Il governo al lavoro per introdurre misure a sostegno dei redditi. Tra le ipotesi, introduzione del quoziente familiare e agevolazioni per le madri lavoratrici .
Nel tempo segnato dalla Grande crisi, governo e parlamento stanno studiando nuove misure a sostegno dei redditi familiari. Le ipotesi sul tavolo sono numerose e vanno dal potenziamento degli asili nido, alla riformulazione del quoziente familiare, fino ad arrivare a un concorso a premi.
In sintesi ecco quali sono le proposte.a) agevolazioni mamme lavoratrici. L’idea sarebbe quella di rimodulare l’orario di lavoro, affiancata da interventi a favore del reddito, come la distribuzione di voucher per asili nido, l’offerta di nuovi servizi per la cura dell’infanzia (potenziamento asili nido e diffusione di servizi tipo tagesmutter).Il pacchetto delle misure dovrebbe entrare in vigore entro fine anno e riguardare sia le lavoratrici assunte a tempo pieno sia per quelle in part-time.b) fondo di credito per nuovi nati. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno e sarà rivolto alle famiglie con figli nati o adottati nel 2009, oltre che nel 2010 e nel 2011. Il fondo avrà la funzione da fungere da garanzia pubblica per i prestiti fino a 5mila euro, con un tasso non superiore al 50% del tasso medio rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia.c) asili nido nelle pubbliche amministrazioni. Entro la fine dell’anno è prevista la pubblicazione del bando sperimentale per la realizzazione di asili nido nelle pubbliche amministrazioni.d) moratoria mutui. Per le famiglie in difficoltà economica, rate sospese per tutto il 2010.e) bonus bambino. La misura giace ancora in parlamento. Solo a livello locale si registrano interventi di questo tenore. Per esempio, nel Lazio il contributo è di 500 euro una tantum alla nascita, a patto che la madre sia residente in regione da almeno 12 mesi e abbia un reddito Isee non superiore ai 20mila euro.f) quoziente familiare. I tecnici del Tesoro e il Parlamento stanno cercando di introdurre nuovi criteri per legare le detrazioni fiscali al cosiddetto quoziente familiare, cioè a un reddito calcolato in funzione al numero dei componenti familiari. Il sistema sarebbe in gradi di allentare la pressione fiscale per i nuclei familiari più numerosi.g) premio amico della famiglia. Un concorso a premi che mette in palio 3 milioni di euro ai soggetti – compresi gli enti locali fino a 15mila abitanti – che hanno attuato interventi a favore delle famiglie.
Nel tempo segnato dalla Grande crisi, governo e parlamento stanno studiando nuove misure a sostegno dei redditi familiari. Le ipotesi sul tavolo sono numerose e vanno dal potenziamento degli asili nido, alla riformulazione del quoziente familiare, fino ad arrivare a un concorso a premi.
In sintesi ecco quali sono le proposte.a) agevolazioni mamme lavoratrici. L’idea sarebbe quella di rimodulare l’orario di lavoro, affiancata da interventi a favore del reddito, come la distribuzione di voucher per asili nido, l’offerta di nuovi servizi per la cura dell’infanzia (potenziamento asili nido e diffusione di servizi tipo tagesmutter).Il pacchetto delle misure dovrebbe entrare in vigore entro fine anno e riguardare sia le lavoratrici assunte a tempo pieno sia per quelle in part-time.b) fondo di credito per nuovi nati. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno e sarà rivolto alle famiglie con figli nati o adottati nel 2009, oltre che nel 2010 e nel 2011. Il fondo avrà la funzione da fungere da garanzia pubblica per i prestiti fino a 5mila euro, con un tasso non superiore al 50% del tasso medio rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia.c) asili nido nelle pubbliche amministrazioni. Entro la fine dell’anno è prevista la pubblicazione del bando sperimentale per la realizzazione di asili nido nelle pubbliche amministrazioni.d) moratoria mutui. Per le famiglie in difficoltà economica, rate sospese per tutto il 2010.e) bonus bambino. La misura giace ancora in parlamento. Solo a livello locale si registrano interventi di questo tenore. Per esempio, nel Lazio il contributo è di 500 euro una tantum alla nascita, a patto che la madre sia residente in regione da almeno 12 mesi e abbia un reddito Isee non superiore ai 20mila euro.f) quoziente familiare. I tecnici del Tesoro e il Parlamento stanno cercando di introdurre nuovi criteri per legare le detrazioni fiscali al cosiddetto quoziente familiare, cioè a un reddito calcolato in funzione al numero dei componenti familiari. Il sistema sarebbe in gradi di allentare la pressione fiscale per i nuclei familiari più numerosi.g) premio amico della famiglia. Un concorso a premi che mette in palio 3 milioni di euro ai soggetti – compresi gli enti locali fino a 15mila abitanti – che hanno attuato interventi a favore delle famiglie.
Mimmo Russo