Piedimonte Matese. Con l’ultima Finanziaria, saranno tolti i contributi ai piccoli comuni montani, a farne le spese saranno ancora una volta molti comuni del comprensorio montano dell’alto casertano. A tal propostio il Prof. Marco Fusco (nella foto) Presidente del Consiglio della Comunità Montana del Matese lancia l’allarme e invita i sindaci interessati a dimettersi e consegnare le fasce sindacali al Prefetto cosa che in Molise già è stata fatta da ben 12 sindaci. Se fossi sindaco di un piccolo comune del comprensorio matesino, confida Fusco, non esiterei un solo istante nel rimettere il mandato e la fascia tricolore nelle mani del Prefetto. Bene hanno fatto i dodici sindaci del Molise a seguire questa strada di fronte al taglio totale dei fondi per la ricostruzione nel cratere. Basta con i tagli alle fasce più deboli. Il mio grido di dolore lo rivolgo ai nostri rappresentanti in Parlamento perché facciano cambiare direzione al Governo Nazionale e al Ministro Tremonti. La legge Finanziaria per il 2009, già passata al vaglio della Camera dei Deputati, prevede l’ennesima decurtazione dei contributi che possono essere concessi ai Comuni fino a 5 mila abitanti e con una quota elevata di residenti con età superiore ai 65 anni. La dotazione finanziaria per il 2009 scende infatti da 55 a 45 milioni di euro. Di contro si incrementa il fondo per la valorizzazione delle aree svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale. Per questa realtà è previsto un incremento del fondo per 22 milioni di euro per il 2009 e 2010 e di 27 milioni di euro per il 2011. E’ inconcepibile il modo in cui si continuano a tagliare i fondi ai comuni con un alto tasso di popolazione anziana, mentre parte di queste economie vengono destinate alla valorizzazione ed allo sviluppo di poche realtà come quelle confinanti con le Regioni a Statuto speciale. Come dire, un’Italia a due facce: quella che deve subire e patire i tagli di risorse destinate ai servizi vitali, l’altra che beneficia sempre più di ingenti risorse economiche per lo sviluppo di territori limitati che hanno fatto sentire la loro voce attraverso l’aver promosso un referendum per confluire nelle Regioni a Statuto speciale. A noi non è toccata neppure la fortuna di essere confinanti con Regioni a Statuto Speciale, per cui non ci è concessa l’opportunità di ricorrere alla materia referendaria. Per questo siamo destinati a subire continui tagli di risorse finanziarie, nel silenzio di tutti. A tal proposito faccio un appello ai nostri parlamentari affinché si attivino per tutelare i piccoli borghi, destinati a scomparire qualora si proseguirà nella direzione di tagliare i fondi destinati ai servizi sociali quindi all’assistenza agli anziani che non possono certo vivere solo di illusioni o di social card. Ai parlamentari casertani eletti anche con i voti dei piccoli centri matesini, chiedo quindi di prestare tutta l’attenzione possibile a queste manovre di decurtazione di fondi a danno dei piccoli Comuni e di porre in essere iniziative idonee a ripristinare quanto meno le risorse del 2008 che avevano già visto un taglio devastante rispetto l’anno precedente. Se ciò non dovesse accadere ,conclude Marco Fusco, sarebbe secondo il mio modesto parere, un atto dovuto da parte dei sindaci dei piccoli Comuni del matesino, consegnare la fascia tricolore al Signor Prefetto di Caserta.
Pietro Rossi
Pietro Rossi