Piedimonte Matese. L’on. Angelo Polverino (nella foto) ha inviato all’Assessore Walter Canapini un’interrogazione sulla tutela del Parco Regionale del Matese. “ Il Parco del Matese – si legge nel testo - conosciuto oggi come il Parco senza “confini” e senza controlli, è scenario di continui abusi e di costanti violazioni che sono perpetrati al suo interno; la caccia, seppur vietata, è praticata senza freno dai bracconieri, che sparano in qualsiasi ora del giorno, senza temere l’arrivo di controlli; il taglio abusivo dei boschi è un fenomeno sempre più visibile, unitamente alla raccolta indiscriminata dei funghi, in particolar modo dei tartufi. Il regolamento n. 2 del 5 luglio 2007 disciplina il servizio volontario di vigilanza ambientale svolto da Guardie Ambientali Volontarie che, per effetto di tale Regolamento, la Provincia di Caserta nella programmazione delle attività deve assicurare prioritariamente la vigilanza ambientale nei parchi e nelle aree protette regionali e il programma di attività è trasmesso alla Giunta regionale entro trenta giorni dall’approvazione; entro il trenta settembre di ogni anno le province presentano alla Giunta regionale:
a) un dettagliato rapporto sull'attività svolta in ordine al servizio volontario di vigilanza ambientale e agli interventi effettuati dalle GAV;
b) un rendiconto sull'impiego delle risorse finanziarie e delle dotazioni strumentali a disposizione;
c) un piano di organizzazione del servizio per l'anno successivo con l'indicazione delle relative necessità finanziarie e delle dotazioni strumentali;
d) i dati relativi alla consistenza numerica ed i nominativi delle GAV effettivamente in servizio. La Giunta regionale dispone il riparto delle risorse finanziarie disponibili tra le Amministrazioni provinciali sulla base del piano di organizzazione del servizio;
le province organizzano, sentiti gli enti e le associazioni, corsi di aggiornamento e corsi di riqualificazione per le GAV quando è ritenuto utile e, comunque, almeno ogni tre anni; i corsi di formazione professionale sono rivolti ai cittadini che aspirano alla nomina di guardia volontaria ambientale._”
Il problema nasce perché il governo della Regione, proprio nell’ultima finanziaria, ha attuato consistenti tagli ai bilanci dei parchi, rendendo ancora più difficile la loro protezione e la loro valorizzazione.
“Il Parco Regionale del Matese – si evidenzia nel testo - è di circa 21000 ettari e rappresenta ben oltre il 62% dell’intero territorio protetto, che si arricchisce qualitativamente dell’esistenza di circa 6300 ettari di boschi ad elevato pregio ambientale; l’Ente Parco è la prima istituzione, per ampiezza di superficie pubblica interessata, a sviluppare la “certificazione di gruppo”; la suddetta certificazione rappresenta un modo sicuramente unico ed originale per “attestare” la bontà della gestione forestale e, contestualmente, stimolare il comparto forestale locale, non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Quindi con questa interrogazione Polverino chiede a Canapini: quali azioni intende mettere in campo per tutelare il Parco del Matese, sicuramente tra i siti più prestigiosi della Provincia di Caserta e tra i maggiori d’Italia; come si intende risolvere il problema del “confine” del Parco, sguarnito al punto tale che è diventato scenario di continui abusi e di costanti violazioni al suo interno; come si intende fronteggiare il fenomeno del bracconaggio, della raccolta indiscriminata dei funghi e del taglio abusivo dei boschi che sono perpetrati continuamente nel Parco. Se la Provincia di Caserta attua la programmazione delle attività di vigilanza ambientale nel parco; se la Provincia di Caserta ha avviato corsi di aggiornamento e corsi di riqualificazione per le Guardie Ambientali Volontarie.
a) un dettagliato rapporto sull'attività svolta in ordine al servizio volontario di vigilanza ambientale e agli interventi effettuati dalle GAV;
b) un rendiconto sull'impiego delle risorse finanziarie e delle dotazioni strumentali a disposizione;
c) un piano di organizzazione del servizio per l'anno successivo con l'indicazione delle relative necessità finanziarie e delle dotazioni strumentali;
d) i dati relativi alla consistenza numerica ed i nominativi delle GAV effettivamente in servizio. La Giunta regionale dispone il riparto delle risorse finanziarie disponibili tra le Amministrazioni provinciali sulla base del piano di organizzazione del servizio;
le province organizzano, sentiti gli enti e le associazioni, corsi di aggiornamento e corsi di riqualificazione per le GAV quando è ritenuto utile e, comunque, almeno ogni tre anni; i corsi di formazione professionale sono rivolti ai cittadini che aspirano alla nomina di guardia volontaria ambientale._”
Il problema nasce perché il governo della Regione, proprio nell’ultima finanziaria, ha attuato consistenti tagli ai bilanci dei parchi, rendendo ancora più difficile la loro protezione e la loro valorizzazione.
“Il Parco Regionale del Matese – si evidenzia nel testo - è di circa 21000 ettari e rappresenta ben oltre il 62% dell’intero territorio protetto, che si arricchisce qualitativamente dell’esistenza di circa 6300 ettari di boschi ad elevato pregio ambientale; l’Ente Parco è la prima istituzione, per ampiezza di superficie pubblica interessata, a sviluppare la “certificazione di gruppo”; la suddetta certificazione rappresenta un modo sicuramente unico ed originale per “attestare” la bontà della gestione forestale e, contestualmente, stimolare il comparto forestale locale, non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Quindi con questa interrogazione Polverino chiede a Canapini: quali azioni intende mettere in campo per tutelare il Parco del Matese, sicuramente tra i siti più prestigiosi della Provincia di Caserta e tra i maggiori d’Italia; come si intende risolvere il problema del “confine” del Parco, sguarnito al punto tale che è diventato scenario di continui abusi e di costanti violazioni al suo interno; come si intende fronteggiare il fenomeno del bracconaggio, della raccolta indiscriminata dei funghi e del taglio abusivo dei boschi che sono perpetrati continuamente nel Parco. Se la Provincia di Caserta attua la programmazione delle attività di vigilanza ambientale nel parco; se la Provincia di Caserta ha avviato corsi di aggiornamento e corsi di riqualificazione per le Guardie Ambientali Volontarie.