Piedimonte Matese. In merito alla recente polemica riguardo l'iniziativa della locale sezione del Partito della Rifondazione Comunista consistente nella distribuzione del pane nelle piazze principali della città, ha dichiarato il capogruppo del PDL al Comune di Piedimonte Matese Giovanni Ferrante (nella foto), ritengo necessario intervenire nel merito denunciando una evidente strumentalizzazione politica di una iniziativa che pur avrebbe apprezzabili principi ispiratori di equità e solidarietà. Intanto distribuire pane e/o pasta in luoghi dove insistono attività commerciali e/o forni che per esercitare la loro attività in locali appropriati pagano un canone di locazione esoso, che per rispettare le leggi versano fior di tasse allo Stato e al Comune e che per garantirsi un reddito decente sono costretti a lavorare anche di notte, ritengo sia una concorrenza sleale e ingiusta a danno non solo dei lavoratori titolari di queste attività ma anche dei tanti addetti e dipendenti che sono occupati in queste aziende. Infatti il principio che ispira i Gruppi di Acquisto Solidale (quelli veri!) è quello di acquistare, all'interno di una rete e in modo collettivo, prodotti alimentari e di consumo quotidiano rifornendosi da produttori locali in modo equo e solidale. Per cui gli acquisti sono all'insegna della qualità del prodotto, dell'impatto ambientale totale (prodotti locali, alimenti da agricoltura biologica) e della solidarietà estesa ai membri del gruppo, ai produttori dai quali si riforniscono, ai lavoratori del prodotto in origine. E' pur vero, come dichiarato, che il legislatore è intervenuto a regolamentare e a definire i Gruppi di Acquisto Solidale con un intervento nella finanziaria 2008 che all'art. 1 comma 266 così recita: Sono definiti “gruppi di acquisto solidale» i soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con esclusione di attività di somministrazione e di vendita”. Pertanto, conclude il capogruppo Ferrante, considero necessario fare una considerazione: non ho ben capito dove finisca Rifondazione e dove inizi il Gruppo di Acquisto Popolare. Se questo non viene chiarito risulterà evidente l'intento di speculare politicamente sui bisogni dei cittadini che, in questo difficile momento economico e finanziario, hanno enorme difficoltà a superare la crisi. Infine nel sostenere quanto dichiarato dalla segreteria provinciale dell'Ugl Caserta, in un'apposita nota a firma del Segretario provinciale, ritengo sostenibile la proposta di istituire un organismo comunale atto ad osservare l'andamento dei prezzi e, aggiungerei, anche il monitoraggio dell'andamento economico del territorio per lo studio e la realizzazione di ogni possibile intervento di sviluppo occupazionale.
Pietro Rossi
Pietro Rossi