Galluccio. Non solo gastronomia. Potrebbe essere questo lo slogan della undicesima edizione della sagra della castagna e del fungo porcino che si svolgerà il prossimo weekend nel borgo medievale di Sipicciano di Galluccio. Oltre ai tradizionali stand con i prodotto tipici dell'alto casertano e ai suggestivi calderoni che sulla brace renderanno le castagne dei boschi della zona delle fragranti caldarroste, distribuite gratuitamente a grandi e piccoli, l'associazione Montecaruso propone ben tre affascinanti «passeggiate ecologiche» alla scoperta delle bellezze naturali del territorio. Tra sentieri che si inerpicano lungo maestosi castagneti e i profumi del bosco d'autunno, sabato pomeriggio, con partenza alle 16, guidati da accompagnatori esperti, visitatori e turisti potranno assistere allo spettacolo impareggiabile delle orchidee spontanee che punteggiano il prato. Tante le specie che tra sassi e arbusti potrà scorgere un occhio attento alla natura e ai suoi miracoli, singolari per le forme e per i colori insoliti le orchidee sembrano infatti pennellate di colore che si alternano alla tipica vegetazione a macchia mediterranea che nasce spontanea sui dirupi più assolati. Insomma, un vero e proprio «orto botanico» di fiori rari, che arricchiscono boschi e prati rallegrando lo spirito degli escursionisti. Seguendo le tracce dei briganti, che nei secoli scorsi abitarono la zona, si snoderà invece il secondo degli itinerari, proposto in collaborazione con Legambiente Sessa per domenica alle 9,30. Tra la fine del 1700 e la metà del 1800 Sipicciano fu animata dalle idee liberali unitarie degli Scamiciati, mentre dopo il 1861 tutta la zona fu interessata dal brigantaggio post unitario. La leggenda vuole che il bosco di Vallemarina, infatti, fosse proprio il covo dei briganti Tommasino, Pace, Guerra e Fuoco. Ancora a stretto contatto con la natura, ma meno tumultuosa, sarà la passeggiata ecologica riservata nel pomeriggio di domenica ai più romantici. Si tratta de «I colori dell'autunno», un itinerario che è una vera e propria immersione nei colori caldi della stagione autunnale di cui si rivestono i versanti delle montagne e la flora dei sentieri boschivi, dal rosso delle bacche di biancospino al marrone delle castagne. Tra i profumi intensi dell'erica, della «ginestra dei carbonai», del mirto e del mughetto visitatori e turisti potranno scorgere anche le caratteristiche «nevere», tipiche costruzioni in muratura di tufo locale nelle quali era raccolta la neve che, trasformata in ghiaccio, veniva venduta in estate. Per gli appassionati va inoltre segnalata la mostra micologica in cui saranno esposte tutte le specie di funghi del parco regionale «Roccamonfina - Foce del Garigliano» e della comunità montana «Monte Santa Croce», tra le quali spicca il fungo porcino del «Vulcano di Roccamonfina», inserito nel 2006 nell'Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Ministero delle Politiche Agricole.
Silveria Conte