11 febbraio 2010

La Coldiretti Caserta e l’Associazione Agrimercato di Caserta presentano: ”IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”.


CASERTA. Prende il via il nuovo appuntamento fisso con il Mercato di Campagna Amica a Caserta. Iniziativa, promossa dalla Coldiretti di Caserta e dalla Associazione Agrimercato di Caserta, con il comune di Caserta, che con ordinanza del 03/02/2010 N° 2 a firma del Sindaco ing. Petteruti e l’Assessore al ramo dott. Gigliofiorito, fortemente impegnati a promuovere lo sviluppo il rilancio il sostegno di attività ed iniziative che hanno benevole ricadute sulla città, hanno dato assenso alla manifestazione che prenderà il via il 14 FEBBRAIO 2009 dalle ore 09,00 alle ore 19,00 in Piazza Ruggiero, e sarà ripetuta per tutto l’anno 2010 la seconda e quarta domenica di ogni mese. La manifestazione si pone l’obiettivo dice il Vice Direttore di Coldiretti Felice Fabozzi, di valorizzare la filiera corta che, abbreviando il percorso dalla terra alla tavola, offre importanti vantaggi ai consumatori e agli imprenditori agricoli. La vendita a “Km 0” di prodotti agroalimentari tipici e tradizionali della Provincia di Caserta, offre così la possibilità ai consumatori di acquistare prodotti freschi, genuini, di origine certa, a prezzi contenuti. Presso il Mercato di Campagna Amica i cittadini consumatori troveranno un vasto assortimento di prodotti locali come: vino, salumi, formaggi, ortaggi, olio, miele, venduti direttamente dai produttori. Si conferma così la fase sperimentale del Mercato di Campagna Amica che si candida a diventare un punto di riferimento per i cittadini consumatori di Caserta, ma non solo, avranno modo anche di apprezzare l’evento di fare una spesa di qualità a prezzi convenienti. Il Mercato di Campagna Amica diventa così uno strumento innovativo per combattere il carovita e rientra nel più ampio panorama delle iniziative avviate dalla Coldiretti di Caserta con lo scopo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore ed infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza.

Pietro Rossi