26 agosto 2008

LA STORIA DI ANGELA. ECCO LE CONSEGUENZE DEL DECRETO SICUREZZA.


Castevolturno ( Isoke Aikpitanyi). Il bambino nella foto potrebbe essere uno dei figli di Angela che ha gli occhi umidi e la voce tremante, quando ci racconta la sua storia, con lei i suoi tre figli; il più piccolo solo un anno, la più grande 6 anni; tre figli nati e cresciuti in Italia. Lei è qui da 12 anni; non è riuscita mai ad avere un permesso di soggiorno; ha sempre lavorato come poteva per crescere i suoi figli, ma riuscendo sempre a pagare il pigione di casa, a vestirli e farli mangiare, senza dover chiedere nulla a nessuno, e senza commettere reati.Dopo il decreto sulla sicurezza, che aumenta le pene per i proprietari di casa che ospitano clandestini e irregolari, benché in regola con i fitti, è stata energicamente invitata a lasciare casa; ma dove poteva andare con i suoi figli ? chi altro poteva dare lei ospitalità? Ha rifiutato e resistito alle insistenti pressioni del padrone di casa, che le ha staccato acqua e luce , lasciandola al secco e al buio da oltre un mese. Il 27 Luglio scorso Angela, in piena notte, ha ricevuto la visita di questo signore, che al suo ennesimo rifiuto di andare via , l’ha aggredita con pugni e calci ; una gomitata in pieno viso le ha fatto saltare i denti . Angela , insanguinata, è andata in Ospedale ; la diagnosi di uscita è: ” AVULSIONE TRAUMATICA INCISIVI CENTRALI E LATERALI INFERIORI CON ESCORIAZIONI DIFFUSE PER IL CORPO- riferisce aggressione da parte di persona a lei nota a Castel Volturno ” ( così recita il referto rilasciato dalla Clinica Pineta grande, e firmato dal medico di turno) .Quella stessa notte la giovane nigeriana si reca al posto di polizia per presentare denuncia; anche se ancora con i vestiti insanguinati, viene invitata a presentarsi la mattina successiva. Ma il giorno dopo , il poliziotto di turno, le dice che , visto che non ha il permesso di soggiorno, non può presentare denuncia , e le consigliava di rivolgersi ad un avvocato ( questo almeno è quanto ci riferisce Angela; vogliamo sperare che si sia trattato solo di un equivoco) . Angela si è così scoperta fantasma, un fantasma senza diritti, neanche quello di esistere.Oggi Angela è disperata; non sa a chi rivolgersi ; oramai ha difficoltà anche a comprare il latte per la più piccina , e teme per i proprio futuro (nuove aggressioni? o addirittura l’arresto come se fosse lei una criminale ?).Angela prima ancora di essere vittima di un bruto, è vittima di quelle norme che fanno della clandestinità, o meglio della povertà, un crimine. E’ vittima di un cultura sempre più diffusa che non riconosce diritti a tutti coloro che sono diversi dalla maggioranza; il diritto alla sicurezza, diritto a vivere e lavorare per la propria sopravvivenza e di quella dei propri figli.Angela oggi ha deciso di andare via, tornare dopo 12 anni in quello che una volta era il suo Paese, ma che ora è anch’esso straniero per se e per i figli nati e vissuti qui in Italia ; ce lo dice , in preda alla disperazione; mentre guarda negli occhi smarriti delle sue bambine , che hanno ascoltato in silenzio il suo racconto, con un leggero tremito nelle mani, per il ricordo vivo della violenza assurda subito dalla madre e di cui sono state testimoni.Italia, Patria del Diritto e di antiche civiltà, davanti alla storia di Angela non provi vergogna !?
Fonte: caserta24ore