Piedimonte matese. Sono 13 le richieste di creazione di parchi eolici nel territorio del Matese. Interessati sono i comuni di Gallo Matese, Letino, Fonte Greca, Alife, Gioia Sannitica, Capriati al Volturno, Valle Agricola, ed Ailano, mentre a Ciorlano nel 2005 è stata autorizzata la costruzione di un impianto eolico su proposta della ditta Dotto Srl. Nei mesi scorsi inoltre si è appreso che l’Alerion Energie Rinnovabili, controllata da Alerion Industries, ha aumentato la propria partecipazione dal 15% al 51% nella societa' Dotto, titolare del parco eolico di 20 Mw di Ciorlano in fase di completamento. Il prezzo corrisposto per l'acquisto del 36% e' pari a 2,049 milioni di euro, finanziato da mezzi propri del gruppo. Interessi abnormi, dunque, sulle energie pulite per una regione che fino ad oggi non ha mai mostrato una spiccata coscienza ambientale. Sembra che sul business in questione abbia messo gli occhi anche la malavita organizzata. Proprio per questo ci si chiede perchè nel nord Italia la maggior parte delle regioni ha vietato l’apposizione di parchi eolici mentre al sud, non solo in Campania, ma anche in Calabria, Puglia e Sicilia, questi impianti stanno spuntando come funghi. La magistratura ha già aperto delle inchieste a riguardo e nel Matese sott’occhio ci sono tutti i progetti provenienti dalla zona di Capriati al Volturno, Letino e Gallo Matese. Il lavoro degli inquirenti in merito a probabili infrazioni diventa di giorno in giorno sempre più duro visto che si scontra con l’insufficienza normativa della Campania in merito a questa forma di energia pulita. Pensare che in Trentino esiste una normativa dettagliatissima in merito e non certo perchè gli abitanti sono contro le energie pulite e rinnovabili. Tante sono le associazioni (Lipu, wwf) o i comitati civici che in questi anni stanno lottando contro la scelleratezza degli amministratori locali e delle multinazionali, ma ci sono anche tantissimi gruppi, radicati sul territorio e che si occupano di ambiente, che vengono sponsorizzati proprio dalle multinazionali per affermare che l’eolico è l’unica soluzione. In effetti la concezione di ‘energia del vento’ non è dannosa ma sempre che sia fatta secondo canoni ben precisi, nel rispetto di una normativa e soprattutto lontani da una zona di carattere naturalistica come un parco. Raccapricciante in questi giorni, nel susseguirsi dell’inchiesta, la notizia che a Caiazzo (sul Monte Maggiore) dovrebbe nascere un parco Eolico. Ci si chiede infatti se i vantaggi dell’eolico possono sopperire alla distruzione del panorama di uno dei borghi più belli d’Italia. Si spera che la nuova amministrazione faccia un passo indietro e la neo nata comunità del Monte Maggiore intervenga allertando tutti gli enti preposti alla Valutazione di Impatto Ambientale come la Sovrintendenza dei Beni culturali. A Ciorlano, quando l’eolico ha invaso l’Italia come unica forma di energia alternativa al petrolio, la Regione Campania ha frettolosamente dato l’ok. Ci si chiede anche perchè l’unico impianto proposto dalla Dotto Srl sia stato autorizzato, mentre altri, presentati nel 2005 sono rimasti e restano ancora in sospeso. Perchè tanta fretta ed efficienza in una regione in cui un problema ambientale (esempio rifiuti) si trascina da 15 anni. A questo punto si attende una vera inchiesta giudiziaria e l’individuazione dei colpevoli dell’installazione di un mostro nel Parco del Matese, una delle zone più belle del nostro territorio.
di Alberto Gatto