11 febbraio 2009

PROGETTO PER IL RECUPERO DELL’AREA EX MATTATOIO.


Piedimonte Matese. Sarà recuperata dal suo stato di disuso l’area comunale dell’ex macello di Piedimonte Matese situata in via Vincenzo Caso. A prendere questa decisione è stata l’amministrazione comunale del capoluogo matesino retta dal sindaco Vincenzo Cappello (nella foto) che ha voluto indirizzare l’edificio verso un uso pubblico nel vasto settore del sociale. Risale infatti allo scorso gennaio la delibera di giunta che approva il progetto per la ripresa e il riuso funzionale dell’immobile, da utilizzare come Centro per i Servizi Sociali. Un progetto questo che, in ottemperanza della legge 328 del 2000 che regolamenta il sistema di interventi e servizi di carattere sociale, si riallaccia al ruolo che Piedimonte Matese svolge in qualità di comune capofila dell’Ambito Territoriale C6 (che conta 15 comuni dell’Alto Casertano) e diventa così complementare alla “Carta dei servizi sociali e socio-sanitari”, l’importante documento informativo che proprio qualche giorno fa il coordinamento istituzionale dell’Ambito ha presentato alla cittadinanza. Il progetto messo a punto dal settore ai lavori pubblici del comune ha preventivato in 1.800.000 euro circa il costo per i lavori di ripristino funzionale dell’area dell’ex mattatoio comunale nei pressi del PalaMatese, e a fronte di ciò l’amministrazione guidata dal sindaco Cappello ha deciso di candidare il progetto ad eventuali finanziamenti nell’ambito del “Parco Progetti Regionale”, atteso che sono soddisfatti i requisiti richiesti per la concessione dei fondi. Per il Parco Progetti infatti, viene dato sostegno a quegli enti pubblici dotati di progettazioni esecutive cantierabili, in un’ottica di sviluppo regionale.

Pietro Rossi

Giochi Sportivi Studenteschi Invernali Bocca della Selva 12 febbraio 2009.




Piedimonte Matese. Bocca della Selva ancora al centro dell'attenzione in questa stagione invernale alquanto positiva. Gli operatori degli Impianti Scioviari del Matese, lo Sci Club Tre Pini, lo Sci Club Fondo Matese, la responsabile dell FISI Provinciale prof.ssa Maria Antonietta Antonucci stanno mettendo a punto gli ultimi accorgimenti per ospitare giovedì 12 febbraio circa 150 sciatori in rappresentanza di circa 40 scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta la Campania. Sono in palio, con il conseguente accesso alle fasi nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi, i titoli regionali per lo sci alpino, lo snowboard e lo sci nordico. Hanno assicurato la loro presenza L'Amministrazione Regionale, Provinciale, l'Ufficio Scolastico Provinciale, il CONI, la Federazione Italiana Sport Invernali, le Amministrazioni Comunali del Matese. Saranno presenti, a sostegno dell'organizzazione, gli uomini della Comunità Montana del Matese, del Parco Regionale del Matese, della Protezione Civile, Carabinieri, Corpo Forestale, Polizia Urbana e il Gruppo Radioamatori di Piedimonte Matese e soprattutto gli addetti al servizio neve a garanzia della percorribilità delle strade in totale sicurezza. Dopo le gare e la premiazione alle Autorità, Atleti, Accompagnatori e Organizzatori sarà offerto il pranzo presso i rifugi Bacco & Bivacco Montagna e Tre Faggi da: Provincia di Caserta, Comunità Montana del Matese, Parco Regionale del Matese, Comune Piedimonte Matese, sponsor di tutta la manifestazione.


Pietro Rossi

BANDO PER LA SELEZIONE AL CORSO PER IDRAULICO FORESTALE “ADDETTO ALLE OPERE SUSSIDIARIE”.


Avviso pubblico per la selezione di allievi da avviare alla Formazione per l’acquisizione della qualifica di
IDRAULICO FORESTALE
“ADDETTO ALLE OPERE SUSSIDIARIE”



Il FORMEDIL ENTE SCUOLA EDILE DI CASERTA E PROVINCIA
Rende noto che sono aperte le iscrizioni per la partecipazione alla selezione per n. 60 allievi e 12 uditori, per n. 3 edizioni di 20 allievi e 4 uditori a corso, per la Formazione e l’acquisizione della qualifica di “IDRAULICO FORESTALE – ADDETTO ALLE OPERE SUSSIDIARIE –“.
Finalità:
La figura professionale che si intende formare dovrà sviluppare conoscenze per operare in campo forestale e intervenire attivamente nella protezione ambientale del territorio.
Le attività corsuali, organizzate in moduli didattici con il riconoscimento dei crediti formativi, hanno una durata di 600 ore sono volte a formare e certificare il possesso della Qualifica di “IDRAULICO FORESTALE - ADDETTO ALLE OPERE SUSSIDIARIE -,
In particolare le conoscenze acquisite daranno agli allievi le seguenti capacità operative:
- realizzazione di briglie, gabbioni, recinzioni, manutenzione strade di bonifica montana:
- costruzione, manutenzione di muretti a secco;
- realizzazione di graticciate
- taglio, allestimento, riceppatura ed esbosco di piante forestali;
Destinatari:
Le attività sono rivolte a donne e uomini, disoccupati e/o inoccupati, residenti nella Provincia di Caserta, con età superiore ai 18 anni che hanno conseguito la terza media, godono dei diritti civili e sono di sana e robusta costituzione fisica.
Presentazione domande:
La domanda di partecipazione alle selezioni, può essere ritirata presso la sede del FORMEDIL con sede a Macerata Campania via Provinciale s.n.c. dalle ore 08,00alle ore 20,00 di tutti i giorni dal lunedì al venerdì o potrà essere scaricata dal sito http://www.provincia.caserta.it/ e dovrà essere consegnata , esclusivamente a mano, a pena di esclusione, debitamente compilata, dalle ore 09.00 alle ore 14,00 dal lunedì al venerdi, entro e non oltre le ore 14,00 del 17/02/2009 presso la sede del FORMEDIL .
La domanda di partecipazione alla selezione, redatta sull’apposito modello, allegato “A”, dovrà essere corredata da :
1. Dichiarazione sostitutiva di Certificazione ( Allegato B)
2. Curriculum vita ;
3. Fotocopia di un valido documento di riconoscimento e del codice fiscale;
Modalità di selezione:
Saranno ammessi alla selezione gli allievi che hanno i requisiti di accesso previsti dal presente bando.
L’elenco degli allievi ammessi sarà affisso all’albo del FORMEDIL e pubblicato sul sito (http://www.formedilce.it/) a partire dal secondo giorno dalla scadenza del bando e per la durata di tre giorni.
Qualora il numero degli allievi ammessi supera il numero dei posti messi a bando è prevista la selezione sulla base dei seguenti criteri:
- test / questionario a risposte multiple con domande di cultura generale e conoscenze di base di ambiente forestale (max 30 punti. Ad ogni risposta esatta sarà dato un punto mentre per le ogni risposta errata sarà tolto un punto)
- Curriculum vita (max 10 punti)
- Colloquio motivazionale (max 20 punti);
Per la selezione degli allievi sarà nominata una apposita commissione.
Le prove di selezione si svolgeranno presso la sede del FORMEDIL con sede a Macerata Campania via Provinciale.
Le date delle selezioni saranno pubblicate sul sito della FORMEDIL e della PROVINCIA di Caserta a far data dal terzo giorno della scadenza del suddetto bando .
I candidati devono presentarsi alle selezioni – a pena di esclusione - muniti di un valido documento di riconoscimento e certificato di sana e robusta costituzione fisica.
Graduatoria della Selezione
I risultati delle prove di selezione e la graduatoria degli ammessi al corso, unitamente alla data d’inizio delle attività, saranno affisse entro 48 ore dall’avvenuta selezione presso la sede FORMEDIL e pubblicate sul sito istituzionale della Provincia http://www.provincia.caserta.it/. Il termine per proporre eventuale ricorso avverso la graduatoria pubblicata è di n. 3 giorni a partire dalla data di pubblicazione della stessa.
Per ulteriori informazioni rivolgersi presso il FORMEDIL (tel. 0823 896656)
Sede e durata del corso
I corsi saranno tenuti presso la sede del FORMEDIL a Macerata Campania via Provinciale s.n.c..
Le attività formative hanno la durata di 600 ore di cui 480 di aula ed esercitazioni pratiche, 120 ore di stage da svolgere in cantieri forestali.
Le ore formative d’aula si svolgeranno dal lunedì al sabato dalle ore 08,00 alle ore 14,00, mentre lo stage si svolgeranno le ore del cantiere ospitante.
Frequenza
La frequenza al corso è gratuita è obbligatoria. Non è prevista nessuna indennità di frequenza e di rimborso spese di viaggio. Per poter sostenere gli esami per il riconoscimento della qualifica professionale l’allievo deve aver frequentato almeno il 80% delle ore previste dal progetto. Le assenze non possono concentrarsi in un solo modulo e comunque non devono compromettere il proficuo apprendimento.
Esami finali
A conclusione del corso, agli allievi ammessi agli esami e previo superamento dello stesso, sarà rilasciato l’attestato di qualifica professionale, ai sensi della legge 845/78 art. 14, con l’indicazione delle competenze acquisite. Sarà inoltre rilasciato il libretto formativo individuale dove saranno indicati i crediti acquisiti ed il percorso formativo dell’allievo.
La commissione esaminatrice sarà nominata dalla Regione Campania in base alla normativa in vigore.


Il Presidente

Geom. Giovanni Mincione


Il Vice Presidente

Sig. Giorgio Borrelli

Avviso Pubblico per la stipula di n. 2 contratti di collaborazione coordinata per medici radiologi.


REGIONE CAMPANIA
AZIENDA SANITARIA LOCALE CASERTA 1
Via Unità Italiana n. 28 – 81100 Caserta
AVVISO PUBBLICO



Al fine di salvaguardare temporanee, indifferibili e prioritarie esigenze presso la U.O. di Radiologia del P.O. di Maddaloni, questa Azienda, con delibera n. 42 del 2 Febbraio 2009 ha approvato il Bando per la stipula di n. 2 (due) contratti di collaborazione coordinata e continuativa, per mesi 8 (otto) , con medici radiologi, ai sensi del regolamento afferente le procedure comparative per il conferimento di incarichi di varia natura, approvato con provvedimento deliberativo n. 671 del 23/12/08.
I concorrenti devono possedere, quali requisiti specifici di partecipazione, i seguenti titoli:
1) Laurea in Medicina e Chirurgia;
2) Specializzazione in Radiodiagnostica o discipline affini e/o equipollenti;
3) Iscrizione all’Albo Professionale.
Devono, altresì, possedere, i seguenti requisiti generali:
1) Possesso della cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione
Europea;
2) Godimento dei diritti civili e politici;
3) Assenza di condanne penali o di provvedimenti concernenti l’applicazione di
misure di prevenzione , di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi
iscritti nel casellario giudiziale;
4) Idoneità psico/fisica all’espletamento delle mansioni specifiche,
L’incarico avrà la durata di 8 (otto) mesi; i tempi e le modalità delle prestazioni saranno concordemente stabiliti in base alle necessità ed esigenze organizzative dell’Azienda, con compenso orario da determinarsi in riferimento al trattamento economico previsto per il profilo professionale di dirigente medico, livello iniziale,
dal relativo CCNL attualmente vigente. La domanda di partecipazione, come da allegato schema, dovrà pervenire, entro e non oltre il 10° giorno dalla data di pubblicazione sul sito internet aziendale e all’Albo
pretorio aziendale, al seguente indirizzo: A.S.L. Caserta/1 - Servizio G.R.U. – Via Unità Italiana n° 28 - 81100 Caserta, in busta chiusa recante l’indicazione di partecipazione all’Avviso Pubblico per incarico temporaneo di natura liberoprofessionale, per mesi 8 (otto) per la disciplina di Radiodiagnostica, presso la U.O. di Radiologia del P.O. di Maddaloni. Alla domanda di partecipazione dovrà essere allegato un curriculum formativo e professionale, attestante i titoli posseduti e le attività svolte, che sarà valutato da una Commissione Tecnica, appositamente costituita e presieduta dal Responsabile della U.O. di Radiodiagnostica del P.O. di Maddaloni che, eventualmente, ove ne ravvisi l’opportunità, potrà sottoporre i primi tre candidati che presentino professionalità meglio rispondenti all’attività oggetto dell’incarico da conferire, ad eventuale colloquio, al termine del quale verranno individuati i soggetti da incaricare e la definitiva graduatoria di merito (Art. 5, comma 4 del Regolamento Aziendale) La graduatoria potrà essere utilizzata per eventuali ulteriori esigenze che dovessero verificarsi per carenza di personale nella medesima U.O.

Il Direttore Generale
(Dr. Francesco BOTTINO)

Il Direttore del Dipartimento
di Radiodiagnostica
(Dr. Vincenzo LIGUORI)

10 febbraio 2009

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIEDIMONTE MATESE PUNTA SULLA RIQUALIFICAZIONE DI BOCCA DELLA SELVA.







Piedimonte Matese. Bocca della Selva continua ad essere oggetto dell’attenzione dell’amministrazione comunale di Piedimonte Matese. È stato dato il via dalla giunta guidata dal sindaco Vincenzo Cappello, in particolare su spinta dell’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ferrante(nella foto a sinistra) e del consigliere delegato allo Sport Benedetto Iannitti (nella foto a destra), ad una serie di interventi mirati alla riqualificazione di tutta l’area montana appartenente al territorio comunale del capoluogo matesino (Bocca della Selva, Sella del Perrone e Campo Maiuri), con due delibere che approvano i progetti preliminari per i lavori da eseguire nella località montana, territorio dalle ampie potenzialità di sviluppo che attualmente è già meta prediletta degli sportivi di tutta la provincia. Il primo gruppo di interventi riguarderà la messa a nuovo degli impianti di risalita delle strutture sciistiche, mentre il secondo è finalizzato al potenziamento di servizi e strutture già esistenti ma che sono carenti da un punto di vista funzionale: si parla di intervenire per il miglioramento della viabilità, la segnaletica stradale, le aree di sosta, le attività commerciali, ma anche delle aree verdi attrezzate con bagni e strutture da pic-nic. I lavori si concentreranno maggiormente sui servizi di carattere strettamente turistico, come quelli di accettazione di eventuali flussi di visitatori. Le attività sportive sono senza dubbio una delle chiavi per il rilancio di Bocca della Selva, com’è già possibile verificare a fronte delle numerose manifestazioni promosse dalle associazioni sportive locali, che richiamano sempre un gran numero di visitatori. Inoltre, il prossimo 12 febbraio avranno luogo nella località montana le finali regionali dei giochi sportivi studenteschi, dai quali emergeranno i futuri partecipanti alle fasi nazionali. L’amministrazione del sindaco Cappello ha subito concesso il patrocinio alla manifestazione, appoggiando il processo di rivalutazione che Bocca della Selva sta attraversando, così come aveva fatto qualche mese fa quando ha deliberato tutta una serie di provvedimenti volti al potenziamento della sviluppo turistico-sportivo di quest’area, cuore verde del Parco Regionale del Matese.

Pietro Rossi

LA LISTA UNITI PER BAIA LATINA ESPRIME SOLIDARIETA’ AI CANDIDATI LOCALI ESCLUSI DAL CONCORSO PER ISTRUTTORE DIRETTIVO AMMINISTRATIVO.


Baia Latina. All’indomani della pubblicazione della graduatoria di merito, per il Concorso Pubblico per titoli ed esame per la copertura di un posto di Istruttorre Direttivo Amministrativo al Comune di Baia e Latina, il capogruppo consiliare della Lista “Uniti per Baia Latina” Michele Santoro (nella foto), ha espresso il proprio disappunto e la solidarietà del proprio gruppo, ai concittadini esclusi, con un pubblico manifesto.
Cari Concittadini, cita il messaggio di Santoro, è noto che in Parlamento è in discussione la riforma del titolo V della Costituzione in chiave federalista. Con essa verranno rafforzati i principi di autonomia e, quindi, nei prossimi anni sarà possibile riconoscere ai residenti una priorità che oggi esiste solo nel privato e non nel pubblico. Una prassi che nel passato era dettata dal buon senso di amministratori che sapevano coniugare l’efficienza del pubblico con i problemi della disoccupazione locale, diventerà presto normativa. In attesa, esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai candidati locali che, in controtendenza agli orientamenti, si sono visti, per la prima volta nella storia del nostro piccolo comune, superare in un concorso pubblico da un candidato non residente.”

Pietro Rossi

L’ AGRICOLTURA UNO DEI PUNTI QUALIFICANTI DEL PROGRAMMA DELLA LISTA ‘LE ROSE’ DI ANTONIO PAPA.


S. Maria la Fossa. (di Angela Perillo) - Un punto fondamentale del programma elettorale della lista civica “Le Rose” è costituito dalla tutela dell’agricoltura, dell’allevamento bufalino e della trasformazione del latte di bufala. ‘’Infatti – si legge nel programma della civica ‘Le Rose’, capeggiata da Antonio Papa - l’economia del paese fonda in gran parte su questi settori. Essi hanno raggiunto posizioni di prestigio in campo regionale e nazionale.
Si ritiene pertanto fondamentale considerare i seguenti punti:
Sostegno e promozione del miglioramento produttivo e dello sviluppo qualitativo del prodotto merceologico.
Coordinamento, anche con i vicini comuni, di programmi generali di qualificazione dell’immagine, del paesaggio, dell’ambiente e della produzione.
Sviluppo redditizio di attività compatibili e qualificate con incentivazioni, ricerche, sperimentazioni e crescita di attività, che vantano in alcuni casi tradizioni storiche (ad es.: frutticoltura, apicoltura, piccolo allevamento), anche in funzione della trasformazione alimentare per favorire l’affermazione dei prodotti d’indotto (mozzarella, miele, conserva di pomodoro ecc.), con particolare attenzione allo sviluppo delle culture biologiche.
Attivazione di un programma di ampio respiro per sostenere l’attività agrituristica, con iniziative promozionali e con la creazioni di infrastrutture per garantire agli ospiti la fruizione del territorio in un contesto culturale, enogastronomico ed ambientale di sicuro successo.
Riguardo alla produzione del latte di bufala è opportuno – continua il programma della lista di Antonio Papa - prevedere un meccanismo di pagamento del latte a qualità ed una dinamica dei prezzi dello stesso che consenta un’adeguata valorizzazione della materia prima.’’ Così il programma. ‘’Fin da questo momento sostiene Papa - mi impegnerò ad un confronto con le associazioni di categoria affinché possano essere messi in atti tutti gli strumenti necessari per porre le basi di un’implementazione del settore non dimenticandoci mai che grazie alla qualità della nostra terra ed alla professionalità dei nostri agricoltori ed allevatori ,S. Maria la Fossa – conclude Papa - ha potuto crescere economicamente e socialmente dal dopoguerra ad oggi’’.

Fonte: primapaginaitaliana.it

CHECK UP MEZZOGIORNO: AUMENTA IL DIVARIO NORD-SUD.


Caserta. Di fronte alle forti difficoltà che la crisi economica e finanziaria sta producendo su scala internazionale, il Mezzogiorno si presenta ancora con il suo pesante fardello di problemi irrisolti. E se fino a qualche tempo fa uno scarso inserimento di questa parte del Paese nell’economia globale la teneva parzialmente al riparo dagli eventi negativi esterni, oggi la “protezione” derivante dall’isolamento è meno attiva e l’intreccio fra perduranti problemi strutturali e la crisi globale rende l’economia meridionale più fragile ed esposta. Questo è il messaggio che emerge dal Check up Mezzogiorno, una “guida” aggiornata alla lettura dei principali indicatori economici e sociali territoriali, curata dal Comitato Mezzogiorno di Confindustria e dall’IPI (Istituto per la Promozione Industriale). Con un ricco corredo di grafici e tabelle sono analizzati i principali indicatori socio-economici su scala territoriale anche attraverso confronti internazionali: dalle principali grandezze macroeconomiche al mercato del lavoro; dalla struttura produttiva all’internazionalizzazione; dalle infrastrutture e ambiente alla formazione e innovazione; dalla qualità della vita agli incentivi erogati attraverso i principali strumenti agevolativi. “La crescita del PIL si è fermata – osserva Cristiana Coppola, Vice Presidente di Confindustria – e con essa si assiste alla fine del lento processo di convergenza che aveva caratterizzato il Mezzogiorno nella seconda metà degli anni Novanta. Rallenta inoltre il processo di accumulazione, fino ad annullarsi per la componente più “industriale” degli investimenti in macchine ed attrezzature e, contemporaneamente, anche la domanda delle famiglie presenta una dinamica molto più contenuta rispetto al resto del Paese”. In effetti il divario, misurato in termini di PIL pro-capite rispetto al Centro-Nord, oltrepassa oggi i 42 punti percentuali e nel confronto con gli altri paesi europei il reddito per abitante del Sud è superato ormai non solamente da Spagna, Grecia e Portogallo, ma anche da alcuni Paesi di nuova adesione come Repubblica Ceca, Slovenia, Malta e Cipro. E, ancora: rimane forte il flusso migratorio del Mezzogiorno (annualmente, il 2 per mille della popolazione) e gli investimenti esteri non solo non crescono, ma sono addirittura in calo, facendo registrare una riduzione di circa 7 mila occupati nelle imprese a partecipazione estera. Infine, resta invariato il divario infrastrutturale, fermo a 25 punti al disotto della media nazionale, esattamente come avveniva all’inizio di questo decennio. Vi sono tuttavia significativi segnali positivi provenienti dal mondo delle imprese meridionali. Le medie imprese mostrano nel periodo 1996-2005 indici di sviluppo nettamente più favorevoli per quanto riguarda fatturato, export e occupazione rispetto a quelle del Centro Nord; le imprese medio-grandi (con più di 250 addetti), fanno registrare una redditività non dissimile da quella delle imprese centro-settentrionali delle stesse dimensioni. Risultati altrettanto positivi sono riscontrabili nel gruppo di aziende che esporta verso l’Africa settentrionale, tra le quali per la prima volta quelle meridionali sopravanzano quelle del Centro Nord; e nelle imprese connesse mediante collegamento a banda larga, che rappresentano ormai il 70% del totale (erano il 25% solo quattro anni fa). “Questi dati dimostrano – commenta Cristiana Coppola - che il tessuto produttivo meridionale, pur tra tante difficoltà, è vivo e vitale, a dispetto di un contesto che politiche scarsamente incisive non riescono a rendere elemento d’impulso per le attività di mercato, e di una pubblica amministrazione che occorre trasformare da fattore di “intermediazione impropria” ad efficiente realizzatore di programmi ed oculato gestore di risorse nazionali ed europee. E’ su questa vitalità e sulle forze migliori del Mezzogiorno che si deve far leva se si vuole portare il Sud Italia e l’intero Paese fuori dalle secche della crisi economica e consentirgli di vincere con le sue forze la sfida della competizione”.

Fonte: Confindustria Caserta

Autovelox, multe nulle su strade altrui. Annullato verbale per infrazione rilevata con autovelox sulla S.P. 336.


Caserta. Annullato verbale per infrazione rilevata con autovelox sulla S.P. 336. Andrebbero annullate in via di autotutela tutte le multe elevate dalla polizia municipale sulle strade provinciali. Il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata, segnala un’importante sentenza in tema di sanzioni amministrative per accertamenti effettuati con strumenti di rilevazione automatica. “I corpi di Polizia municipale non possono effettuare accertamenti di violazioni delle norme del C.d.S. su tracciati che non siano di proprietà degli Enti Locali di cui essi siano organi “. É prassi in diverse Province che i comandi di Polizia Municipale posizionino tali apparecchiature su strade di proprietà di Enti diversi. I Corpi di Polizia Locale non possono effettuare accertamenti di violazioni di norme del Codice della Strada su tracciati che non siano di proprietà degli Enti Locali di cui essi siano organi. Ciò pure nel caso in cui i tracciati in questione attraversino i territori degli Enti Locali interessati. Lo ha stabilito il Giudice di Pace di Caserta accogliendo il ricorso proposto da un automobilista. La pronuncia del magistrato onorario segue la sentenza 3019 pronunciata dalla prima sezione civile della Corte Suprema di Cassazione in data marzo 2002 e la sentenza del GdP di Cosenza 1575 del 15 giugno 2004. A mezzo di tale decisione i giudici di ultima istanza avevano già acclarato come, ancorché al di fuori dei centri abitati, la Polizia Locale fosse legittimata ad operare esclusivamente nell’ambito del territorio dell’Ente di pertinenza. Sul piano generale, poi, è significativa la nota prot. 6729/12B.2/GAB del 17.12.2008, inviata dal Prefetto di Caserta ai Sindaci e Commissari di tutti i Comuni della Provincia, con la quale tra l’altro il Prefetto afferma testualmente: “Non è ammissibile che i predetti strumenti di rilevazione automatica assumano invece diverse funzioni, in difformità dallo spirito e dalla lettera della normativa, divenendo, in pratica, soltanto una fonte atipica di incremento per le entrate comunali e finendo per non assolvere allo scopo per il quale sono stati previsti”. Ancora una volta il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata, richiamando la summenzionata circolare del Prefetto di Caserta, invita tutti quegli enti locali che tentano di far cassa elevando multe a raffica con strumenti di rilevazione elettronica di annullare in via di autotutela i verbali sino ad oggi elevati in particolare su strade di proprietà di terzi, perché riteniamo che la sicurezza stradale possa essere perseguita con più efficaci strumenti quale la messa in sicurezza delle strade nonché con campagne educative più persuasive specie nei confronti dei giovani. Questa ulteriore sentenza segna un’importante vittoria da parte di tutte quelle associazioni e soggetti che si sono battuti a suon di ricorsi, battaglie legali e mediatiche contro l’iniqua e poco trasparente prassi amministrativa. Di seguito il testo della sentenza. Ufficio del Giudice di Pace di Caserta, 1^ Sezione. In nome del Popolo Italiano il Giudice di Pace di Caserta, Avv. G. Bello, ha pronunciato la seguente sentenza nella causa iscritta al n. 9779/08 R.G., avente ad oggetto: opposizione a verbale della Polizia municipale, ai sensi della L.689/81 tra: M… nato …, elettivamente domiciliato in … , presso lo studio dell’Avv. … che lo rappresenta e difende per mandato a margine del ricorso (opponente): e Comune di … , in persona del Sindaco p. t.; (opposto). Conclusioni: come da verbale di causa. Svolgimento del Processo: Con ricorso depositato in data 23.9.2008, veniva proposta opposizione avversa il verbale n. ./2008 del 5.6.2008, reso dalla Polizia Municipale di ……, notificato in data 16.9.2008, con il quale si contestava la violazione dell’art. 142, comma 8, C.d.S. per aver il conducente del veicolo Honda, tg. …, superato il limite di velocità di 70 km/h, in … , alla SP 336 km. 23+830, Direzione Caserta, in data 5.6.2008, alle ore 18,52, poiché circolava alla velocità di 96 km/h che, detratta la tolleranza del 5%, aveva superato il detto limite di 21 km/h. La violazione comportava la decurtazione di 5 punti sulla patente di guida. La rilevazione era avvenuta con apparecchio Traffiphot III SR, omolog. 4130 del 24.12.2004. Matr. Post. 593-206/61409 Matr. Mis. 593-100/60926. Cert. Tar. N. 2282-2008 SIT del 15.5.2008. Deduceva tra l’altro l’opponente che era omessa la detrazione della percentuale forfetaria del 5% nel calcolo della velocità. Il dispositivo di misurazione della velocità non era stato adeguatamente segnalato, con segnale luminoso. Era stato violato l’art. 81 del regolamento al C.d.S. poiché la segnaletica non rispetta le distanze laterali dal bordo della strada. Il segnale era coperto, nella prospettiva di marcia dell’utente, da alberi e cartellonistica stradale. Secondo il comma 6, dell’art. 142, C.d.S., sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate. La norma va interpretata nel senso che il rilevatore della velocità deve essere in grado di misurare sia la velocità istantanea che quella media il che è possibile solo con l’apparecchiatura “Tutor”. Era necessaria la prescritta autorizzazione del Prefetto per l’installazione dell’apparecchio Traffiphot. La violazione non era stata immediatamente contestata. Chiedeva, pertanto, previa sospensione dell’efficacia esecutiva, annullare il verbale di accertamento impugnato. Il Giudice, con decreto notificato alle parti, fissava l’udienza di comparizione delle parti stesse. Si costitutiva il Comune di … che resisteva alla proposta opposizione e ne chiedeva il rigetto perché infondata. All’esito della detta udienza, il Giudice decideva la causa, dando lettura del dispositivo, ai sensi dell’art. 23 della legge 689/81 e della sentenza 534/90 della Corte Costituzionale. Motivi della decisione: L’opposizione è fondata e va accolta. Invero, indipendentemente da taluni motivi di opposizione, palesemente inconsistenti e pretestuosi, l’art. 12, c. 3, lett. c), C.d.S., sancisce che l’attribuzione ai corpi di Polizia Municipale resta circoscritta nell’ambito del territorio di competenza. Anche l’art. 5, commi 1 e 2, della legge 7.3.1986 n. 65, stabilisce che la Polizia Municipale è titolare di funzioni di polizia stradale nell’ambito territoriale dell’Ente (Comune) di appartenenza. Nel caso di specie, invece, l’accertamento è stato effettuato sulla S.P. 336 (Strada Provinciale di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Caserta), dalla Polizia Muncipale di… il cui Comune (a cui fa capo la detta Polizia Municipale) non è proprietario, né gestore. Peraltro, è ampiamente noto che la giurisprudenza di merito ha ripetutamente affermato che: “I corpi di Polizia Municipale non possono effettuare accertamenti di violazioni delle norme del C.d.S. su tracciati che non siano di proprietà degli Enti Locali di cui essi siano organi e ciò anche nel caso in cui i tracciati in questione attraversino i territori degli Enti interessati”. Sicché, l’accertamento compiuto dalla Polizia Municipale di …. deve ritenersi illegittimo in quanto eseguito su un tratto stradale di proprietà di altro Ente (la Provincia) e, soprattutto, in quanto relativo ad una struttura rilevatrice (Traffiphot III SR) ad impianto fisso per la quale nessuna autorità amministrativa, almeno per quanto risulta dal verbale impugnato, ha mai concesso l’autorizzazione all’installazione. Sul piano generale, poi, è significativa la nota prot. n. 6729/12B.2/GAB del 17.12.2008, resa dal Prefetto di Caserta ed inviata ai Sindaci ed ai Commissari di tutti i Comuni della Provincia, con la quale, tra l’altro, il Prefetto afferma testualmente: “Non è ammissibile che i predetti strumenti di rilevazione automatica assumano invece diverse funzioni, in difformità dallo spirito e dalla lettera della normativa, divenendo, in pratica, soltanto una fonte atipica di incremento per le entrate comunali e finendo per non assolvere allo scopo per il quale sono stati previsti”. Anche la Provincia di Caserta (proprietaria della strada in cui è avvenuta la rilevazione di che trattasi), Settore Viabilità, ha inviato a vari Comuni e tra questi il Comune di … , la nota prot. n. 0188822 del 2.12.1008, che recita testualmente: “Con riferimento alle autorizzazioni rilasciate da questo Settore Viabilità per gli impianti autovelox (rectius: traffiphot) installati lungo le strade di competenza, si prescrive che le stesse vengano adeguate a quanto disposto dalla normativa vigente (D.L. 3.8.2007 n. 117). In particolare si prescrive la segnalazione attraverso l’impiego di dispositivi luminosi. Per quanto sopra, nell’attesa di detto adeguamento, gli stessi devono essere disattivati”. Per quanto a conoscenza, il Comune di … , sulla S.P. 336, ha installato due postazioni Traffiphot, ad una distanza tra loro di circa 500 mt., senza però che siano stati conseguiti miglioramenti significativi per la sicurezza stradale, salvo le maggiori entrate nelle casse comunali, come opportunamente segnalato dal Prefetto di Caserta. Consegue che la proposta opposizione va accolta con l’annullamento del verbale impugnato. La natura della controversia giustifica la compensazione delle spese di lite. P. Q. M. Il Giudice di Pace di Caserta, definitivamente pronunciando, disattesa ogni contraria istanza ed eccezione, così provvede: 1) Accoglie la proposta opposizione e, per l’effetto, annulla il verbale n. …/2008 del 5.6.2008, reso dalla Polizia Municipale di … ; 2) Dichiara le spese di lite interamente compensate tra le parti. Così deciso in Caserta, all’udienza del 13 Gennaio 2009.


Il Giudice Coordinatore Avv. Generoso Bello

PARCO DEL MATESE, POLVERINO CHIEDE ALLA REGIONE MAGGIORE TUTELA.


Piedimonte Matese. L’on. Angelo Polverino (nella foto) ha inviato all’Assessore Walter Canapini un’interrogazione sulla tutela del Parco Regionale del Matese. “ Il Parco del Matese – si legge nel testo - conosciuto oggi come il Parco senza “confini” e senza controlli, è scenario di continui abusi e di costanti violazioni che sono perpetrati al suo interno; la caccia, seppur vietata, è praticata senza freno dai bracconieri, che sparano in qualsiasi ora del giorno, senza temere l’arrivo di controlli; il taglio abusivo dei boschi è un fenomeno sempre più visibile, unitamente alla raccolta indiscriminata dei funghi, in particolar modo dei tartufi. Il regolamento n. 2 del 5 luglio 2007 disciplina il servizio volontario di vigilanza ambientale svolto da Guardie Ambientali Volontarie che, per effetto di tale Regolamento, la Provincia di Caserta nella programmazione delle attività deve assicurare prioritariamente la vigilanza ambientale nei parchi e nelle aree protette regionali e il programma di attività è trasmesso alla Giunta regionale entro trenta giorni dall’approvazione; entro il trenta settembre di ogni anno le province presentano alla Giunta regionale:
a) un dettagliato rapporto sull'attività svolta in ordine al servizio volontario di vigilanza ambientale e agli interventi effettuati dalle GAV;
b) un rendiconto sull'impiego delle risorse finanziarie e delle dotazioni strumentali a disposizione;
c) un piano di organizzazione del servizio per l'anno successivo con l'indicazione delle relative necessità finanziarie e delle dotazioni strumentali;
d) i dati relativi alla consistenza numerica ed i nominativi delle GAV effettivamente in servizio. La Giunta regionale dispone il riparto delle risorse finanziarie disponibili tra le Amministrazioni provinciali sulla base del piano di organizzazione del servizio;
le province organizzano, sentiti gli enti e le associazioni, corsi di aggiornamento e corsi di riqualificazione per le GAV quando è ritenuto utile e, comunque, almeno ogni tre anni; i corsi di formazione professionale sono rivolti ai cittadini che aspirano alla nomina di guardia volontaria ambientale._”
Il problema nasce perché il governo della Regione, proprio nell’ultima finanziaria, ha attuato consistenti tagli ai bilanci dei parchi, rendendo ancora più difficile la loro protezione e la loro valorizzazione.
“Il Parco Regionale del Matese – si evidenzia nel testo - è di circa 21000 ettari e rappresenta ben oltre il 62% dell’intero territorio protetto, che si arricchisce qualitativamente dell’esistenza di circa 6300 ettari di boschi ad elevato pregio ambientale; l’Ente Parco è la prima istituzione, per ampiezza di superficie pubblica interessata, a sviluppare la “certificazione di gruppo”; la suddetta certificazione rappresenta un modo sicuramente unico ed originale per “attestare” la bontà della gestione forestale e, contestualmente, stimolare il comparto forestale locale, non soltanto dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Quindi con questa interrogazione Polverino chiede a Canapini: quali azioni intende mettere in campo per tutelare il Parco del Matese, sicuramente tra i siti più prestigiosi della Provincia di Caserta e tra i maggiori d’Italia; come si intende risolvere il problema del “confine” del Parco, sguarnito al punto tale che è diventato scenario di continui abusi e di costanti violazioni al suo interno; come si intende fronteggiare il fenomeno del bracconaggio, della raccolta indiscriminata dei funghi e del taglio abusivo dei boschi che sono perpetrati continuamente nel Parco. Se la Provincia di Caserta attua la programmazione delle attività di vigilanza ambientale nel parco; se la Provincia di Caserta ha avviato corsi di aggiornamento e corsi di riqualificazione per le Guardie Ambientali Volontarie.

09 febbraio 2009

SI RIUNISCE IL COORDINAMENTO DEL PARTITO DEMOCRATICO DELL’ALTO CASERTANO A GALLO MATESE.


Gallo Matese. È previsto per sabato 14 febbraio un pubblico incontro promosso dal coordinamento del Partito Democratico dell’Alto Casertano, incontro che vedrà la partecipazione di sindaci e amministratori di tutto il comprensorio matesino. L’evento avrà luogo alle ore 18:30 nell’auditorium comunale “Urban Node” di Gallo Matese e sarà focalizzato sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente. Per il coordinamento dell’Alto Casertano appare difatti importante coniugare il rispetto per le risorse ambientali e le possibilità di sviluppo economico che il territorio offre: lo sviluppo sostenibile rappresenta in quest’ottica un’opportunità di crescita, in particolar modo per le generazioni future. Attraverso questo incontro Pd sembra quindi voler dare un segnale forte, per un ritorno ad una politica che parta dal basso, cominciando proprio dal confronto con i cittadini. L’incontro sarà moderato dal sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello mentre l’introduzione e il saluto iniziale spetteranno a Francesco Confreda, sindaco del comune che ospita la manifestazione, che ha da poco visto rinforzarsi la propria maggioranza in seno al consiglio comunale. Attese per l’evento alte personalità istituzionali. Sono infatti previsti gli interventi del consigliere regionale Giuseppe Stellato, di Fabrizio Pepe presidente della Comunità Montana del Matese, di Pasquale di Biasio presidente del Consorzio Idrico di Caserta, del segretario provinciale del Pd Enzo Iodice, e degli assessori provinciali Michele Farina e Renato Ricca. Il convegno sarà invece concluso dal presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta Sandro De Franciscis.

Pietro Rossi

BUONA AFFERMAZIONE DELLE LEGHE MATESESINE NEL RINNOVO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DELLA FNP-CILS CASERTA .


PIEDIMONTE MATESE- Buona affermazione delle leghe dell’Alto Matese nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale della Federazione Pensionati Cisl, svoltosi presso l’Hotel Vanvitelli con l’intervento delle massime autorità nazionali, regionali e provinciali della Federazione Pensionati e della Cisl. Eletti nel consiglio generale provinciale Luigi Lupoli e Maria Gabriella Costantini della Lega di Piedimonte Matese e Agostino Timpani della Lega di Prata Sannita, eletti , invece, delegati al congresso territoriale della UST-Cisl di Caserta Nicola Iannitti, Antonio Bianco, Luigi Lupoli, Gabriella Costantini, Agostino Timpani e Giovan Giuseppe Carullo.
Ai lavori del congresso sono intervenuti Augusto Mazzone, segretario regionale FNP Campania, Arnaldo Chianese, segretario organizzativo nazionale, Carmine Crisci, segretario generale della UST-Cils di Caserta e tantissimi altri. Consensi ed applausi per la puntuale relazione del segretario generale uscente Mario di Iorio, rieletto all’unanimità dopo un approfondito dibattito, che ha visto l’intervento di numerosi delegati che hanno puntualizzato le problematiche emergenti per la categoria dei pensionati. A far parte della segreteria sono stati eletti Mimmo Iorio e Rita Ferraiuolo.
Apprezzato ed applaudito, in particolare dal segretario organizzativo nazionale Chianese, l’intervento del delegato Nicola Iannitti che ha evidenziato il problema degli ultra 85 che vivono soli. “ Nell’arco di un decennio, ha affermato Iannitti, la percentuale di anziani in età di 85 anni e oltre che vivono soli è aumentata di ben cinque punti percentuali, passando dal 42,8% al 47,1%. Assieme alla crescita della non autosufficienza, l’isolamento degli ultra 85enni costituisce senza dubbio il fenomeno più rilevante di questi ultimi tempi. E’ su questo settore che bisogna intervenire, garantendo una adeguata assistenza domiciliare all’anziano solo”. Nel ringraziare il segretario generale uscente Mario Di Iorio per aver preso a cuore le sorti della Lega di Piedimonte Matese ha messo in risalto le realtà esistenti grazie all’infaticabile opera svolta dal sindacato Cisl negli anni passati. Ottenuta la sede INPS, di cui si sentiva l’estremo bisogno, oggi è una bellissima realtà la sede INAS, curata dalle mani esperte dell’operatore Pasqualino Valente e cresce sempre più l’attività del centro CAAF e Red, affidato alle cure sapienti di Massimo Cinotti con la preziosa collaborazione di Michele Granitto. Le iniziative della segreteria della Lega, già in itinere, vanno tutte incontro ai bisogni degli anziani iscritti tipo la convenzione con il laboratorio Igea, l’assicurazione auto, la costituzione dell’ANTEAS; organismo associativo che si propone di promuovere e gestire tutte quelle attività assistenziali, sociali e culturali in grado di garantire la completa realizzazione della personalità degli anziani e della loro condizione in modo da favorire l’effettiva integrazione degli stessi ed impedirne l’emarginazione.

Nicola Iannitti

IL COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE RICORDA LE FOIBE(?)


COMUNICATO STAMPA

Ci rammarica profondamente venire a conoscenza, tardivamente e a mezzo stampa, di un incontro organizzato in biblioteca comunale che, a detta dell’Assessore all’Istruzione, celebra la Giornata della Memoria, in ricordo del dramma delle foibe. E’ invece soltanto una farsa, faziosa e negazionista. Il relatore sarà uno "storico" dell' "istituto campano per la storia della resistenza e dell'antifascismo"(questo il nome dell'associazione, il che è tutto dire...sopratutto per l'attinenza al tema).

L'istituto,tanto per fare un quadro della situazione, “è costantemente rivolto all'affermazione di valori universali quali la democrazia, l'antifascismo, la pace, la solidarietà”. Si è distinto per una attenta ricerca su “la storia del PCI, spaziando dall'ambito nazionale a quello locale, dalla percezione del "socialismo reale" nei gruppi dirigenti e nei quadri intermedi ai profili di militanti napoletani e campani”. Inoltre fa del contrasto ad un presunto “revisionismo di destra” il proprio cavallo di battaglia, affermando che “Originale e proficua promette di essere la proposta di scandagliare il rapporto della destra, in particolare di quella missina, con la società napoletana e meridionale, prendendo le mosse dalla partecipazione locale alla RSI e poi alla nascita del Msi. Del "revisionismo", che dalla seconda metà degli anni '70 ha sferrato un vero e proprio attacco al cosiddetto paradigma antifascista, si intendono studiare alcuni aspetti significativi attraverso modalità comunicative di vario livello: dai manuali scolastici agli interventi degli opinion markers maggiormente presenti su uno o piu quotidiani”.
Ci ha colpito poi il fatto che l'istituto, che tanto ovviamente si prodiga quando c'è da organizzare pomposi convegni storici sui temi che è facile immaginare quali siano, non abbia mai parlato di quanto avvenne in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Tranne una volta. La seconda sarà qui a Piedimonte, il che è davvero preoccupante, visto il tema dell'incontro da loro promosso in precedenza…citiamo testualmente: "Il confine orientale nella storia dell’Italia contemporanea: spostamenti di popolazioni e migrazioni forzate”. No comment. Spostamenti?? Migrazioni??? E tutti gli ITALIANI morti ammazzati e trucidati con violenza nelle FOIBE???
C’è chi, evidentemente, non ha sofferto abbastanza. Ed ancora oggi, nel 2009, c’è chi ha il coraggio di parlare genericamente di “spostamenti di popolazioni”, uccidendo per la seconda volta chi già morì per la sola colpa di essere italiano.

Ci fa paura leggere quanto riportato tra le virgole, ripreso dal sito ufficiale dell'Istituto. Confidiamo nel buonsenso di chi, ospite, parteciperà all’incontro, affinché sappia distinguere la Verità storica. Rifiutando la demagogia, rispettando il passato.



Comitato “10 Febbraio”
Piedimonte Matese

IL GIORNO DEL RICORDO A PIEDIMONTE MATESE.


Rifondazione: inaccettabile la polemica sulle foibe da parte di chi vuole equiparare i repubblichini ai partigiani.


Piedimonte Matese. E’ del tutto inaccettabile che si apra, in questi giorni, una polemica sulle celebrazioni del giorno 10 febbraio in ricordo degli eccidi delle Foibe compiuti ai danni di migliaia di cittadini italiani.
La parte politica che chiede con insistenza il “rispetto della legge”, è la stessa che sta cercando di equiparare, attraverso il disegno di legge 1360, i repubblichini che combattevano al fianco delle truppe nazi-fasciste con i partigiani comunisti,socialisti, liberali e democristiani che sacrificando le loro vite fecero del nostro Paese uno Stato democratico, liberandolo dal fascismo e ridando dignità ad un’ Italia spezzata ed umiliata dalla folle guerra nel quale quello stesso regime infame l’aveva precipitata.
Non è possibile che questi signori si permettano di dare lezioni di storia, in particolare in questi giorni in cui assistiamo ad uno scontro senza precedenti tra il potere esecutivo ed il nostro Capo dello Stato.
Non è accettabile che costoro pretendano di dare lezioni di democrazia, quando la stessa parte politica dimostra il disprezzo verso la nostra Costituzione Repubblicana figlia della Resistenza e dell’Italia liberata e la più totale mancanza di accettazione delle più elementari norme che sono alla base di uno Stato di diritto.
Invece che essere basiti e costernati come affermano di essere, dovrebbero vergognarsi per il comportamento del loro amato premier, che con un colpo di mano senza precedenti, sapientemente studiato a tavolino, sta cercando di capovolgere gli effetti di una sentenza sancita dalla Corte di Cassazione, calpestando la Carta Costituzionale e speculando sulle sorti di una povera donna ridotta in stato vegetativo e sullo strazio dei suoi familiari.
Oggi è più che mai è necessario che tutte le sensibilità democratiche si alzino a difesa di quei valori alla base dei quali fu concepita la nostra Costituzione, contrastando in maniera decisa la deriva autoritaria fascio-clericale degna di un regime retto dagli Ayatollah verso cui ci sta trascinando questo Governo.


Fonte: comunicato stampa PRC Piedimonte Matese

IL SENATORE SARRO VOTERA' A FAVORE DEL DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI ALIMENTAZIONE ED IDRATAZIONE.


COMUNICATO STAMPA


“Voterò convintamene per il sì al Disegno di Legge governativo avente ad oggetto “Disposizioni in materia di alimentazione ed idratazione”, trattandosi di un provvedimento inevitabile per impedire una pratica soppressiva che non ha nulla di pietoso ed umano”: con queste parole il senatore della Repubblica del Popolo della Libertà Carlo Sarro annuncia il suo voto favorevole al ddl proposto dal Governo Berlusconi per mantenere in vita Eluana Englaro e contro l’eutanasia che da ieri sera è all’esame del Senato, con il voto finale previsto per stamani. “La privazione dell’acqua e del cibo per qualsiasi essere vivente significano la morte, raggiunta, per di più, attraverso una delle modalità peggiori.-continua il senatore Sarro-Questa è l’occasione per prnunciardi davvero in difesa della vita, vale a dire di quello che è il valore fondamentale della nostra civiltà che si muove, viceversa, con cinica ipocrisia, a negare nel caso, pur drammatico e così lacerante, della povera Eluana. Nessuna esitazione nè alcuna perplessità ci può essere in questo caso, ma unicamente la certezza di spendersi per una causa giusta”.

RUSSO: CHE FINE HA FATTO IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI.


Santa Maria La Fossa (di Angela Perillo) - Che fine ha fatto il consiglio comunale dei ragazzi? Se lo ha chiesto il consigliere di opposizione Luigi Russo, e lo ha chiesto al sindaco “con preghiera di risposta orale” nella prossima utile seduta del consiglio comunale. Questo il testo dell’ interrogazione: “Al Sig. Sindaco Sede Municipale S. Maria La Fossa, 05.02.2009 OGGETTO: Interrogazione al Sindaco, ai sensi e per gli effetti del Regolamento del Consiglio Comunale. Il sottoscritto Consigliere Comunale, PREMESSO - Che il Consiglio Comunale, su proposta del sottoscritto, oltre un anno addietro ha approvato l’istituzione del Consiglio Comunale dei ragazzi e relativo regolamento; - Che il Sindaco su indicazione del Consiglio Comunale, doveva procedere a tutto quanto necessario per l’individuazione del Sindaco e del Consiglio Comunale dei ragazzi; - Che a tutt’oggi il Sindaco nulla ha fatto di quanto stabilito dal Consiglio Comunale; - Considerato che tale comportamento risulta essere incomprensibile, atteso che tale organo è importantissimo per la crescita culturale dei ragazzi; CHIEDE alla S.V. di sapere: 1) perché non ha adottato tutti gli atti necessari per la individuazione del Sindaco e del Consiglio Comunale dei ragazzi? 2) Quali sono i motivi per cui non ha adempiuto a tanto? Ai sensi e per gli effetti dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale, si prega dare risposta orale nella prossima seduta utile del Consiglio Comunale.


Il Consigliere Comunale geom. Luigi RUSSO”

PER IL GIORNO DEL RICORDO CONFERENZA CON LO STORICO FELICIO CORVESE.


COMUNICATO STAMPA



Desideriamo informare tutti i cittadini ed anche gli appartenenti all’Area identitaria di Piedimonte Matese che l’Amministrazione comunale, nell’ambito del progetto “Ricordiamo insieme”, avviato già nello scorso mese di ottobre, ha organizzato un incontro di studio e di approfondimento sul tema delle Foibe e dell’Esodo Giuliano del dopoguerra in occasione del Giorno del Ricordo, perché anche queste vittime della guerra e della violenza nazionalistica vengano onorate e ricordate attraverso una doverosa ricostruzione storica.
Questo incontro si terrà il giorno 12 febbraio ( e non il giorno 10 come riportato da alcuni quotidiani), alle ore 10,30 presso la Biblioteca Comunale, con l’intervento del prof. Felicio Cortese e con la proiezione di documenti filmati, alla presenza di Dirigenti scolastici, docenti e rappresentanze di studenti che sono stati invitati a partecipare.
La cura e la diffusione della memoria storica rappresenta uno dei principi ispiratori di questa Amministrazione e per questo meraviglia la polemica che i giovani di Area identitaria hanno affidato a loro comunicati. Sono le stesse persone, crediamo, con le quali lo scorso anno questo Assessorato fu ben lieto di collaborare per l’organizzazione di una interessante mattinata in occasione del Giorno del Ricordo. Anche quest’anno ci saremmo aspettati una proposta da realizzare insieme, ma si è preferito invece lasciarsi andare ad un polemico processo alle intenzioni certamente meno produttivo ed anche meno rispettoso della memoria da onorare.
Noi comunque li invitiamo a partecipare all’incontro di giovedì così come invitiamo tutti i cittadini a condividere il ricordo delle vittime delle foibe e di tutte le violenze, indipendentemente dalle loro “identità” nazionali, religiose o politiche.



L’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura
Prof. Costantino LEUCI

08 febbraio 2009

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI APPRESTA A CELEBRARE IL GIORNO DEL RICORDO CON IL PROGETTO RICORDIAMO INSIEME.


Piedimonte Matese. Un ricco programma di manifestazioni per commemorare il “Giorno del Ricordo” dedicato ai caduti delle foibe è stato predisposto dall’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese guidata dal Sindaco Avv. Vincenzo Cappello in collaborazione con l’Assessore alla Pubblica Istruzione Prof. Costantino Leuci. Nella mattinata di Martedì 10 febbraio presso la Biblioteca Comunale di Piedimonte Matese si svolgerà un incontro di studio e approfondimento con la partecipazione di studenti delle scuole cittadine coinvolte dal Progetto “Ricordiamo Insieme”, che mantiene gli impegni presi con i giovani lo scorso anno in occasione delle ricorrenze del 4 novembre e del 27 gennaio. Durante la mattinata sarà proiettato un documentario storico sulla vicenda a cui seguirà un dibattito a cui parteciperà il Prof. Felicio Corvese (nella foto), storico e docente dell’Università Federico II di Napoli nonché membro dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza "Vera Lombardi".
Nel “Giorno del ricordo”, come stabilito dalla legge n. 92 del 2004, sono previste in tutta Italia iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.

Pietro Rossi

A FONTEGRECA IL PRIMO ARBORETO CLONALE DEL CIPRESSO DELLA REGIONE CAMPANIA.







Fontegreca. Sabato 21 febbraio 2009, ore 16,00, presso la Sala Consiliare del Comune di Fontegreca, sarà presentato il progetto per la costituzione in loco del primo “Arboreto da seme clonale” presso il Bosco degli Zappini, inserito nel Libro Regionale dei materiali di base con decreto regionale dirigenziale n. 167 del 11/07/2007, ex D. lvo 386/2003. L’incontro sarà moderato dal Prof. Marco Fusco (foto in alto), artefice di questo importante risultato conseguito dopo una lunga ricerca portata avanti dal CNR di Firenze. Al tavolo dei relatori ci saranno le massime autorità locali, territoriali e i dirigenti del settore Foreste della Regione Campania Gennaro Grassi, Salvatore Apuzzo. Interverranno, tra gli altri, Flora Della Valle (STAPF di Caserta), Antonio Zumbolo( Ufficio territoriale della Biodiversità), Paolo Raddi( IPP CNR di Firenze). Durante i lavori, la Regione Campania farà firmare la convenzione e la stipula d’Intesa tra gli Enti per la conservazione e la valorizzazione del Bosco degli Zappini. Gli Enti interessati dalla convenzione che avrà una durata di dieci anni (2009-2019) sono: la Regione Campania, il Comune di Fontegreca, la Comunità Montana del Matese, l’Istituto per la Protezione delle Piante (IPP) del CNR, il Corpo Forestale dello Stato di Casertae lo Stapf di Caserta.
Al Prof. Marco Fusco, Responsabile dell’ Unità Operativa Medcypre, per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande:
- Prof. Fusco quali sono le motivazioni del progetto Arboreto da seme clonale?
- Il nostro Progetto è l’unico esempio di cipresseta in Italia Meridionale per le sue caratteristiche botanico-selvicolturali, per le sue dimensioni, per la sua purezza e per il suo eccellente stato sanitario. Si ritiene doveroso il suo pieno recupero economico, sociale e naturalistico basato su un’indagine scientifica e su una programmazione di interventi per sensibilizzare l’opinione pubblica e per sollecitare gli enti interessati a conservare, tutelare e migliorare i valori socio-economici, ambientali e turistici del Comune e del Parco.
- Quali sono gli obiettivi che vi siete proposti?
- Prima di tutto incrementare le conoscenze tecnico-scientifiche e storiche sulla cipresseta per garantire una “razionale” conservazione della diversità genetica e per inserirla in un circuito turistico-scientifico. Poi stabilire a livello di resistenza al cancro da Seiridium cardinale di un campione rappresentativo di cipressi del Bosco degli Zappini. Infine,selezionare le Piante Madri con alta attitudine combinatoria (ovvero che trasmettono un carattere “importante” alle discendenze).
- Quali sono i risultati attesi?
- L’incremento delle conoscenze tecnico-scientifiche sulla cipresseta permetterà di:
• Conoscere il valore genetico della cipresseta (affinità genetica o meno di questa con quelle naturali e/o naturalizzate).
• Avere informazioni sulla risposta dei cipressi di Fontegreca alle infezioni di cancro fuori del loro ambiente.
• Conoscere le differenze tra Piante Madri per il carattere “crescita”, “forma della chioma”, “qualità del seme”.
I soggetti proponenti prospettano come obiettivi specifici la costituzione di un arboreto clonale da seme con queste Madri superiori per produrre seme d’elite, nonché l’allestimento di un vivaio a Fontegreca per la produzione di piantine “superiori” di provenienza garantita e l’allestimento di un “Museo permanente del cipresso” a Fontegreca.

Pietro Rossi

AREA IDENTITARIA PIEDIMONTESE ATTACCA L'AMMINISTRAZIONE CAPPELLO.




COMUNICATO STAMPA




GIORNO DEL RICORDO 2009: VERGOGNOSO IL SILENZIO DELL’AMMINISTRAZIONE CAPPELLO

Febbraio 2008: per la prima volta, grazie all’impegno della associazione “10 Febbraio”, il Comune di Piedimonte Matese ricorda, con celebrazione ufficiale, i Martiri delle Foibe e gli esuli di Istria Fiume e Dalmazia.

Ci eravamo lasciati così, con una toccante manifestazione presso la Casa Comunale e con la partecipazione delle scuole cittadine, esattamente un anno fa. Con una promessa: il Sindaco assicurò l’impegno dell’Amministrazione le celebrazioni dell’anno a seguire.

Oggi ci ritroviamo, ad un anno di distanza, ed il sentimento predominante è la delusione. Siamo profondamente delusi come comunità, che tanto si era impegnata per portare avanti un ricordo che fosse condiviso. Siamo profondamente delusi come uomini, perché presi letteralmente in giro, nella nostra buona fede, da chi è soltanto succube della propria incapacità.

Oggi tutta Italia ricorda: nelle scuole, nelle piazze, nei municipi. Tutta Italia, tranne Piedimonte, dove un Assessorato alla Istruzione e Cultura decide di scegliere a proprio piacimento cosa è giusto ricordare e cosa no. Uno stereotipo vecchio sessant’anni, scritto da chi ha sempre avuto la presunzione di conoscere la storia, ma che ha soltanto saputo insegnare menzogne.

Come per il 9 Novembre, data delle celebrazioni per il crollo del Muro di Berlino, anche oggi l’amministrazione comunale, dimenticando volutamente, non rispetta le Leggi dello Stato, allorquando la l. 92/04 riconosce il 10 febbraio come “Giorno del Ricordo” al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati.”

Ma noi, conoscendo i nostri amministratori, sappiamo che non basta una legge ad arginare la faziosità e l’arroganza con le quali sono soliti gestire il potere.

Chiediamo rispetto e dignità, affinché davvero possiamo costruire insieme una memoria condivisa.
Si assuma le proprie responsabilità l’Assessore alla Istruzione e alla Cultura, e offra davvero alla cittadinanza la possibilità di conoscere la storia in ogni sua pagina. Se ciò non avviene, vuol dire che non si è in grado di assolvere ai propri compiti istituzionali. In tal caso, l’assessore rassegni immediatamente le proprie dimissioni.

L’AREA IDENTITARIA chiede oggi pubblicamente al Sindaco Cappello e all’Assessore Leuci un incontro per ottenere chiarimenti e provvedimenti. Intanto renderemo omaggio, silenziosamente, a tutte le vittime che per qualcuno, purtroppo, ancora non sono degne di esser ricordate.

Saremo presenti presso gli istituti scolastici cittadini, e consegneremo simbolicamente ai Docenti un fiocco tricolore, affinché la memoria non venga cancellata, perché proprio dalle scuole desideriamo rinasca la volontà comune di conoscere e comprendere la nostra storia. Senza più menzogne, senza più omissioni.

L'Associazione Laila di Castel Volturno scrive a Tommaso Morlando.


Quest’associazione scrive per chiedermi un aiuto…io farò quanto è nelle mie possibilità …coinvolgendo il più possibile persone di buona volontà e che siano sensibili a questa problematica…sono bambini…non votano… Chi può …faccia!…Magari in silenzio .


Tommaso Morlando



Alla cortese attenzione del
Dott. Tommaso Morlando
responsabile regionale
IDV lotta alla criminalità organizzata


Siamo un’associazione di volontariato che si occupa di minori e di donne immigrati ed autoctone da oltre 26 anni. Attualmente gestiamo 3 case famiglia per minori, 1 comunità di accoglienza per gestanti e madri con bambini in difficoltà ed un Centro diurno polifunzionale per minori disagiati. Fino ad oggi abbiamo accolto più di 1020 bambini;
visto la difficoltà della gestione di tali strutture, visto anche l’attuale regolamento per la gestione delle strutture residenziali e semi residenziali n. 6 della Regione Campania, che ha regolamentato la gestione di tali strutture anche per quanto concerne la determinazione delle tariffe minime e massime per ogni categoria, per garantire un servizio reale, idoneo e di qualità. Per questa ragione non si possono applicare rette inferiori perché significherebbe offrire servizi pessimi o addirittura assenti. Inoltre siamo spesso sottoposti a controlli, giusti e motivati dal regolamento ma non solo da parte della Procura minorile e se risultano esserci delle irregolarità si può incorrere in procedimenti amministrativi, civili e penali, senza contare l’essere sempre in regola con l’inps,l’inail, assicurazioni , sicurezza sul lavoro etc..
Visto che la nostra categoria è giustamente così controllata ci chiediamo perché invece i Comuni non vengano minimamente controllati? Almeno qui dalle nostre parti, perché spessissimo accade che dopo aver collocato i minori nelle strutture se li dimenticano, non volendo neanche pagare la retta imposta minima anzi, pretendono di pagare una rette che avvolte è pari al 30/40% della retta minima determinata dalla Regione, inoltre quel poco che ci devono lo danno anche in ritardo di anni. Questo significa essere incoscienti ma soprattutto incapaci a governare tale settore.
Come possiamo noi garantire un servizio adeguato? È praticamente e matematicamente impossibile, spesso non abbiamo i soldi per pagare gli operatori, le bollette ,il gas, le tasse , i bolli delle auto, le assicurazioni, il mangiare, i libri , le medicine etc. è mai possibile che siamo costretti spesso a d essere illegali a causa del comportamento sbagliato dei comuni?
Se esiste il lavoro nero nella nostra regione o i falsi contratti è anche colpa di questo sistema;
se poi ci permettiamo di protestare per chiedere di essere messi n condizioni di poter lavorare in regola sotto ogni aspetto, c’è la fanno sempre pagare in un modo o nell’altro attraverso vili ritorsioni.
Quando vengono i controlli della Procura dopo aver fatto notare il grave disagio, ci rispondono che non è loro competenza e che devono solo essere controllori delle strutture e no possono far nulla per aiutarci pur riconoscendo le difficoltà.
Vi chiediamo, anche a nome di altre associazioni e strutture simili che hanno paura di farsi avanti a causa delle ritorsioni successive, di venirci incontro con il Vostro aiuto perché noi crediamo che ci debba essere qualcuno, tranne i nostri interlocutori e referenti Regionali, Provinciali e Comunali, ad essere informato sul come si vive e si lavora qui e che magari qualche Santo possa fare qualcosa.
Vi informiamo che se fino ad oggi i nostri bambini possono ancora mangiare è grazie all’aiuto dei nostri volontari che ci forniscono i beni di prima necessità anche perché per nostra scelta abbiamo deciso, da quando abbiamo iniziato la nostra opera di non accettare soldi da privati, per non cadere in equivoci.
Spero che questo ennesimo appello possa essere veramente d’aiuto al nostro settore e che soprattutto non ci ritorni contro , come di solito accade. Fiduciosi di un vostro riscontro Vi porgiamo cordiali saluti.

Consiglio comunale rovente.


Gallo Matese. Si prospetta movimentato il Consiglio comunale che il sindaco Francesco Confreda (nella foto) ha convocato per le ore 10 di giovedì 5 febbraio al fine di discutere ed approvare pochi ma significativi argomenti: approvazione dei precedenti verbali, affidamento incarico riscossione Tarsu e ufficializzazione nuovo esecutivo. L’argomento principe, però, non è all’ordine del giorno, in quanto riguarda il nuovo assetto dell’esecutivo nominato dal sindaco Francesco Confreda e il passaggio al gruppo di minoranza di alcuni amministratori di maggioranza, per cui sono previste grosse schermaglie anche dagli ex fedelissimi del sindaco Confreda ed i particolare dal suo ex alter ego Michele Santoro, che nei giorni scorsi ha ufficializzato la sua dissociazione dall’ex delfino.


Fonte:teleradionews

Opere d'arte nel cuore della natura a Roccamonfina.


Roccamonfina. Ieri 7 febbraio 2009, presso l'area archeologica denominata Orto della Regina situata nel Parco Regionale di Roccamonfina (nella foto) nell'alto casertano, è stata inaugurata la prima installazione d'arte contemporanea site-specific, nell'ambito del Progetto Arte e Natura nel Parco. L'opera è stata selezionata attraverso un concorso di idee promosso dalla Regione Campania–Parco Regionale Roccamonfina Foce Garigliano, sotto la direzione artistica di Marcello Smarrelli ed organizzato da Civita. Al concorso di idee il direttore artistico Marcello Smarrelli ha invitato quattro artisti di fama internazionale: Gruppo A12, Christian Frosi, CYprien Gaillard, Tue Greenfort, che hanno elaborato i loro progetti a seguito di una breve residenza nell'area del parco, tenutasi nel marzo 2008. L'iniziativa nasce dal desiderio del Presidente del Parco di Roccamonfina Foce del Garigliano, Raffaele Aveta, di inserire l'area protetta nel circuito internazionale dei parchi d'arte e di promuovere la produzione artistica contemporanea, con particolare attenzione alle forme di arte pubblica e partecipata, alle poetiche della Land Art, all'interesse per i temi della natura, dell'ambiente, della cultura biologica, con l'obiettivo di ricostruire o evidenziare un legame tra l'opera d'arte e l'ambiente, capace di sviluppare nuove visioni e nuove riflessioni. I quattro progetti, sono stati pensati per diventare parte integrante del paesaggio, senza sovrapporsi ad esso in maniera monumentale o invasiva, nell'intento di stabilire un legame naturale, istintivo, tra lo spazio e l'intervento artistico. Come deliberato dalla giuria composta da Cecilia Canziani, Pippo Ciorra e Marina Engel riunitasi il 5 luglio 2008, si inizierà con la realizzazione dell'opera di Christian Frosi dal titolo OSSERVATORIO SHOEMAKER - LEVY nell'area archeologica Orto della Regina, a cui si vorrebbe far seguire la costruzione degli altri progetti presentati o di altri che potranno nascere da nuove commissioni pubbliche. I quattro progetti elaborati in questa prima fase presentano una particolare sensibilità verso gli obiettivi indicati dal concorso: capacità di lettura del territorio, interesse per i temi di carattere ambientale, economico, sociale e politico, riflessione sulla funzione delle opere permanenti e site-specific, con particolare attenzione alle tematiche dell'arte pubblica e partecipata, propensione verso discipline quali l'urbanistica, l'architettura e il design. Si confida che le opere così concepite possano diventare un'opportunità di sviluppo del territorio e dello spazio naturale del parco e che gli artisti invitati, attraverso la rilettura del territorio, possano prefigurare nuove situazioni e trasformazioni, ridisegnando spazi e modelli culturali, con particolare attenzione alla qualità dell'ambiente e alle sue connessioni con gli aspetti sociali ed economici. Questa manifestazione, pertanto, si pone non solo come un evento d'arte contemporanea, ma soprattutto come la possibilità di verifica in situ di un processo creativo che vede l'intima connessione tra opera d'arte e sito che la ospita, la giustifica e la determina nei contenuti e nella forma.


Fonte : comunicato stampa

07 febbraio 2009

RITORNANO IN PIAZZA I BANCHETTI CONTRO IL CAROVITA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA.


Piedimonte Matese. Domenica 8 febbraio Rifondazione Comunista di Piedimonte Matese sarà presente nella città matesina con due banchetti contro il carovita per raccogliere le adesioni al Gap (Gruppo di acquisto popolare). “Nell'occasione, ha dichiarato il Segretario del PRC piedimontese Vincenzo Sisto (nella foto), distribuiremo pane a prezzo calmierato. I banchetti si terranno a partire dalle 10.30 circa in due punti della città: P.zza Carmine e Via Aldo Moro. Continuiamo con questa iniziativa per dimostrare che è possibile consumare prodotti di ottima qualità ad un prezzo calmierato e chiediamo un deciso intervento delle istituzioni locali per contenere, per quanto loro possibile, gli effetti del carovita, effetti sotto gli occhi di tutti se solo si pensa al successo dei nostri banchetti.”Il Segretario del PRC di Piedimonte Matese , Vincenzo Sisto, ha colto l’occasione per esprimere solidarietà ai familiari di Eluana Englaro e forte preoccupazione per la decisione del governo di varare un dl ad hoc sul tema ricordando :”Quando un provvedimento di urgenza viene formulato per capovolgere delle sentenze passate in giudicato lo Stato di diritto viene minato nelle sue fondamenta e rischia di diventare regime ( in questo caso regime ai limiti della teocrazia )”.


Pietro Rossi

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ALIFE APPROVA UNA NUOVA RETE DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE IN VIA FABBRICA.


Alife. Saranno dotate di pubblica illuminazione Via Fabbrica ed il tratto della strada provinciale 331 che ricade sul territorio alifano. L’amministrazione comunale retta dal sindaco Roberto Vitelli (nella foto)ha approvato, in una delle ultime sedute di Giunta comunale i progetti preliminare ed esecutivo per la realizzazione della nuova rete di pubblica illuminazione in Via Fabbrica, nota anche come via provinciale Vergini, e sul tratto della S.P. 331 di competenza comunale, proseguendo così l’intesa attività di programmazione e realizzazione di opere e servizi pubblici a totale vantaggio del territorio alifano con il chiaro obiettivo di migliorarne sensibilmente gli standards qualitativi di vivibilità. Dopo l’approvazione della progettazione relativa a Via Campisi, altra importante strada a ridosso del centro urbano, dunque, anche in via Fabbrica e lungo la provinciale 331 saranno installati quanto prima i pali della luce illuminando una zona a forte espansione residenziale dove, negli ultimi anni, sono andate ad abitare moltissime famiglie alifane. Per l’esecuzione dei lavori per la nuova rete di pubblica illuminazione in via Fabbrica e lungo la S.P. 331, la Giunta presieduta dal sindaco Vitelli ha stanziato la somma di € 71.120,00 ottenuta con finanziamento della Regione Campania, che ha ritenuto meritevole di ammissibilità il progetto presentato dall’amministrazione comunale, a valere sull’annualità 2007 della legge regionale n.51/78. “Come Giunta comunale,ha dichiarato il primo cittadino Vitelli, abbiamo voluto dare una risposta concreta alle aspettative di numerose famiglie residenti in via Fabbrica-Strada Provinciale Vergini e sulla S.P. 331. L’amministrazione ha voluto programmare tale intervento, tenendo in considerazione l’importante circostanza che lungo le predette strade si è verificato negli anni un grande insediamento abitativo. La realizzazione lungo queste arterie dell’intera rete di pubblica illuminazione garantirà anche l’incolumità dei cittadini, che si sentiranno più sicuri sia all’esterno che all’interno delle loro abitazioni. I lavori potranno essere eseguiti già a partire dalla prossima stagione estiva, atteso che per tali progetti abbiamo investito la somma di €.71.120,00 già concessa all’Ente, per la quale bisogna solo completare la procedura standard con la Cassa Depositi e prestiti ed eseguire la gara di appalto”.

Pietro Rossi

I RAGAZZI DI RAVISCANINA PROTAGONISTI DELLO SCI DI FONDO A BOCCADELLA SELVA.




Piedimonte Matese. Continua intensa l’attività dello Sci Club Fondo Matese sulla nuova pista di Bocca della Selva. Protagonisti ieri del “Corso Ambiente fino in Fondo” un folto gruppo di alunni delle scuole elementari e medie di Raviscanina con sindaco in testa dott. Ermanno Masiello. Buona parte dei piccoli studenti hanno avuto l’occasione di conoscere per la prima volta le montagne innevate del Matese e le varie attività sulla neve grazie all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Raviscanina che nell’Ambito dei Servizi Territoriali per Minori L. 328 ha dato loro questa opportunità. Il tutto sapientemente coordinato dalla dinamica Assistente Sociale dott.ssa AnnaMaria La Penna. Cresce intanto l’attesa per l’importante appuntamento di giovedì prossimo 12 febbraio quando a Bocca della Selva si raduneranno tutti gli studenti sciatori di discesa, di fondo e snowboardisti della Campania per contendersi l’accesso alle fasi nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi. Dopo le qualificazioni provinciali sono state definite anche le rappresentative matesine del fondo:
IC Gioia Sannitica
Cadetti: Riccitelli Sonny – Fragola Carlo – Troiano Pierpaolo
Cadette: Gaudio Ilaria – Pascale Lorena – Brillante Jessica
S.Potito Sannitico
Cadette: D’Agostino Rosanna – D’Agostino Debora – D’Agostino Rossella
SMS “G.Vitale Piedimonte Matese
Cadetti: Marra Davide – Venditto Marco – Buontempo Angelo
Cadette: Aurino Giada – Golini Francesca – Fetta Giovanna
IC “N. Ventriglia” Piedimonte Matese
Cadetti: Musto Donato – Buonpane Salvatore – Melillo Loris
Cadette: Musto Paola – Zoccolillo Martina – Basileo Sara
IC Castello del Matese -S. Gregorio Matese
Cadetti: Stocchetti Gregorio – Trocciola Piero – D’Onofrio Antonio
Istituto Industriale Piedimonte Matese
Allievi: Gilardi Domenico – Di Lauro Giulio – Piazza Francesco
Istituto Alberghiero Piedimonte Matese
Allieve: Riccio Francesca – Riccio Giuseppina – Florio Maryrosa
Liceo Scientifico Piedimonte Matese
Allievi: Franco Alfredo – Scatolino Andrea – Francione Alexander
Allieve: Golini Annamaria – Merola Valentina – Furno Chiara

Pietro Rossi

PRESENTATA LA CARTA DEI SERVIZI SOCIO SANITARI DELL’AMBITO SOCIALE C/6.




Piedimonte Matese. L’Istituto Alberghiero di Piedimonte Matese “E. V. Cappello” ha ospitato la presentazione della “Carta dei servizi sociali e socio-sanitari” dell’Ambito Sociale C6, un evento molto atteso dai cittadini che ha visto la partecipazione tra gli altri di molti rappresentanti delle istituzioni. I lavori sono stati aperti dal Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello che ha precisato: “La Carta dei Servizi costituisce senza dubbio una tappa importante del processo di costruzione di un sistema di welfare locale con a centro il cittadino e i suoi bisogni. Ciò che si intende proporre al cittadino è uno strumento che possa agevolare un approccio ai servizi attento, rigoroso, e propositivo, attraverso una adeguata informazione sui servizi offerti e sulle modalità per accedervi, per poter soddisfare i suoi bisogni nel modo più celere e appropriato”.
La Dott.ssa Francesca Palma Coordinatrice dell’Ambito Sociale C6, ha spiegato sinteticamente le caratteristiche della pubblicazione, finalizzata a migliorare l’erogazione di servizi di carattere socio-sanitario nel territorio: essa contiene tutti gli elementi informativi essenziali al cittadino per la conoscenza e la fruizione dei servizi, dai numeri telefoni degli enti all’esposizione dei servizi nelle varie aree di intervento, come la famiglia, la povertà e la disabilità. La coordinatrice ha inoltre sottolineato la forza della rete esistente tra gli enti e i soggetti che fanno parte dell’Ambito C6, una collaborazione che ha consentito di giungere alla pubblicazione della Carta dei Servizi. Sono intervenuti al dibattito anche la dott.ssa Annamaria Caiazza, dell’Asl CE/1, e il dott. Fabrizio Pepe, presidente della Comunità Montana del Matese. La Carta dei servizi rappresenta senza dubbio un passo in avanti verso lo sviluppo del territorio e verso un nuovo rapporto tra le amministrazioni e il cittadino, vero punto di riferimento delle politiche sociali, alle quali, come ha anche evidenziato il dott. Mataluna, vengono dedicate sempre esigue risorse di bilancio dagli enti. L’assessore regionale Alfonsina De Felice giunta in ritardo per motivi familiari, nel suo intervento ha mostrato soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto dal coordinamento dell’Ambito Sociale C6.

Pietro Rossi