CASERTA - Il benvenuto della città capoluogo per chi arriva dall’Appia ed entra dalla parte di Ercole è dato da una parata di stracci che vistosamente sventola intorno al palazzo che fa angolo con via Ruggiero. Un “welcome miserabile” che da anni troneggia in piazza Aldifreda facendo sponda con i cascami di palazzo Alois che gareggia in degrado. “Un quadro desolante per un area antica del capoluogo” – ha affermato Pasquale COSTAGLIOLA (nella foto), Presidente dell’Associazione Terra Nostra – “e che pure fiancheggia palazzo reale ed i giardini della Reggia vanvitelliana. D’altra parte Caserta ha da tempo abdicato ad ogni dignità d’immagine persino nel centro storico e a piazza Carlo III, figuriamoci se qualcuno può interessarsi di Aldifreda”. Ma se l’estetica paga il dazio non è da meno l’incuria strutturale e l’inefficienza dei servizi. “A fianco del palazzo ricoperto dai teloni di plastica sbrindellati” – ha aggiunto Gaetano PISANI, gestore del bar Milan, che da mesi sta denunciando una defaillance gravissima a cui nessuno vuole dare rimedio – “lungo la strada, c’è un tombino che perde da mesi ettolitri d’acqua, che si infiltrano peraltro nelle fondazioni dello stesso stabile con pericolo per la stabilità della struttura”. Per Alberto MONTANARO, esponente cittadino di Terra Nostra: “Queste perdite sono il sintomo della crisi strutturale delle condutture, la stessa che ha portato Caserta sui giornali nazionali per l’inquinamento da colifecali come rilevato dall’US Naval Hospital di Napoli”. Secondo l’esponente di Terra Nostra: “L’acqua è un bene prezioso che viene sprecato e sporcato. Se vi mettete ad ascoltare il rumore dell’acqua del tombino vi accorgereste che è turbinoso come una cascata ma nessuno interviene”. Per Pasquale Costagliola, il paradosso è che “La fontana di Centurano era stata bloccata per risparmiare l’acqua mentre le perdite della rete vengono ignorate clamorosamente. Abbiamo dovuto chiedere che riaprissero il flusso della fontana con insistenza mentre nessuno pensa al dispendio idrico di Aldifreda”. A queste nostre denunce, l’Associazione Terra Nostra farà seguire una ennesima istanza che si fa interprete terminale dell’insoddisfazione cittadina ed a quanto pare sarà indirizzata al solito Biagio Esposito che nel panorama politico è l’unico che risulta sensibile alle richieste popolari.
NUNZIO DE PINTO