Piedimonte Matese. Visibilmente soddisfatto il Presidente del Consiglio Generale della Comunità Monta Prof. Marco Fusco ci comunica quanto segue: “Inizio con la citazione di Sant’Agostino per comunicare a tutti che la storia relativa agli interventi Formativi – P.I.T. Parco Regionale del Matese, Misura 3.18( ex 1.11) Por Campania 2000/2006 ha conosciuta un lieto fine. “Sanato” quello che io ho definito uno “scempio amministrativo”. Altro che allarmismo come qualcuno ha, inopinatamente, “bollato” l’iniziativa portata avanti dalla Comunità Montana del Matese, insieme a diversi sindaci del territorio per salvare interventi di istruzione e formazione per 700.800,00 euro. Ci siamo sdegnati per le cose come sono al Parco regionale del Matese e abbiamo avuto il coraggio di denunciare le gravissime inadempienze. Cosa che dovrebbero fare tutti. Le Agenzie di Formazione aggiudicatarie dei sette bandi sono state chiamate in questi giorni a sottoscrivere la stipula degli Atti di Concessione.
Voglio ricordare a tutti che, secondo quanto stabilito dall’unione Europea, le attività corsali a valere sul FSE, dovevano terminare a novembre dello scorso anno. Qualcuno direbbe…meglio tardi che mai! Ma i problemi della scadenza al 30 giugno 2008 rimangono tutti. Proprio per queste problematiche martedì 25 marzo alle ore 10,30 saremo ricevuti dall’Assessore Regionale Corrado Gabriele, per fare il punto della situazione su tutta la vicenda. Ringraziamo gli uffici regionali e i responsabili della Misura 3.18 per aver sollecitato il Parco affinché inoltrasse una semplice “determina di aggiudicazione definitiva”. In rappresentanza dei sindaci che hanno sottoscritto il documento nell’aula consiliare di Piedimonte Matese, lo scorso 1 marzo, sottoporrò all’Assessore Gabriele tutta una serie di “raccomandazioni” perché il “caso-caos” del Parco Regionale del Matese venga affrontato collegialmente nella giunta Sassolino, perché si ponga fine a una lenta ma inesorabile agonia di un Ente che agli occhi della gente appare come un inutile e costoso carrozzone. Qualcuno, nelle sedi opportune, si dovrà pure cominciare a chiedere perché i consigli direttivi dell’Ente Parco vanno deserti. La mia speranza è che il prossimo consiglio convocato per il 28 marzo, si tenga per non rischiare di perdere i fondi residuali 2000/2006 che ammontano a oltre due milioni di euro. La mia speranza è che non debba di nuovo ricorrere a qualche manifestazione plateale per non vedere naufragati gli interessi del territorio. Intanto 120 giovani inoccupati/disoccupati, diplomati e laureati avranno modo di raggiungere competenze per percorsi formativi di interesse comunitario( Guida Parco, manager per lo sviluppo sostenibile in area protetta, tecnici delle erbe officinali, ecc), 40 dipendenti di Enti Pubblici, acquisiranno competenze su materie riguardanti l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Vorrei cogliere l’occasione per ricordare che la delibera regionale n. 993 del 28 luglio 2005, riserva una quota del 30% dei destinatari di queste azioni formative ai disoccupati di lunga durata in uscita dai percorsi di orientamento attivati dai centri per l’impiego e per i quali sia stata valutata e verificata una condizione di rischio di esclusione sociale e di particolare disagio. Spero di aver fatto capire a tutti l’utilità del Parco del Matese…”
Pietro Rossi
Voglio ricordare a tutti che, secondo quanto stabilito dall’unione Europea, le attività corsali a valere sul FSE, dovevano terminare a novembre dello scorso anno. Qualcuno direbbe…meglio tardi che mai! Ma i problemi della scadenza al 30 giugno 2008 rimangono tutti. Proprio per queste problematiche martedì 25 marzo alle ore 10,30 saremo ricevuti dall’Assessore Regionale Corrado Gabriele, per fare il punto della situazione su tutta la vicenda. Ringraziamo gli uffici regionali e i responsabili della Misura 3.18 per aver sollecitato il Parco affinché inoltrasse una semplice “determina di aggiudicazione definitiva”. In rappresentanza dei sindaci che hanno sottoscritto il documento nell’aula consiliare di Piedimonte Matese, lo scorso 1 marzo, sottoporrò all’Assessore Gabriele tutta una serie di “raccomandazioni” perché il “caso-caos” del Parco Regionale del Matese venga affrontato collegialmente nella giunta Sassolino, perché si ponga fine a una lenta ma inesorabile agonia di un Ente che agli occhi della gente appare come un inutile e costoso carrozzone. Qualcuno, nelle sedi opportune, si dovrà pure cominciare a chiedere perché i consigli direttivi dell’Ente Parco vanno deserti. La mia speranza è che il prossimo consiglio convocato per il 28 marzo, si tenga per non rischiare di perdere i fondi residuali 2000/2006 che ammontano a oltre due milioni di euro. La mia speranza è che non debba di nuovo ricorrere a qualche manifestazione plateale per non vedere naufragati gli interessi del territorio. Intanto 120 giovani inoccupati/disoccupati, diplomati e laureati avranno modo di raggiungere competenze per percorsi formativi di interesse comunitario( Guida Parco, manager per lo sviluppo sostenibile in area protetta, tecnici delle erbe officinali, ecc), 40 dipendenti di Enti Pubblici, acquisiranno competenze su materie riguardanti l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Vorrei cogliere l’occasione per ricordare che la delibera regionale n. 993 del 28 luglio 2005, riserva una quota del 30% dei destinatari di queste azioni formative ai disoccupati di lunga durata in uscita dai percorsi di orientamento attivati dai centri per l’impiego e per i quali sia stata valutata e verificata una condizione di rischio di esclusione sociale e di particolare disagio. Spero di aver fatto capire a tutti l’utilità del Parco del Matese…”
Pietro Rossi