17 giugno 2009

I CONSIGLIERI DEL PDL PRESENTANO DENUNCIA AI CARABINIERI PER LA DELIBERA DI ACQUISTO DEI SALESIANI.


Al Signor
Comandante la Stazione Carabinieri di
Piedimonte Matese




I sottoscritti Sen. Avv. Carlo Sarro (nella foto), Giovanni Ferrante, Mauro Martino, Nicola De Girolamo e Giacomo Cestaro, tutti consiglieri comunali del Comune di Piedimonte Matese
ESPONGONO
Con avviso del 06/06/2009, a firma del Presidente del Consiglio Comunale Renato Ricca, veniva convocato per il giorno 12/06/2009 alle ore 09,30, il Consiglio Comunale di Piedimonte Matese, recante al punto 5) dell'OdG “Acquisto compendio immobiliare Opera Salesiana di Piedimonte Matese”.
Ai sensi dell'art. 21 del vigente Regolamento interno del Consiglio Comunale “ Nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione definitiva se non viene depositata nella sala delle adunanze almeno 24 ore prima della seduta del Consiglio Comunale”.
Detta disposizione del Regolamento è applicativa delle previsioni di cui agli artt. 38, 39 e 43 del D.Lgs. n. 270/2000, nonché dei principi fissati in materia di funzionamento del Consiglio Comunale e dei diritti del consigliere comunale dal vigente Statuto.
In data 11/06/2009 alle ore 10,00, quando era già spirato il termine di cui al richiamato art.21 reg., si teneva la conferenza dei capigruppo per deliberare sull'ordine di trattazione degli argomenti iscritti all'OdG; in tale occasione al capogruppo del Pdl Giovanni Ferrante non veniva mostrata alcuna copia della proposta di deliberazione riferita all'argomento di cui al punto 5) all'Odg, (acquisto beni salesiani).
Sempre il capogruppo Ferrante, intorno alle ore 10,45, si recava presso l'ufficio Affari Generali dove interloquiva con la dott.ssa Rosa Di Marco, alla presenza delle dipendenti Nicla D'Antonio e Anita Salvatore, venendo informato che la proposta di deliberazione in oggetto era in corso di perfezionamento presso la Segretaria Comunale dott.ssa Rita Riccio e, quindi, veniva notiziato che, al momento, non era disponibile la proposta nella sua formulazione definitiva che non appena perfezionata gli sarebbe stata trasmessa per via telematica.
Come risulta dallo stampato che si allega, il testo della proposta di deliberazione è stato inviato al richiedente capogruppo Ferrante alle ore 13.14.34.
Anche il consigliere Nicola De Girolamo, alle ore 13,30 si recava presso il medesimo ufficio per richiedere copia della proposta di delibera in questione, che gli veniva consegnata dalla dipendente Nicla D'Antonio apprendendo, dalla dott.ssa Rosa Di Marco che il testo definitivo era stato depositato in ufficio da circa mezz'ora.
Attesa la complessità della questione, nel corso della seduta del Consiglio Comunale del successivo giorno 12/06/2009 il consigliere comunale Sen. Carlo Sarro, come risulta dalla registrazione della adunanza, chiedeva che la discussione dell'argomento venisse differita di sette giorni onde consentire ai consiglieri di poter assumere una decisione con maggiore consapevolezza.
Tale esigenza si rendeva vieppiù necessaria in ragione del ragguardevole importo finanziario dell'operazione (pari ad € 1.500.000), della non chiara destinazione di parti significative del compendio immobiliare, e della stessa compatibilità dell'operazione con il regime giuridico dei beni, derivante dall'atto di donazione del 1963.
Nonostante la chiara previsione dell'art. 21 del Regolamento e, quindi, l'impossibilità di trattare l'argomento, la maggioranza consiliare decideva ugualmente di procedere pur in presenza di una evidente compressione dei diritti della minoranza.
Di tanto si informa la competente Autorità Giudiziaria poiché persegua eventuali reati ravvisabili nei fatti esposti, con espressa richiesta di essere informati di eventuale richiesta di archiviazione.



Fonte: comunicato stampa P.D.L.