Caiazzo- Continuano a diffondersi voci destabilizzanti e contrastanti sulla permanenza del servizio 118 a Caiazzo. Nel distretto sanitario si respira paradossalmente aria di potenziamento dei servizi- che dovrebbero nelle intenzioni dirigenziali dare ossigeno alle sventrate casse della sanità campana. Medicina legale e cardiologia- che dovrebbero trovare posto nei locali attualmente occupati da medici e paramedici del 118- che rimarrebbero in questo caso senza sede. Occasione ghiotta per un lungimirante primo cittadino del comprensorio, per dirottare il servizio sanitario nel comune amministrato. Da anni a Caiazzo si parla dell’istituzione di uno PSAUT- che oltre alle funzioni proprie delle postazioni di Soccorso Avanzato, svolge anche funzioni di osservazione breve e piccola chirurgia. Nei mesi scorsi, dopo la soppressione del pronto soccorso dell’Ospedale di San Felice a Cancello, la postazione PSAUT fu assegnata al comune sanfeliciano- che successivamente ha ottenuto la riapertura(sulla carta) del pronto soccorso. “Dopo che il comitato tecnico provinciale e la Regione hanno espresso parere favorevole, stiamo solo attendendo il parere tecnico ministeriale che darà il nulla osta alla delibera regionale. Penso che entro la fine di luglio l’ospedale sarà tecnicamente operativo con il Pronto Soccorso”. Questa la dichiarazione della massima autorità dell’Asl Ce1(Bottino) che gestisce tra gli altri anche il nosocomio di San Felice a Cancello. Un motivo in più per le autorità caiatine per chiedere ed ottenere un servizio di emergenza che possa corrispondere alle reali esigenze del territorio. Assicurare quindi una guardia attiva medico e chirurgica h24 in grado di assecondare la richiesta di emergenza, per un comune come Caiazzo, distante 25 km dall’ospedale di Piedimonte Matese, e 20 km dal San Sebastiano di Caserta. Km che potrebbero risultare fatali per i malcapitati utenti. Un sogno che potrà concretizzarsi con risorse economiche(recuperabili con la decimazione di inutili ricoveri)destinate all’emergenza di un comprensorio che ha le carte in regola per ottenere l’indispensabile servizio e quindi delle risorse umane per il funzionamento dell’intera filiera dell’assistenza in emergenza- che eviterebbe il sovraffollamento negli ospedali casertani.
Giuseppe Sangiovanni