PIEDIMONTE MATESE. Sul consiglio Comunale aperto a Piedimonte Matese per l’acqua pubblica, si registra l’intervento di Andrea Boggia (nella foto) esponente del centro destra. Mi auguro che questo consiglio comunale aperto, ha ribadito Boggia, non si risolva esclusivamente in una passerella mediatica per Padre Alex Zanotelli. Spero che la tematica della privatizzazione dell'acqua venga affrontata dai nostri amministratori con maturità, avanzando una posizione chiara e ferma di opposizione al cosiddetto "decreto Ronchi". Siamo stati i primi a Piedimonte Matese, continua Boggia, ad accendere i riflettori sul tema quando in tempi non sospetti, insieme ai ragazzi di Giovane Italia aderenti al progetto "Identitario.org", lanciammo una provocatoria campagna di sensibilizzazione circondando ogni fontana della città con bottiglie marchiate dal simbolo del dollaro. Lo facemmo per evidenziare che un bene prezioso come l’acqua non può essere coinvolto in assurde speculazioni delle solite multinazionali di turno ai danni dei cittadini. L’acqua è un bene di prima necessità, ha concluso Andrea Boggia, e per questo motivo il suo utilizzo e l’accesso alla stessa devono essere considerati come dei diritti inviolabili, fermo restando, ovviamente l’urgenza relativa alla problematica della razionalizzazione delle risorse idriche, che però può, e deve essere risolta in tutt’altro modo. Se i nostri amministratori hanno davvero a cuore le sorti di questa comunità, hanno con questo consiglio comunale la possibilità di dimostrarlo, firmando all’unanimità la modifica dello statuto comunale che sancisca l’aqua come bene comune.
Pietro Rossi