Alife. Una richiesta di riconvocare il Consiglio Comunale di Alife per far si che venga ridiscussa la famosa delibera del 30 aprile scorso con la quale si vendevano molti beni patrimoniali del Comune è stata presentata dal Consigliere comunale Daniele Cirioli (nella foto), del gruppo consiliare Vivi Alife al sindaco facente funzione Maddalena Di Muccio. Il Consigliere ha fatto richiesta di procedere ad annullare “in autotutela” la contestata delibera del Consiglio Comunale del 30 aprile 2010. L’autotutela è una possibilità che consente di auto-annullare un provvedimento da parte dello stesso ufficio o pubblica amministrazione che lo ha emesso chiedendo al Consiglio Comunale di annullare la Delibera sul Bilancio di previsione 2010 (e quindi anche la vendita dei beni immobili) che è stata votata il 30 aprile. Il mio augurio, ha concluso Circoli, è che questa richiesta venga letta come un segnale di apertura alla collaborazione tra “tutti” i Gruppi del Consiglio comunale. Una collaborazione che serve specialmente su certe decisioni e nelle sorti che sono toccate a questa Amministrazione. Una collaborazione che serve cioè su quelle decisioni che vanno al di là dell’ordinaria amministrazione. E la vendita del patrimonio comunale non è certo un atto che si fa tutti i giorni o tutti gli anni: non è ordinaria, ma straordinaria amministrazione. La vendita dei beni immobili come è stata impostata nel Bilancio 2010, può essere facilmente eliminata e superata, trovando altrove quei 385 mila euro di ricavato: riducendo le spese, per esempio. A tale scopo lo stesso Cirioli, chiede di riconvocare un’altra seduta consiliare considerando che Il termine per approvare il bilancio è stato prorogato al 30 giugno.
Pietro Rossi
Pietro Rossi