CASERTA - L’ambito di intervento del governo Berlusconi ha previsto dei ristori/risarcimenti per le zone ed i comuni che hanno subito l’impatto ambientale delle discariche. “Caserta ha nel suo perimetro una zona di attualissimo interesse ambientale, per usare un termine eufemistico: “Lo Uttaro” con tutti i suoi contorni di degrado, fatto della discarica “Migliore CAROLINA”, di altra discarica “spontanea” mai bonificata, di cumuli di detriti scaricati nello spiazzo antistante la cava Mastroianni”. La denunzia è di Pasquale COSTAGLIOLA (nella foto), Presidente dell’Associazione “Terra Nostra” ed esponente dei comitati antidiscarica. “Senza dimenticare” – ha aggiunto – “i siti di trasferenza, di stoccaggio, la discarica industriale dell’ex Ucar e quella interrata dei Mastropietro sottostante a quella commissariale di Bertolaso. A rimpinguare l’aria di nefandezze ci sono i miasmi della “Ricicla Molisana” e cumuli sparsi di entità non trascurabile in questa vera e propria terra di nessuno tra San Nicola La Strada, Caserta, San Marco Evangelista. In questa conca di rifiuti” – ha sottolineato Costagliola – “non si vede uno straccio di bonifica malgrado le tante declamazioni, ordinanze e relazioni. Il sottosegretario Bertolaso, che vanta un atteggiamento costruttivo, efficiente e sanificatore non ha predisposto alcun sistema di intervento che possa far ricredere la gente sulla portata meramente “burocratica” dell’azione intrapresa. Tutto l’apparato messo in campo con risvolto repressivo non trova un bilanciamento in un sistema di bonifiche. In realtà c’è da dire che, purtroppo, manca un interlocutore locale, capace di integrare, organizzare o indirizzare le direttrici operative di un sistema, quello del Sottosegretariato all’Ambiente con poteri proconsolati, che appare cieco. Gli stanziamenti definiti per Caserta” – denunzia l’esponente ambientalista – “appaiono dirottati (a sentire le dichiarazioni del sindaco del Capoluogo) verso spese non conferenti, quali Macrico (per fare cosa?). Se esiste un problema predominante sul nostro territorio è quello di intervenire immediatamente nel settore ecologico sanitario. Più volte abbiamo sottolineato la necessità di messa in sicurezza della discarica “Lo Uttaro” che è colma di percolato. Le falde sono sotto pressione da anni e urgerebbe uno sforzo per contenere la penetrazione dei giacimenti sotterranei idrici. D’altra parte, la questione dell’inquinamento ha coinvolto altri comuni viciniori in misura eguale se non superiore per questo è auspicabile che l’azione di bonifica venga privilegiata in un contesto comunitario mettendo da parte progetti secondari di spesa. Ameremmo vedere” – ha concluso Costagliola – “un interessamento effettivo per la condizione del nostro territorio da parte di sindaco e assessori che ignorano palesemente il progredire di casi tumorali e del danno subito alla salute generale dei cittadini”.
NUNZIO DE PINTO