Pieimonte Matese. Il Parlamento Europeo ha approvato, a larga maggioranza, una risoluzione sulla protezione delle aree naturali in Europa. Il documento invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare una strategia di salvaguardia delle aree vergini in Europa attraverso un sistema che preveda innanzitutto l’identificazione della aree in oggetto ed in seguito l’attuazione di politiche di promozione e di miglioramento della protezione. Gli Stati saranno inoltre chiamati da una parte a potenziare gli strumenti già esistenti e dall’altra a rendere disponibili fondi speciali per ridurre la frammentazione e per sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso campagne di informazione, sulle aree naturali e la loro importanza. Il Parlamento ha posto molta attenzione anche sul concetto di turismo “sostenibile” nelle aree protette. Si è invitato infatti gli organismi competenti a gestire questo tipo di turismo con cautela ed attenzione vale a dire secondo modalità che ne riducano al minimo l’impatto sull’ambiente.
“ Tutelare le aree naturali - ha affermato l’On. Aldo Patriciello – significa, in ultima istanza, arrestare la perdita della biodiversità. Queste aree rappresentano un patrimonio naturalistico inestimabile la cui integrità va garantita attraverso l'armonizzazione delle politiche europee in materia di aree naturali protette. Tali provvedimenti debbono però interpretare a pieno anche le esigenze delle comunità locali poiché è ormai impensabile considerare le aree naturali protette come isole staccate dal proprio contesto territoriale. Il richiamo del Parlamento ad un turismo sostenibile – ha proseguito l’On. Patriciello – è il nodo centrale del discorso. Esso si fonda sulla necessaria cooperazione tra enti locali, aree protette ed operatori turistici.
Si tratta di una sinergia che se correttamente intesa e concretamente posta in atto apporterà notevoli benefici, anche in termini economici, alle comunità coinvolte”
Nella strategia che si intende promuovere avranno un ruolo anche le organizzazioni non governative e di protezione della natura avendo esse particolarmente a cuore le zone selvatiche e semiselvatiche. Si rinforzerà infine la rete europea “Natura 2000” , ovvero un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie sia animali che vegetali di interesse comunitario, che diventerà una rete ecologica coerente e funzionale in cui le riserve avranno un ruolo centrale.
“Abbiamo un obbligo morale nei confronti delle generazioni future– ha infine concluso l’On. Patriciello - affinché esse possano beneficiare delle zone protette. Si tratta di un vero e proprio imperativo categorico che le istituzioni comunitarie si stanno impegnando sin da subito a tramutare in atti concreti.”
“ Tutelare le aree naturali - ha affermato l’On. Aldo Patriciello – significa, in ultima istanza, arrestare la perdita della biodiversità. Queste aree rappresentano un patrimonio naturalistico inestimabile la cui integrità va garantita attraverso l'armonizzazione delle politiche europee in materia di aree naturali protette. Tali provvedimenti debbono però interpretare a pieno anche le esigenze delle comunità locali poiché è ormai impensabile considerare le aree naturali protette come isole staccate dal proprio contesto territoriale. Il richiamo del Parlamento ad un turismo sostenibile – ha proseguito l’On. Patriciello – è il nodo centrale del discorso. Esso si fonda sulla necessaria cooperazione tra enti locali, aree protette ed operatori turistici.
Si tratta di una sinergia che se correttamente intesa e concretamente posta in atto apporterà notevoli benefici, anche in termini economici, alle comunità coinvolte”
Nella strategia che si intende promuovere avranno un ruolo anche le organizzazioni non governative e di protezione della natura avendo esse particolarmente a cuore le zone selvatiche e semiselvatiche. Si rinforzerà infine la rete europea “Natura 2000” , ovvero un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie sia animali che vegetali di interesse comunitario, che diventerà una rete ecologica coerente e funzionale in cui le riserve avranno un ruolo centrale.
“Abbiamo un obbligo morale nei confronti delle generazioni future– ha infine concluso l’On. Patriciello - affinché esse possano beneficiare delle zone protette. Si tratta di un vero e proprio imperativo categorico che le istituzioni comunitarie si stanno impegnando sin da subito a tramutare in atti concreti.”
Pietro Rossi