PIEDIMONTE MATESE. Un’affluenza simile non se l’aspettavano neppure gli stessi candidati. Alle primarie del Partito Democratico di domenica scorsa, che hanno visto la vittoria di Pierluigi Bersani, i cittadini che hanno deciso di partecipare attivamente all’elezione del segretario nazionale e regionale del partito, hanno dovuto affrontare in tutta Italia lunghe file per dare la propria preferenza a una delle tre mozioni presenti. Bersani, Franceschini e Marino, questo il tris di candidati che concorrevano alla segreteria nazionale del Pd, e che hanno fatto appello ai cittadini per la scelta della nuova guida del partito di centro-sinistra. Un voto importante che ha registrato tre milioni di votanti, al quale hanno potuto partecipare anche i giovani di almeno sedici anni e gli stranieri con permesso di soggiorno, e che ha confermato gli esiti emersi dai congressi cittadini, decretando l’affermazione del duo Bersani -Amendola, quest’ultimo per la segreteria regionale, supportati dalle rispettive liste di politici locali.Per ciò che riguarda i seggi del collegio di Aversa, la lista più votata tra le quattro rivolte alla segreteria regionale è stata “Essere Democratici - con Bersani e Amendola”, capeggiata dal sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, che ha raccolto la maggioranza delle preferenze dei cittadini votanti. Una prevalenza che si è manifestata in maniera evidente soprattutto nel comune di Piedimonte, dove i voti a favore sono stati ben 947 su 1132, ma anche a Castello del Matese (329 su 339), Ciorlano (67 su 69) e Pratella (45 su 50). Un netto distacco rispetto alle altre tre liste, che negli stessi comuni hanno raccolto un numero anche di molto inferiore. Nel capoluogo matesino ad esempio, la lista “Mezzogiorno Protagonista”, che pure supportava Bersani e Amendola, ha ottenuto 26 voti, “Democratici con Dario Franceschini” (in cui compare il presidente del consiglio comunale di Piedimonte Renato Ricca) ne ha ricevuti 135, mentre “Vittoria per Marino segretario” 24. Negli altri tre comuni il numero delle preferenze è stato pure più inferiore. Nulla di nuovo quindi rispetto a quelli che erano stati i risultati dei congressi di sezione di qualche settimana fa, che avevano dato appoggio alla proposta politica di Bersani e Amendola, il quali oggi sono neosegretari, nazionale e regionale, del Partito Democratico.
Michele Menditto