BAIA LATINA. Cosi come era facilmente prevedibile, visto le eventuali irregolarità riscontrate anche dalla opposizione consiliare, una impresa partecipante all’appalto per la realizzazione di opere di risanamento ambientale mediante recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico, delle testimonianze storico-culturali-archeologiche ed ambientali nel Comune di Baia e Latina, ha presentato formale ricorso al TAR Campania chiedendo l’annullamento delle procedure eseguite per evidenti irregolarità compiute nell’espletamento delle procedure di gara. Infatti, anche il capo gruppo di “Uniti per Baia e Latina” Michele Santoro (nella foto), nei giorni precedenti all’espletamento della gara, ha protocollato presso gli Uffici comunali una nota inviata al Sindaco, al Segretario Comunale, alla Commissione di gara ed alla Giunta Municipale, con la quale mettendo in evidenza le eventuali omissioni riscontrate nell’approvazione del progetto, palesava agli organi in indirizzo che l’approvazione del progetto era avvenuto senza i prescritti pareri delle autorità competenti e quindi in autotutela invitava alla sospensione delle procedure in attesa dell’acquisizione di quanto necessario secondo le vigenti disposizioni legislative, diffidando a procedere in autotutela all’annullamento dei provvedimenti adottati ed a non dare corso alle procedure di affidamento dei lavori. Nei giorni scorsi, racconta Michele Santoro, come era facile prevedere, una ditta partecipante alla gara ha depositato presso il TAR Campania un ricorso chiedendo l’annullamento delle procedure di affidamento dei lavori ivi inclusi l’aggiudicazione della gara ed il contratto eventualmente stipulato. Di conseguenza, la Giunta Municipale con deliberazione del 12 febbraio scorso ha conferito incarico legale per la difesa in giudizio. La validazione del progetto riguarda fra l’altro secondo le disposizioni legislative l’acquisizione di tutte le approvazioni ed autorizzazioni di legge, necessarie ad assicurare l’immediata cantierabilità del progetto. Invero la richiesta dei pareri, alle autorità competenti, è addirittura avvenuto successivamente alla data di approvazione del progetto da parte della Giunta Municipale. L’impresa ricorrente ha chiesto l’annullamento, previa sospensiva, del verbale, della delibera di approvazione del progetto, del bando e disciplinare di gara e degli atti e comportamenti connessi e consequenziali, nonché il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi determinati dagli atti impegnati. Al di là delle responsabilità o meno derivanti dall’eventuale annullamento degli atti, richiesti dalla impresa partecipante alla gara che saranno accertati in sede di giudizio dal Tribunale Amministrativo Regionale, resta la perplessità della eventuale superficialità con cui prima il RUP e successivamente la Giunta ed anche la Commissione di gara hanno proceduto all’espletamento della gara anche in presenza di una nota trasmessa dalla minoranza consiliare con la quale venivano evidenziate le irregolarità palesate anche dalla impresa nel ricorso presentato. Oggi mercoledì 17 febbraio 2010 il TAR Campania sezione 8 è chiamato a pronunziarsi sulla sospensiva degli atti impugnati. Al di là delle eventuali responsabilità prima amministrative poi eventualmente anche in sede penali, ha concluso Santoro, che le autorità preposte sono tenute ad accertare nella eventualità della non corretta procedura seguita sia per l’approvazione del progetto e successivamente per l’espletamento delle procedure di gara, resta il dubbio su chi cadranno gli eventuali danni economici derivanti. Ci auguriamo solo che come al solito non cadranno sui cittadini di Baia e Latina in quanto loro, e solo loro, resterebbero gli unici danneggiati.
Pietro Rossi
Pietro Rossi