno lordo di 10.536,6 milioni di euro; un Prodotto pro-capite di 16.237 euro l'anno. Ciò vuol dire sopravvivenza, ulteriori introiti e più forza a livello nazionale. Naturalmente, per fare ed arrivare a questo, c'è bisogno di un'amministrazione efficiente e meritocratica, per massimizzare le risorse ed evitare un ulteriore spopolamento con la partenza dei nostri migliori componenti.
Pietro Rossi
Pietro Rossi