FRANCOLISE-Muro contro muro, in Consiglio Comunale, tra maggioranza ed opposizione. L'ultima riunione della massima assise deliberante del Comune di Francolise, caratterizzata più dai continui scontri tra questo o qul membro degli opposti schieramenti, ha dimostrato, una volta di più, che, a causa delle intemperanze del consigliere di turno, il Civico Consesso cittadino è assurto più ad una sorta di "plaza de toros" che ad un luogo di confronto sereno in cui poter dar corso, nella pienezza del rispetto delle idee e delle persone che le esprimono, ad un confronto sereno e costruttivo tra le parti. Emblematici gli scontri, spesso trasformatisi in veementi alterchi, tra gli oppositori Pasquale Marigliano, Gaetano Tessotore e Giacomo Cepparulo, da una parte, e il Sindaco, Nicola Lanna, e il suo Vice, Andrea Russo, dall'altra. Nonostante si discutesse su un Ordine del Giorno di ordinarissima amministrazione, le frizioni e i motivi di contrapposizione tra le parti sono stati molto frequenti. Al punto che anche il pubblico, memore di quanto accadto nella precedente adunanza del Consiglio stesso, ha disertato pressocchè totalmente l'Aula consiliare. Per la cronaca, i punti maggiormante caldi della seduta sono stati la determinazone delle aliquote relative all'ICI e all'addizionale IRPEF per l'anno 2010 e l'approvazione del Piano di localizzazione dei punti-vendita della stampa quotidiana e periodica, su cui le opposizioni di "Voltiamo Pagina" e "La Giusta Direzione" hanno dato maggiore battaglia. Alla fine, tutti gli argomenti sono passati, ma con i soli voti della coalizione maggioritaria. "Non potevamo non rimarcare che l'aliquta ICI del nostro Comune, essendo al sette per mille, è al massimo di quanto permesso dalla legge", ci ha detto, a fine seduta Giacomo Cepparulo, che ha pure invitato, ma vedendo il suo appello rimanere lettera morta, Lanna e compagnia "a ritirare il proprio Piano di localizzazione dei punti-vendita di giornali quotidiani e perodici in quanto illegittimo e illegale e con il quale i suoi propositori si sono messi in condizione di essere denunciati alle competenti autorità giudiziarie." In che senso? "Nel senso che, con i chiari di luna che tutti sappiamo, è fuorilegge pensare di concentrare ben quattro rivendite a Sant'Andrea del Pizzone e, soprattutto, rilasciare le licenze per nuovi punti-vendita in base alle istanze già prodotte. Per me,conclude Cepparulo, questa è una colossale boiata in quanto sembra che il provvedimento sia stato varato ad hoc per non so chi."
Daniele Palazzo