Piedimonte Matese. L’Ente di formazione Consorzio Consvip ha organizzato due corsi di Formazione il primo per “Operatore Agrituristico” della durata di 600 ore. Il corso rientra nell’ambito delle attività previste dal Patto Formativo Locale “Ruralia”e intende promuovere una serie di interventi atti ad utilizzare la leva formativa come strumento per valorizzare le aree interne e rurali della Campania. L’attività corsuale è orientata alla formazione della figura professionale di “Operatore Agrituristico”. Il profilo professionale in questione, caratterizzato da una specializzazione nel settore della ricezione e della ristorazione, è inseribile nel contesto di aziende che operano nel settore agrituristico. L’intervento formativo è finalizzato a soddisfare la crescente richiesta del settore agrituristico – di cui fa parte l’azienda proponente - di poter disporre di figure professionali capaci di gestire l’erogazione di servizi al turista che agevolino e rendano interessante la permanenza nella struttura ospitante. Il Secondo progetto denominato “L’Arte della Cucina” della durata di 400ore è orientato alla formazione della figura professionale di “Aiuto Cuoco”. Il profilo professionale in questione ha il compito di aiutare a dirigere la cucina, a ideare e realizzare piatti, coordinandosi con gli altri aiuti cuochi ed il personale di fatica della cucina. L’intervento formativo è finalizzato a soddisfare le direttrici strategiche di sviluppo territoriale, con la formazione di una professionalità in grado di contribuire alla valorizzazione delle risorse locali del territorio di riferimento del PFL “RURALIA”, e allo stesso tempo giocare un fondamentale ruolo per lo sviluppo delle aziende presso cui troverà impiego. I Patti formativi Locali sono strumenti concepiti per innalzare la qualità dell’offerta formativa e favorire la concentrazione di risorse e azioni su aree territoriali e su filiere produttive, prevenendo la frammentazione e accompagnando le politiche di integrazione e valorizzazione delle risorse locali. Il PFL “Ruralia” è stato una felice intuizione dell’Amministrazione della Comunità Montana del Matese che risulta capofila di un partenariato ampio che comprende: Comunità Montane Monte Maggiore, Monte Santa Croce, Titerno, Taburno, Comune di Roccaromana, Ente Parco Regionale del Matese, di Roccamonfina, del Taburno Camposauro, Consorzio Gal alto casertano, Consorzio per lo sviluppo delle aree interne, Società Montevalli- monti Picentini e Valli limitrofe per lo sviluppo del comprensorio del Terminio Cervialto e Alta irpinia S.r.l.. “Il partenariato ottenuto fra gli enti e le agenzie coinvolti- ha dichiarato il presidente del Comitato EDA Prof. Marco Fusco (nella foto in alto) - è il risultato di un processo di concertazione avviato a seguito della pubblicazione, da parte della Regione Campania, delle linee di indirizzo per la sperimentazione dei patti formativi locali, che ha visto tutti i soggetti costituenti il PFL Ruralia condividere il medesimo interesse, con l’intento di favorire una programmazione dal basso per i processi di valorizzazione del capitale umano”. “Ruralia” risulta tra i primi nove patti finanziati per un finanziamento complessivo di 2.540.730,00. Soddisfazione dai vertici dell’Ente Montano per il raggiungimento di un obiettivo prestigioso che apre nuovi scenari per nuove opportunità lavorative per tanti giovani dell’alto casertano. “L’obiettivo del patto- dichiara il presidente della giunta montana Fabrizio Pepe (nella foto in basso)- è quello di coinvolgere le principali aggregazioni di imprese che operano sul territorio interessato, allo scopo di contribuire allo sviluppo di nuove opportunità occupazionali, alla riqualificazione del capitale umano già in esse operante, anche al fine di supportare i processi di innovazione tecnologica che investono costantemente le imprese, ma, soprattutto, evitare l’emigrazione delle nuove generazioni verso le aree costiere, il centro-nord d’Italia o l’estero attraverso azioni integrate di network territoriali, finalizzate all’occupazione. L’iniziativa intende, infatti, promuovere nuove possibilità occupazionali per giovani e adulti residenti nelle aree territoriali del Patto Ruralia, valorizzandone le vocazioni locali.” Si prevede che il Patto potrà avere, quale conseguenza diretta, l’assunzione di 150 giovani e l’aggiornamento, tramite formazione continua, di 200 unità lavorative già inserite nel tessuto delle aziende del territorio che hanno attivato al loro interno percorsi formativi. Il presidente del Comitato EDA Prof. Marco Fusco, poi, sottolinea un altro aspetto di questo strumento di programmazione dal basso. ” A queste iniziative si affiancano azioni di “inclusione sociale”, già avviate dai promotori e che sono destinate alle fasce di popolazione in condizioni di svantaggio sociale. La popolazione di riferimento del Patto Formativo Ruralia supera di gran lunga il minimo di 80 mila abitanti sancito dalla Regione Campania ed esso rappresenta, il Patto formativo più esteso fra quelli ammessi a finanziamento.
Pietro Rossi
Pietro Rossi