Piedimonte Matese. In un ambito di integrazione urbana l’amministrazione vuole raggiungere l’obiettivo di reinserimento ambientale di piazza Pioppetelli. Attualmente la configurazione della piazza, naturale centro di aggregazione per la zona alta del rione consiste in spazi organizzati a verde(con la presenza di pioppi) ed un campo di bocce ma si trova in uno stato di abbandono e vandalizzata, risultando così lontana ed estranea al conteso di cui urbano di cui dovrebbe essere punto di riferimento. In particolare il degrado delle infrastrutture e degli spazi fa sì che la zona sia un semplice ed anonimo punto di passaggio veicolare, lasciando a degradare le potenzialità aggregative ed ambientali dell’area , tra l’altro oggetti di frequenti atti abusivi di svernamento di materiale. Con il progetto presentato dall’amministrazione comunale si vuole dare avvio al processo di riqualificazione complessiva della zona per arginare l’alto rischio di emarginazione perseguendo una serie do obiettivi come la realizzazione di strutture per la pratica dello sport rivolto alla popolazione giovanile ( campi play round) al fine di sviluppare una sana socializzazione; fornire un punto di aggregazione sociale per la gente del quartiere in un contesto densamente abitato; sviluppare l’accessibilità e la qualità dei servizi alla cittadinanza in aree dove questi sono inesistenti o degradati fino al punto di essere inutilizzabili; ed infine eliminare il senso di insicurezza che contribuisce a non rendere fruibile ed “abitabile-2 questo spazio periferico . “Sono finalità – dichiara il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello - che si inquadrano nell’obiettivo generale di realizzare strutture ad alto impatto sociale che possano rendere fruibile questo spazio sia nel quotidiano che in occasione di eventi ed iniziative anche di tipo agonistico che si possono organizzare sia per il quartiere che per l’intera città”. Nei giorni scorsi l’ufficio tecnico ha dato incarico per la progettazione di miglioramenti in via Caso dove è stata realizzata un’area verde
Michele Martuscelli