Piedimonte Matese. Il Consiglio dei Ministri Europeo ha approvato a maggioranza qualificata ed in via definitiva la riforma della Pac (Politica Agricola Comune). Si tratta di una riforma volta a snellire, ammodernare e semplificare la politica del comparto agricolo europeo. Gli adeguamenti arrivano dopo la precedente riforma della Pac del 2003 e sono tesi a legare maggiormente i prezzi agricoli alle leggi della domanda e dell’offerta.
“In qualità di deputato al Parlamento Europeo e Vice Presidente della Commissione ITRE (Industria, telecomunicazioni,ricerca ed energia), – ha commentato l’On. Aldo Patriciello - esprimo immensa soddisfazione per il risultato raggiunto dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Euopea. La riforma consentirà agli agricoltori di massimizzare il loro potenziale produttivo liberando il comparto dai residui impedimenti affinché possa soddisfare la crescente domanda del mondo alimentare.
Gli atti posti in essere dall’Ue – ha continuato l’On. Patriciello – rappresentano una evoluzione indispensabile poiché solo attraverso un provvedimento comunitario che armonizzi il quadro normativo di riferimento si garantirà un sistema di reale e forte sostegno all’agricoltura.
La riforma consentirà agli agricoltori europei di affrontare con strumenti adeguati e quindi al meglio le sfide e le opportunità a cui il settore agricolo andrà, nei prossimi anni, incontro.”
In dettaglio il Consiglio dei Ministri ha convenuto di aumentare dell’1%, per un periodo di cinque anni, le quote latte destinate ad estinguersi progressivamente entro il 2015; la Commissione ha inoltre proposto di aumentare la modulazione, ossia il meccanismo di trasferimento di maggiori risorse ai fondi dello sviluppo rurale. Il tasso di modulazione obbligatoria attualmente del 5% raggiungerà il 10% nel 2012 e i fondi ottenuti in questo modo potranno essere usati dagli stati membri per rafforzare i programmi in materia di cambiamento climatico, energie rinnovabili, gestione delle acque, biodiversità , innovazione e per misure di accompagnamento nel settore lattiero, le risorse trasferite saranno inoltre cofinanziate dall'Ue per il 75%.
Un compromesso è stato raggiunto anche sul regime degli “aiuti diretti” che saranno ridotti per concedere un sostegno agli agricoltori che operano in settori importanti per la protezione o il miglioramento dell’ambiente.
Sono stati infine previsti regimi speciali di aiuti per le grandi colture (grano duro, olio di oliva e luppolo), nonché per la carne bovina, di vitello e per i foraggi essiccati
“Questo importantissimo risultato – ha infine concluso l’On. Patriciello – rappresenta un’altra vittoria del nostro Governo ed è indice del rinnovato ruolo dell’Italia nella politica comunitaria. Senza dubbio è un provvedimento che aiuterà gli agricoltori nelle sfide del prossimo futuro”
Pietro Rossi
“In qualità di deputato al Parlamento Europeo e Vice Presidente della Commissione ITRE (Industria, telecomunicazioni,ricerca ed energia), – ha commentato l’On. Aldo Patriciello - esprimo immensa soddisfazione per il risultato raggiunto dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Euopea. La riforma consentirà agli agricoltori di massimizzare il loro potenziale produttivo liberando il comparto dai residui impedimenti affinché possa soddisfare la crescente domanda del mondo alimentare.
Gli atti posti in essere dall’Ue – ha continuato l’On. Patriciello – rappresentano una evoluzione indispensabile poiché solo attraverso un provvedimento comunitario che armonizzi il quadro normativo di riferimento si garantirà un sistema di reale e forte sostegno all’agricoltura.
La riforma consentirà agli agricoltori europei di affrontare con strumenti adeguati e quindi al meglio le sfide e le opportunità a cui il settore agricolo andrà, nei prossimi anni, incontro.”
In dettaglio il Consiglio dei Ministri ha convenuto di aumentare dell’1%, per un periodo di cinque anni, le quote latte destinate ad estinguersi progressivamente entro il 2015; la Commissione ha inoltre proposto di aumentare la modulazione, ossia il meccanismo di trasferimento di maggiori risorse ai fondi dello sviluppo rurale. Il tasso di modulazione obbligatoria attualmente del 5% raggiungerà il 10% nel 2012 e i fondi ottenuti in questo modo potranno essere usati dagli stati membri per rafforzare i programmi in materia di cambiamento climatico, energie rinnovabili, gestione delle acque, biodiversità , innovazione e per misure di accompagnamento nel settore lattiero, le risorse trasferite saranno inoltre cofinanziate dall'Ue per il 75%.
Un compromesso è stato raggiunto anche sul regime degli “aiuti diretti” che saranno ridotti per concedere un sostegno agli agricoltori che operano in settori importanti per la protezione o il miglioramento dell’ambiente.
Sono stati infine previsti regimi speciali di aiuti per le grandi colture (grano duro, olio di oliva e luppolo), nonché per la carne bovina, di vitello e per i foraggi essiccati
“Questo importantissimo risultato – ha infine concluso l’On. Patriciello – rappresenta un’altra vittoria del nostro Governo ed è indice del rinnovato ruolo dell’Italia nella politica comunitaria. Senza dubbio è un provvedimento che aiuterà gli agricoltori nelle sfide del prossimo futuro”
Pietro Rossi