Piedimonte Matese. La risposta al capogruppo del PDL in seno al Consiglio Comunale di Piedimonte Matese Gianni Ferrante, è arrivata secca e rapida da parte della segreteria cittadina di Rifondazione Comunista che ha replicato con il seguente Comunicato Stampa.
“Il capogruppo di minoranza, invece occuparsi del nostro GAP, farebbe bene a chiedere al suo Governo di varare misure efficaci per contrastare realmente il carovita e le speculazioni che ne sono alla base. Il Partito della Rifondazione Comunista- circolo di Piedimonte Matese, nel ribadire che andrà avanti con la pratica del gruppo d’acquisto popolare, coerentemente con la propria linea politica sancita nell’ultimo congresso di Chianciano, invita il capogruppo Ferrante ad occuparsi realmente del problema carovita, piuttosto che cercare di screditare un’iniziativa che dimostra concretamente che è possibile abbassare i prezzi dei beni di prima necessità. Vogliamo ricordare a Ferrante che viviamo ancora in un Paese libero: il gap fa parte della nostra linea politica così come tutto l’impianto del partito sociale che stiamo mettendo in piedi in svariate località italiane.Il Gap di Piedimonte Matese nasce sotto nostro impulso e grazie all’impegno delle compagne e dei compagni del nostro circolo: noi non facciamo concorrenza a nessuno e queste pratiche, come ricordato da lui stesso, sono del tutto lecite. Forse alla Pdl brucia il fatto che la nostra attività mette a nudo l’incapacità del Governo delle destre di fronteggiare la crisi con misure efficaci, visto che se Rifondazione distribuisce pane ad 1 euro al kg, il nostro esecutivo qualcosa in più potrebbe fare. Prendiamo atto che il Governo è troppo affaccendato a fare gli interessi del suo padrone Berlusconi, delle grandi banche e delle grandi industrie, fregandosene altamente degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, dei piccoli imprenditori,degli studenti e dei pensionati. La minoranza consiliare, invece che spendere tempo per dar vita ad inutili polemiche, farebbe bene, se davvero ha a cuore il tema, a votare il nostro ordine del giorno in cui sono previste svariate misure: spacci popolari,monitoraggio e controllo dei prezzi su tutte. Chissà perché solo oggi, dopo la nostra decisa azione, diversi soggetti politici e sindacali si affannano a dirsi concordi su provvedimenti la cui applicazione chiediamo da tempo e che potrebbero rappresentare un primo passo concreto nella lotta al carovita”.
“Il capogruppo di minoranza, invece occuparsi del nostro GAP, farebbe bene a chiedere al suo Governo di varare misure efficaci per contrastare realmente il carovita e le speculazioni che ne sono alla base. Il Partito della Rifondazione Comunista- circolo di Piedimonte Matese, nel ribadire che andrà avanti con la pratica del gruppo d’acquisto popolare, coerentemente con la propria linea politica sancita nell’ultimo congresso di Chianciano, invita il capogruppo Ferrante ad occuparsi realmente del problema carovita, piuttosto che cercare di screditare un’iniziativa che dimostra concretamente che è possibile abbassare i prezzi dei beni di prima necessità. Vogliamo ricordare a Ferrante che viviamo ancora in un Paese libero: il gap fa parte della nostra linea politica così come tutto l’impianto del partito sociale che stiamo mettendo in piedi in svariate località italiane.Il Gap di Piedimonte Matese nasce sotto nostro impulso e grazie all’impegno delle compagne e dei compagni del nostro circolo: noi non facciamo concorrenza a nessuno e queste pratiche, come ricordato da lui stesso, sono del tutto lecite. Forse alla Pdl brucia il fatto che la nostra attività mette a nudo l’incapacità del Governo delle destre di fronteggiare la crisi con misure efficaci, visto che se Rifondazione distribuisce pane ad 1 euro al kg, il nostro esecutivo qualcosa in più potrebbe fare. Prendiamo atto che il Governo è troppo affaccendato a fare gli interessi del suo padrone Berlusconi, delle grandi banche e delle grandi industrie, fregandosene altamente degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, dei piccoli imprenditori,degli studenti e dei pensionati. La minoranza consiliare, invece che spendere tempo per dar vita ad inutili polemiche, farebbe bene, se davvero ha a cuore il tema, a votare il nostro ordine del giorno in cui sono previste svariate misure: spacci popolari,monitoraggio e controllo dei prezzi su tutte. Chissà perché solo oggi, dopo la nostra decisa azione, diversi soggetti politici e sindacali si affannano a dirsi concordi su provvedimenti la cui applicazione chiediamo da tempo e che potrebbero rappresentare un primo passo concreto nella lotta al carovita”.
(nella foto il segretario cittadino di Rifondazione Comunista Vincenzo Sisto)
P.R.
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