Caserta. Si è svolto presso il S.T.A.P. Regione Campania di Caserta alla presenza del Dirigente del Settore Elpidio Di Caprio (foto in basso) e del Dirigente di Servizio Giovanni Antuono (foto in alto) un incontro sulle problematiche relative alla disabilità a cui hanno partecipato gli esperti di orientamento e formazione professionale della Regione Campania, la Dott.ssa Marisa Schiano in rappresentanza del Settore Orientamento al Lavoro della Provincia di Caserta, il Prof. Elia Calabrò in rappresentanza della Banca Etica e Federico Molisso Presidente dell’Associazione “Itinerari della Fede pro handicappati”.
Dall’analisi del tema trattato è emerso come punto di partenza che la diversità deve essere considerata come risorsa e non come peso, pertanto, le istituzione per favorire l’integrazione dei soggetti diversamente abili devono tendere a favorire l’integrazione lavorativa e sociale con dei progetti formativi mirati, calati sul territorio.
A tale scopo si è discusso sulla opportunità di progettare dei Corsi di formazione specifici da presentare nell’ambito dei percorsi già intrapresi per fronteggiare la dispersione scolastica come i Progetti P.A.S. e Scuole Aperte, che prendessero spunto anche dalla sperimentazione formativa già avviata dal Settore Tecnico Amministrativo di Caserta denominata Progetto “Ricomincio da tre”. Notevole è stato il contributo del Professore Calabrò, che ha suggerito per la risoluzione del problema la possibilità di creare in un modello di sviluppo locale sostenibile in cui si tenesse conto delle variabili: ambiente, energia e sostenibilità verso la disabilità. Pertanto si ritiene necessario attivare dei percorsi paralleli in cui attivare tutte le azioni per definire un disegno strategico di modello di responsabilità sociale d’impresa.
Pietro Rossi
Dall’analisi del tema trattato è emerso come punto di partenza che la diversità deve essere considerata come risorsa e non come peso, pertanto, le istituzione per favorire l’integrazione dei soggetti diversamente abili devono tendere a favorire l’integrazione lavorativa e sociale con dei progetti formativi mirati, calati sul territorio.
A tale scopo si è discusso sulla opportunità di progettare dei Corsi di formazione specifici da presentare nell’ambito dei percorsi già intrapresi per fronteggiare la dispersione scolastica come i Progetti P.A.S. e Scuole Aperte, che prendessero spunto anche dalla sperimentazione formativa già avviata dal Settore Tecnico Amministrativo di Caserta denominata Progetto “Ricomincio da tre”. Notevole è stato il contributo del Professore Calabrò, che ha suggerito per la risoluzione del problema la possibilità di creare in un modello di sviluppo locale sostenibile in cui si tenesse conto delle variabili: ambiente, energia e sostenibilità verso la disabilità. Pertanto si ritiene necessario attivare dei percorsi paralleli in cui attivare tutte le azioni per definire un disegno strategico di modello di responsabilità sociale d’impresa.
Pietro Rossi