Fratte. L'Area archeologica etrusco-sannitica si trova alla periferia nordorientale di Salerno, lungo il fiume Irno, nell'odierno rione di Fratte. Costruito su di una collina di tufo, sulla riva sinistra del fiume Irno, la cui foce probabilmente funzionò da porto, l’ antico centro di Fratte controllava la valle dell'Irno; rappresentava, inoltre, un importante nodo viario tra la piana del Sele a sud, l'agro nocerino-sarnese a nord-ovest e l'avellinese a nord-est. Nel corso del VI sec a. C. gli Etruschi dopo aver sostato ad Amina, l'attuale Pontecagnano Faiano colonizzarono questa zona. Successivamente fu occupata dai Sanniti fino al 280 a.C., quando i Romani, durante
le guerre sannitiche, distrussero buona parte del centro abitato. Nel 1879 durante la costruzione degli stabilimenti delle Manifatture Cotoniere Meridionali, vennero alla luce alcune tombe
databili intorno al IV sec. a.C.; in seguito, durante gli scavi archeologici, furono rinvenute oltre 160 tombe, quasi tutte del tipo "a fossa, databili intorno al VI e V sec. a.C., ricche di vasellame importato dalla Grecia di notevole qualità, e anfore contenenti numerosi oggetti personali.
Altre scoperte fatte nel 1947, hanno contribuito a meglio delineare la storia e la topografia dell’antico centro etrusco-sannitico. Furono trovati i resti di due muri paralleli, numerose terrecotte architettoniche e di rivestimento, un tempio con bassorilievi e costruzioni di tufo.
Attualmente l’area archeologica è divisa in due parti visitabili: la parte inferiore (Necropoli) e la parte superiore (Acropoli) , mentre i numerosi reperti archeologici rinvenuti sono custoditi nel Museo centrale di Salerno e sono un'importante testimonianza degli usi e dei costumi degli Etruschi e dei Sanniti.
le guerre sannitiche, distrussero buona parte del centro abitato. Nel 1879 durante la costruzione degli stabilimenti delle Manifatture Cotoniere Meridionali, vennero alla luce alcune tombe
databili intorno al IV sec. a.C.; in seguito, durante gli scavi archeologici, furono rinvenute oltre 160 tombe, quasi tutte del tipo "a fossa, databili intorno al VI e V sec. a.C., ricche di vasellame importato dalla Grecia di notevole qualità, e anfore contenenti numerosi oggetti personali.
Altre scoperte fatte nel 1947, hanno contribuito a meglio delineare la storia e la topografia dell’antico centro etrusco-sannitico. Furono trovati i resti di due muri paralleli, numerose terrecotte architettoniche e di rivestimento, un tempio con bassorilievi e costruzioni di tufo.
Attualmente l’area archeologica è divisa in due parti visitabili: la parte inferiore (Necropoli) e la parte superiore (Acropoli) , mentre i numerosi reperti archeologici rinvenuti sono custoditi nel Museo centrale di Salerno e sono un'importante testimonianza degli usi e dei costumi degli Etruschi e dei Sanniti.
A cura di Rosa Maria Pastore