13 maggio 2014

Primo Meeting interattivo sulla Medicina Estetica ad Alife

ALIFE – Domenica 18 maggio alle ore 18,00 presso la Sala Consiliare del comune di Alife, si svolgerà il Primo Meeting interattivo sulla Medicina Estetica organizzato dal Forum dei Giovani di Alife. La Medicina Estetica è una nuova branca medica, la cui importanza è aumentata rapidamente in questi ultimi anni, in tutti i suoi settori specialistici. Essa realizza un programma di Medicina Sociale, preventiva, curativa e riabilitativa al servizio della collettività, il cui ultimo scopo è la costruzione e la ricostruzione dell'equilibrio psicofisico individuale. Saranno presenti il dott. Michele Renzo, Responsabile Scientifico Vinca Med ITALIA e la dott.ssa Marilena Mone ,psicologa. La medicina estetica è una nuova branca medica, a carattere internistico, che si occupa di migliorare la qualità della vita di chi vive a disagio per un inestetismo non accettato. Realizza fondamentalmente un programma di prevenzione dell'invecchiamento generale e di quello cutaneo in particolare e si occupa poi della correzione degli inestetismi del viso e del corpo. In senso più allargato c’è da aggiungere che la Medicina Estetica si occupa anche della costruzione e della ricostruzione dell’equilibrio psicofisico dell’individuo sano, che può vivere con disagio la propria vita a causa di un inestetismo male accettato o che, più semplicemente, richiede regole gestionali di vita, suggerimenti ed interventi mirati al controllo del proprio invecchiamento, generale e cutaneo.
Pietro Rossi


12 maggio 2014

PRESENTAZIONE DELL'ULTIMO LIBRO DI VITINA MAIORIELLO A SALERNO

SALERNO – Questa sera alle ore 18.00 presso il Chiostro del convento dei Cappuccini in P.zza S. Francesco a Salerno, nell'ambito degli incontri "I lunedì del Mac e della Fondazione Mac insieme", la presentazione del libro "Tramonto, buio, luce". Introduce e modera l’incontro il Presidente Nazionale del Mac Francesco Scelzo, la presentazione  è affidata al prof. Mario Narni Mancinelli. All’appuntamento interverrà l'autrice, Vitina Maioriello, giornalista e assistente sociale. Il Mac è un’associazione di persone vedenti e non vedenti che collaborano con la chiesa per la promozione dell’uomo. Il libro da loro scelto, “Tramonto, Buio, Luce” nasce come autobiografia di Vitina, divenuta paraplegica in seguito ad un incidente stradale. Nel suo libro Vitina riesce a parlare con semplicità e freschezza di quante le è accaduto, facendo della sua esperienza il simbolo della forza dell'ottimismo. La Maioriello riguardo al suo lavoro letterario afferma: << avere fiducia nella vita è davvero una utopia sulla bocca dei soliti, inguaribili faciloni? Vuol dire essere ottimisti? Comportarsi come se andasse tutto bene? Credo che sia molto di più. Significa avere fiducia nella grandezza della Vita. Anche dopo il mio incidente, nonostante fossi su una sedia a rotelle a soli sei anni, ho pensato che il prosieguo della mia esistenza dovesse essere accompagnato da iniezioni di fiducia che mi avrebbero aiutato ad affrontare le difficoltà quotidiane. Ci sono stati i momenti in cui, e penso che capiti a tutti, mi sono chiesta: come faccio a credere nella bellezza e nella forza delle mie energie se nessuno mi aiuterà a riconoscerle, a valutarle e a servirle? Attraverso il mio scritto vorrei invitare chi mi legge ad avere fiducia nella vita anche quando purtroppo ci si trova a vivere situazioni di disagio e/o disabilità. Ognuno di noi è importante e deve spendere fino in fondo i propri talenti, la grandiosità delle proprie forze e le difficoltà viverle ed esprimerle, tutto questo per assaporare il mondo, la vita>>. I partecipanti all’incontro possono fare richiesta di attestato di partecipazione a cura della Fondazione Mac insieme. Grazie alla suddetta dfndazione il libro di Vitina Maioriello è diventato un audiolibro proprio perché - come dice l’autrice – l’obiettivo è arrivare al cuore di tutti.  

ANJA SHOW: UNA CENERENTOLA DELLO SPETTACOLO

Siamo rimasti favorevolmente impressionati nell’assistere per la prima volta allo spettacolo televisivo denominato “ANJA SHOW” trasmesso da Italia Mia, emittente locale dalle indubbie qualità, che è riuscita a mettere insieme una rappresentazione godibile, grazie anche all’estro creativo di una self-made-woman, una sorta di one-woman-show con le caratteristiche peculiari di una soubrette di rango. Ci sconvolgono la versatilità del personaggio nel ricoprire vari ruoli, dalla conduzione a quella di cantante, una presenza scenica che ha dell’ingombrante ma che si scioglie nella levità di movenze che scivolano nel leggiadro. Con una padronanza lessicale condita da riferimenti in vernacolo, riesce a impreziosire e a rendere godibile un intrattenimento costruito unicamente su lampi intuitivi. Non vi sono alle spalle sceneggiatori che ispirano battute o indirizzano percorsi, ma una solitaria figura di donna che assomma i pregi di una persona genuina, fuori da tutti i canoni tradizionali, che sa imprimere la giusta rotta a una rappresentazione artistica, pur tra mille difficoltà. Non vorremmo, a questo punto, che quanto significato sia considerato un panegirico con toni celebrativi, un’eccessiva esaltazione di un personaggio quasi misterioso, tutt’altro, stiamo parlando della signora Anja un’artista a tutto tondo che, a giusto titolo, potrebbe assurgere e ricoprire ruoli in altre realtà dello spettacolo nazionale a dispetto di eventuali pregiudizi che ne potrebbero condizionare l’ascesa. Di tutto ciò ne siamo certi e vorremmo che ben presto si presentasse l’occasione propizia, un colpo d’ali, una spinta che la proiettasse verso un successo che indubbiamente merita. Desideriamo, altresì, ricordare che nella co-conduzione si configura una personalità di non minore pregio, che, con il suo brio dirompente dona freschezza all’apparato scenico, catturando i consensi dello spettatore, grazie anche alla sua poliedricità di cantante e ballerino, stiamo parlando di Alex PUCA. Come corollario, non meno importanti, sono gli artisti che si cimentano nel contesto della trasmissione, rendendola gradevole e deliziosa. Vorremmo, inoltre, evidenziare un’altra figura cardine di questo variegato format e ci riferiamo al polivalente ed eclettico Mattia BRANCO, intrattenitore ed eccellente moderatore di un talk-show riguardanti tematiche d’importanti attualità, che, con una sapiente regia di pregio, riesce a dare lustro al programma alla stregua di un consumato artista del palcoscenico.


di Raffaele CARDILLO

10 maggio 2014

A Piedimonte Matese nuova edizione di “Maggio a Piedimonte”

Prof. Costantino Leuci
Piedimonte Matese -Torna in città l’appuntamento annuale con la cultura, l’arte, la musica, e lo sport offerto dalla kermesse culturale  “Maggio a Piedimonte”, la rassegna promossa dagli assessorati alla Cultura e all’Associazionismo di Piedimonte Matese retti da Costantino Leuci e Fernando Catarcio. Una nuova e ricca edizione per questa manifestazione che raccoglie e propone in piena primavera un programma variegato di eventi e iniziative, fra teatro, visite guidate, incontri, cinema e tanto altro, e che poggia saldamente sulla preziosa sinergia tra l’Amministrazione Comunale guidata da Vincenzo Cappello e le realtà associative locali, protagoniste di molti degli eventi previsti. A queste si affianca il Mucirama, il Museo Civico “Raffaele Marrocco”, che sarà possibile visitare in occasione di ogni manifestazione che si svolgerà nell’auditorium comunale di San Domenico. Ma è stato anche il coinvolgimento degli studenti delle scuole cittadine a caratterizzare l’ideazione di “Maggio a Piedimonte”, impegnati attivamente in prima persona nelle manifestazioni. Il programma ha avuto il suo inizio già lo scorso primo maggio al Parco Archeologico di Monte Cila, e continuerà lungo tutto il mese, sino al primo giugno. Tra gli eventi spicca la Gran Fondo del Volturno (11 maggio), evento sportivo di primo piano per il Matese, la presentazione del libro “Un giorno ho incontrato…” (14 maggio) contenente racconti scritti dagli studenti dei comuni del territorio, il convegno sul pittore inglese J. Philipp Hackert e sulle sue vedute del Matese (17 maggio), “Il Mestiere del Cinema” (dal 15 al 18 maggio), la terza edizione di “IlluminArti” nel centro storico di Piedimonte (1 giugno). E in particolare dal 30 maggio al 3 giugno, ci saranno iniziative dedicate all’accoglienza degli amici tedeschi della gemellata Seligenstadt Am Main, nell’ambito del progetto “Cittadini d’Europa” sostenuto dall’Unione Europea. Anche quest’anno “Maggio a Piedimonte” si conferma quale una delle manifestazioni più importanti della città, a cui l’Amministrazione Comunale tiene molto e per la quale attinge alle risorse derivanti dalle indennità di carica, per proporre alla cittadinanza un’offerta culturale varia e ricca.

Pietro Rossi

09 maggio 2014

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ALIFE PROCEDE SPEDITA PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE LEGALI DELL’EX CINEMA VOLTURNO

ex Cinema Volturno
Alife –Sulla questione ex Cinema Volturno: l'amministrazione comunale Avecone procede spedita per la risoluzione delle controversie legali e per il recupero della struttura. L'evidente stato di abbandono in cui versa il manufatto sito in località Porta Fiume, un tempo adibito a cinema-Teatro, è stato confermato anche dall' ASL, il cui locale Distretto sanitario ha inviato sul posto ispezioni a seguito di diversi esposte-denunce di cittadini che lamentavano continui crolli ci calcinacci, ma anche odori nauseabondi e rumori strani. L'ultima verifica in loco risale al 14 settembre 2013, nella quale l'ASL ha chiesto al Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone, in qualità di responsabile della salute pubblica sul territorio, di effettuare un'opera di sanificazione all'intera area che circonda lo stabile. La sanificazione è stata immediatamente disposta dal Sindaco Avecone, a cui hanno fatto seguito ulteriori controlli sanitari. Dal punto di vista strutturale, invece, la situazione è in fase di evoluzione: come ammesso dallo stesso primo cittadino di Alife, "un piano di recupero dello stabile presenta spese economicamente rilevanti, ed allo stato attuale non ci sono finanziamenti che possano coprire il costo. Per di più il terremoto ha acuito ancora di più i danni: è crollata un'altra parte del tetto ed ora l'intera struttura è potenzialmente pericolosa". Sta di fatto però, che negli accordi di programma siglati con la Regione Campania "siamo riusciti a strappare all'assessore Cosenza - continua il primo cittadino Avecone - un impegno che tutte le opere di edilizia pubblica ricadano a carico dell'Ente regionale". Il tutto mentre la scheda Aides relativa proprio all'ex Cinema Volturno, compilata come per le strutture pubbliche del territorio nei giorni di verifica e sopralluogo immediatamente successivi al sisma del dicembre scorso, parla chiaro: è fatto diniego assoluto di entrare nel manufatto. Altro aspetto di non secondaria importanza è la questione legata alla proprietà della struttura. Anche per questo il Sindaco Avecone ha confermato che è in corso un'attività stagiudiziale per la risoluzione dell'annosa questione legata alla proprietà della struttura (alcuni di loro vivono in America) ed è stato dato mandato ad un legale per agire in contenzioso. "Insomma - continua Avecone - non siamo stati con le mani nelle mani: abbiamo riaperto il fascicolo e la procedura legale è in fase avanzata". 

Pietro Rossi

PARISI SELEZIONATO PER L’ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE DI ROMA

Gianni Parisi 
ALIFE – Importante successo per la cultura e l'arte nella nostra terra l’artista alifano Gianni Parisi è stato, l’unico artista del comprensorio matesino, selezionato da una giuria di qualificati esperti d'arte, a partecipare alla ESPOSIZIONE TRIENNALE DI ARTI VISIVE DI ROMA 2014. La manifestazione sarà presieduta  dal critico d'arte, nonché scrittore e professore universitario ACHILLE BONITO OLIVA, una personalità culturale a livello internazionale, è stato il critico d'arte che, negli anni '80 lanciò il movimento della TRANSAVANGUARDIA. Il direttore artistico della Triennale è il prof. Daniele Tedeschi, mentre l'organizzazione della prestigiosa manifestazione è affidata all'Associazione Culturale: LA ROSA DEI VENTI - L'inaugurazione avverrà presso l'Università LA SAPIENZA in Roma, il giorno 6 giugno alle ore 17,00 e sarà aperta al pubblico fino al 14 giugno 2014 - L'esposizione delle opere ammesse non sarà solo presso l'Università LA SAPIENZA ma anche in altre sedi distribuite nella Città di Roma, fra cui il Palazzo Pontificio Maffei Marescotti (Palazzo del Vicariato), via della Pigna 13/A presso gli spazi espositivi di La Pigna UCAI, di proprietà della Città del Vaticano e il Catalogo della prestigiosa manifestazione artistica, che vedrà una ricognizione dell'arte e degli artisti contemporanei è della Giorgio Mondadori Editori .

Pietro Rossi

CONVEGNO STORICO SU SAN POTITO SANNITICO TRA RIFORMISMO BORBONICO E DECENNIO FRANCESE

SAN POTITO SANNITICO - Il Comune di San Potito Sannitico e il Centro Studi Francesco Daniele insieme per presentare il testo di Nicola Santacroce e Luigi Russo dal titolo: “San Potito Sannitico tra riformismo borbonico e decennio francese – Due catasti a confronto”. L’appuntamento è in programma per questa sera, a partire dalle ore 18,00, presso la sede del Parco Regionale del Matese di San Potito Sannitico. Dopo i saluti del primo cittadino Francesco Imperadore ci saranno gli interventi degli storici Felicio Corvese del Centro Studi “F.Daniele” – I.C.S.R.; Giovanni Cerchia, Università del Molise e Marco de Angelis del Centro Studi “F.Daniele” e Università di Cassino. “Il testo di Santacroce e Russo ha un valore notevole per la nostra comunità - ha dichiarato Francesco Biondi, consigliere delegato alla cultura - attraverso l'analisi sulle posizioni sociali in un determinato periodo storico, ci fornisce un preciso quadro socio-economico caratterizzato dalla diseguaglianza e fa emergere l'attualità del concetto di coscienza di classe”. Il libro contiene le ricerche sul catasto onciario e sul catasto murattiano della comunità di San Potito Sannitico, fondate su documenti d'archivio. Il lavoro degli autori propone alla lettura dei cittadini e degli studiosi sia un'efficace contestualizzazione storica delle riforme del regno meridionale, sia una pressoché completa riproduzione documentaria di alcune parti dei catasti.

Pietro Rossi

IL CANDIDATO SINDACO RACCIO PUNTA SULLA VALORIZZAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO DI GIOIA SANNITICA

Michelangelo Raccio
GIOIA SANNITICA - “Rinascita Gioiese” significa futuro. Si legge nelle prime righe del programma elettorale proposto ai cittadini. Dove ogni lettera della parola futuro racchiude un significato a sé stante. Focalizzazione degli obiettivi, Unione di valori, Trasparenza amministrativa, Unione di idee, Razionalizzazione delle risorse, Offerta di servizi al cittadino. Questo è il futuro per “Rinascita Gioiese” e in questa ottica si collocano le risorse storiche e paesaggistiche. L’idea nasce sulla scia del successo che ha destato il progetto editoriale “I territori di Gioia Sannitica”, che ha visto nella realizzazione il prezioso impegno di un gruppo di autrici “la cui alta e professionale collaborazione mi inorgoglisce”, come asserisce Michelangelo Raccio, nella duplice veste di curatore del testo e di candidato sindaco. Un territorio che custodisce cultura, natura, tradizioni, accoglienza. Ricchezze come il Castello Medioevale, la Grotta di San Michele a Curti, le Chiese ed i Santuari, per esempio, sono risorse storiche che, unite alla bellezza delle montagne e alla maestosità dei boschi, costituiscono secondo il gruppo di “Rinascita Gioiese” le reali risorse per uno sviluppo futuro. “L’Amministrazione del futuro dovrà impegnarsi per recuperare risorse finanziarie per la definitiva e completa ristrutturazione del Castello Medioevale e delle altre realtà storiche-architettoniche presenti sul territorio. Al contempo, di concerto con l’Ente Parco, dovrà promuovere fortemente le nostre bellezze ambientali, sia attraverso gli strumenti elaborati dal Parco, sia attraverso strumenti di promozione autonoma”. Questo si legge nel programma, questo si propone e a questo si crede.
Pietro Rossi

07 maggio 2014

Nasce a Piedimonte Matese un Centro Diocesano per la famiglia.

PIEDIMONTE MATESE - Istituito e voluto da S.E. Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, è stato istituito a Piedimonte Matese un Centro Diocesano per la Famiglia, diretto dal Dottor Davide Cinotti, psicoterapeuta sistemico-relazionale e coordinatore di altre Onlus, che grazie ad un’èquipe di medici volontari, mediatori familiari e avvocati matrimonialisti e rotali, offre consulenze psicologiche, etico-morali, ginecologiche, legali, psicologiche, nonché mediazioni familiari. Il Centro organizzerà, inoltre, seminari e corsi su argomenti specifici, come incontri per fidanzati e coppie che si preparano al matrimonio; per genitori ed educatori; momenti di confronto con adolescenti, per affrontare con loro argomenti delicati come sessualità e affettività; incontri con scuole, comunità e altri soggetti educativi. L’accesso ai servizi di questa nuova struttura è offerto a tutti, ogni richiesta è accolta sulla base di quanto il Centro è in grado di offrire. Il Centro Diocesano per la famiglia ha un’articolazione identica ad un Consultorio Familiare Diocesano. E’ realizzato seguendo le linee guida della Federazione Nazionale dei Consultori Familiari d’Ispirazione Cristiana. Ha un’articolazione flessibile, orientata a rimodularsi in relazione al cambiamento della domanda e al necessario adeguamento dei servizi offerti, distinti per specifiche aree di intervento. E’ stato scelto di dedicarlo al compianto Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Mons. Angelo Campagna perchè fu lui già negli anni '80 a cominciare a pensare ad un'opera diocesana al servizio della famiglia. Siamo un'associazione religiosa senza scopo di lucro,  spiega il Direttore Davide Cinotti, che si dedica a mettere in pratica la parola delle sacre scritture, offrendo servizi sociali alle comunità residenti nella Diocesi di Alife-Caiazzo ma siamo aperti ad accogliere anche persone fuori Diocesi su segnalazione di altri sacerdoti. Il Centro Diocesano per la Famiglia è un vero e proprio laboratorio di formazione, prevenzione e servizio di consulenza a tutela e sostegno della famiglia e della persona, dal concepimento al tramonto naturale della vita.

Pietro Rossi

Sotto i riflettori il primo confronto tra gli aspiranti sindaco di Gioia Sannitica.

GIOIA SANNITICA - Da subito pacati i toni usati durante il confronto politico che la sera del 6 maggio, ha visto protagonisti della trasmissione “Italiani”, in diretta sul canale 86 di una nota emittente locale, i due candidati a sindaco di Gioia Sannitica Michelangelo Raccio e Giuseppe Gaetano.  Ma d’altra parte sarebbe stato strano il contrario visto che fino al 25 maggio 2014, giorno in cui i cittadini gioiesi saranno chiamati alle urne per eleggere il loro nuovo sindaco, i due aspiranti primi cittadini sono figli della stessa maggioranza attualmente capitanata da Mario Fiorillo, in questa nuova tornata elettorale candidato nello schieramento “Rinascita Gioiese”. Numerose e i incalzanti le telefonate e le mail arrivate in diretta, ancora una volta dimostrazione del fatto che le Amministrative stanno particolarmente a cuore ai cittadini che nonostante il marasma del Governo Centrale sono molto attenti a chi dovrà amministrare il loro territorio. Per stemperare la tensione subito i conduttori hanno chiesto ai candidati pregi e difetti del rispettivo avversario. La risposta è stata immediata e comune, la testardaggine,  oltretutto seguita da una precisazione doverosa da parte di entrambi, cioè che  la decisione di schierarsi in compagini diverse nonostante costole della stessa maggioranza è stata frutto di due visioni differenti della vita amministrativa di Gioia Sannitica, il che avvalora la normale competizione scevri da ogni imbarazzo. “E’ necessario che il confronto politico – ha precisato Raccio - rimanga sempre in un alveo di civiltà doverosa”. Attenti anche a specificare come non si tratti di liste politiche ma civiche, “il nostro è un piccolo paese – ha evidenziato Raccio – non può soggiacere a logiche politiche”. Domande uguali per entrambi con un minuto e mezzo a disposizione per rispondere e la possibilità di replica, queste le regole del format che ha permesso in questo modo un confronto crudo e democratico. 7 su 12 i giovani schierati da “Rinascita Gioiese”, scelta motivata dal candidato Raccio che ha sottolineato il mix di professionalità, competenze ed esperienze messe in campo. Il candidato Gaetano ha ribadito, invece, come sia stata voluta la scelta di coinvolgere, nella lista che rappresenta, persone senza esperienza amministrativa. “La competenza – ha evidenziato Raccio – serve soprattutto per evitare disastri chiamati dissesti”. Amara e concreta la prima mail arriva da una giovane laurenda che chiede subito se nel programma elettorale di “Rinascita Gioiese” ci sono progettualità di sviluppo economico per i giovani intenzionati a fare impresa.  Dettagliata la risposta di Raccio: “La parola sviluppo consta di molti fattori che per avere un senso devono necessariamente essere messi a sistema. Un sistema – ha concluso il candidato - che immaginiamo attraverso dei veri e propri incubatori d’impresa atti a promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria locale, un modo per offrire beni e servizi alle neo imprese locali”. Dal dibattito è emerso che quello delle risorse rinnovabili è un’altra direzione importante verso la quale intende andare la compagine di “Rinascita Gioiese” prendendo a modello anche altre realtà locali che con il biogas, per esempio, hanno avuto modo di eccellere sul nostro territorio. Una risposta e una proposta per tutti, a partire dalla immediata soluzione alla questione “terremotati”, argomento molto doloroso sul quale entrambi i candidati si sono impegnati ad intervenire subito. E ancora chiarimenti e proposte sulla zona industriale, sulla rete idrica, sull’unione dei comuni, sulla la problematica della connessione internet, sui punti di ritrovo per i giovani, sul bilancio partecipato, sull’agricoltura. Argomenti intavolati dai partecipanti al dibattito e dai candidati che hanno risposto a tutte le domande dei loro cittadini. Cittadini che, come è emerso dai contributi raccolti per strada, altro non chiedono che “stare un poco meglio”, dopotutto nulla di trascendentale per della gente semplice e genuina del piccolo paese matesino, e che alla domanda dove gli si chiedeva che caratteristiche dovrebbe avere il loro futuro sindaco hanno quasi tutti risposto: non deve dire bugie e deve stare in mezzo alle persone.Botta e risposta che si è conclusa con degli impegni ben precisi per una competizione elettorale che avrà modi e tempi per dimostrare le competenze messe in campo. I modi si scopriranno in una accurata disamina dei programmi elettorali che saranno proposti ai cittadini e i tempi sono racchiusi in una sola data: il 25 maggio prossimo, giorno di arrivo e di partenza.

Pietro Rossi

06 maggio 2014

ROMANO FIRMA IL DOCUMENTO DEI SINDACATI SUI PENSIONATI: “NON POSSIAMO DIMENTICARCI DI QUESTA PROBLEMATICA. CONDIVIDO LE ISTANZE DEI SINDACATI E LI SOSTERRÒ”.

On. Paolo Romano
“L’iniziativa dei sindacati dedicata ai pensionati “Renzi #NonStiamoSereni” trova la mia massima adesione”, spiega l'On. Paolo Romano, candidato alle elezioni Europee nella circoscrizione Sud per il Nuovo Centrodestra. “Infatti, ho deciso di firmare il documento che promuove il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione, la legge sull'autosufficienza, su cui abbiamo già fatto dei passi avanti, ma che va migliorata, la rivalutazione delle pensioni e l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse”. Temi fondamentali, secondo Romano, che aggiunge: “In questo momento storico c’è molta attenzione, giustamente, nei confronti dei giovani, ma non possiamo dimenticarci dei pensionati, che in questo momento di crisi hanno pagato più di altri. Per questo, oltre a firmare il documento, ho chiesto al Segretario Regionale della Cisl Pensionati, Giuseppe Gargiulo, un incontro con tutte le sigle sindacali firmatarie del documento, per cercare insieme possibili soluzioni”.
c.s.

03 maggio 2014

SAGGIO DELLO SCRITTORE ROBERTO PERROTTI SU PIEDIMONTE MATESE.

Roberto Perrotti
Saggio tremante sulla terra del paese mio

Nell’attimo che seguì il terremoto, scoprii i palazzi sconvolti del paese mio fissare la strada che copre il fiume.
A nulla sarebbero servite corde o piccozze, scale o canotti: io ero caduto in acqua e seguivo il flusso della corrente con la testa protesa al passato.
Pensai all’acqua che annusavo di notte, alla puzza di catrame e del cemento esangue.
Immaginai allora l’acqua raggiungere le soglie delle finestre e chiedere da quell’altezza ragione di quanto accadde in quegli anni.  Pareva decisa a tutto pur di conoscere il motivo di tanto scempio, determinata a invadere i cortili, a precipitarsi nelle piazze.
Rividi i ponti freddati, anni prima, come gettati in mare dall’alto di un aeroplano.
Il fiume non mi avrebbe più condotto lontano dalla mia terra, meschino, aveva la testa piegata su una sedia e le mani legate ai piedi come un capretto.   
Di che materia furono i nostri padri quel giorno? Perché oltre ai principi non ci trasmisero un po’ di coraggio.
All’indomani di quell’orrore mi scoprii orfano, segnato anch’io come quel fiume cementato.
Eppure le case del centro, quelle in collina, le cupole delle chiese sopravvissero, violentate alla vista ma vive tuttavia.
Perché non difesero le proprie pietre e la propria acqua e le barattarono invece per un piatto di lenticchie, per un bidone di catrame?
Perché alla terra tremante del paese mio, separata, recintata da lamiere di alluminio grigio, amputarono impietosamente i ponti?
Io attesi per anni, dinanzi a un muro bianco, la restituzione di quelle braccia tagliate.  Ma fu inutile.
Al lato dei ponti, sul margine del fiume, vivevano artigiani con pietre levigate e con legni profumati, che attendevano l’onda del fiume muovere la ruota del loro lavoro e della loro vita. Sono andati via adesso, insieme ai ponti e al fiume.
In questa terra trasfigurata anche le case in un sol colpo invecchiarono, inconsolabili, avvertirono lo strappo, il lamento di quel fiume velato e pietrificato.
Quelle case sobbalzarono con dignità quando, senza alcun peccato, videro i ponti spediti al camposanto.
In loro luogo furono concepiti incomprensibili passaggi, muretti, diavolerie urbanistiche e al disastro intero non si trovò nome.  Proverò io a nominarlo, sebbene con spavento e in modo provvisorio.
La terra tremante del paese mio fu sistematicamente depontificata, gli antichi cammini che univano le sponde del fiume furono minati come da un esercito in fuga.
Abbattuti con tritolo o con semplici colpi di piccone?  Non ci interessa, punto. 
Furono schiacciati come bolle, gettati via come funghi letali, segati nei nervi, irrigiditi, imbalsamati.
I primi ponti sciagurati che provarono a sottrarsi furono raggiunti e torturati, pennellati con cemento colorato, resi irriconoscibili. Ricoperti dalle loro stesse macerie, mutati in varchi di frontiera.
Altri si salvarono, per ignavia chissà per fatalità, costretti oggi a vagare solitari e storditi in mezzo a tanta sciagura, con l’ignobile compito di rappresentare il Monumento ai Ponti Caduti.
Ponti di universi lunari, sfigurati, surrogati, surrettizi, ponti presi a prestito, ponti presi a martellate sulla testa.
L’estetica del disastro si compì così: all’abbattimento dei ponti seguì la cementificazione del fiume. 
Che vale sapere adesso se sia corretto definirla copertura o tumulazione?
Le ruspe dopo la depontificazione non si arresero. Mossero ancora sabbia, cemento e altro materiale d’inferno.
E l’Opera si concluse in questo modo. Dove scorreva il fiume si costruì una strada, con paletti, con tombini, con lastre d’acciaio rosse e rumorose, che attraversò il cuore antico del paese mio, ferendolo in senso verticale.
Una strada falsa nei dislivelli, ordinaria per nascita, coprì il respiro di una creatura ritenuta esanime e che proseguì, invece, a vivere e a errare.
Non si poteva non sapere, siamo tutti dalla parte del torto, io, fra i primi, spia e accusatore, complice e concusso, mandante e esecutore.
Di notte percorro quella via, fino alla sorgente, e sotto le suole e il cemento, sento ansimare l’acqua della terra tremante del paese mio.
Di che materia furono i nostri padri quel giorno?


Roberto Perrotti

La Regione Campania finanzia il progetto di efficientamento energetico del PalaMatese

PIEDIMONTE MATESE - Ammontano a oltre un milione di euro le risorse stanziate dalla Regione Campania in favore di un progetto tutto dedicato al PalaMatese. La progettazione che l’Amministrazione Comunale di Piedimonte Matese guidata da Vincenzo Cappello candidò lo scorso anno, è stata ritenuta meritevole di finanziamento, e le risorse necessarie, circa 1.600.000 euro, sono state già messe a disposizione dell’ente comunale per la sua realizzazione. Si tratta di un piano di interventi finalizzati all’efficientamento energetico della struttura sportiva di via Baden Powell, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio. Tra le opere previste, difatti, troviamo l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autonomia energetica tramite fonte di energia sostenibile, e contestualmente si provvederà inoltre a ristrutturare e riqualificare l’edificio ormai obsoleto e tutta l’area antistante, così da ripristinarne il ruolo di struttura all’avanguardia, tanto per Piedimonte quanto per il territorio matesino, in linea con l’interesse manifestato dall’Amministrazione a puntare molto sulle strutture sportive, com’è stato per lo stadio comunale, o per i playground e i campetti realizzati in città negli ultimi anni. Il progetto si inserisce nell’ambito di quel programma avviato dalla Regione Campania per la riduzione del deficit energetico chiamato “Energia efficiente”, un piano volto a promuovere e sostenere l’efficienza energetica in Campania, avviato in attuazione dell’Asse 3 “Energia” del Programma Operativo Fesr Campania 2007-2013. Obiettivi tesi al risparmio energetico, a cui poi la Giunta regionale ha dato seguito con l’avviso pubblico indirizzato ai piccoli e medi comuni intenzionati a presentare istanze per la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, al servizio di edifici pubblici. L’iniziativa del PalaMatese è risultata dunque tra i progetti beneficiari delle risorse regionali, notizia che ha incontrato la soddisfazione del sindaco Vincenzo Cappello: “E’ senza dubbio una buona notizia per la nostra città, questo progetto già finanziato dalla Regione ci permetterà di rendere la struttura del Palazzetto più moderna e al passo coi tempi, nell’ottica della sostenibilità energetica e di una migliore fruizione, ma allo stesso tempo potremo dare maggiore decoro a tutta l’area circostante”.
C.S.

Pietramelara, al via la seconda edizione di 'Noi per voi'

Pietramelara. Sabato 10 maggio alle ore 20:30, nella palestra comunale di Pietramelara, l'associazione Diversamente Insieme e l'associazione Meravigliosamente, con il supporto della Pro Loco, organizzano una serata in favore dei diversamente abili. Un bel gesto d'affetto e di solidarietà quello di dedicare interamente un evento ai disabili. 'Noi per voi', questo il nome dell'appuntamento giunto alla seconda edizione, ha il semplice ma importante scopo di regalare un sorriso a queste persone meno fortunate. Danza, musica e teatro saranno al centro della manifestazione dedicata ai diversamente abili. E’ stato scelto anche uno slogan per la serata, che recita così: 'Ci sono sensazioni che non puoi spiegare perchè non esistono parole per descriverle... e se non le vivi, non potrai mai comprenderle. A volte durano il tempo di un attimo, ma ti rimangono dentro una vita!'. L’appuntamento è per il 10 maggio alle ore 20.30, all'interno della palestra comunale di Pietramelara. Insomma, un grande evento volto a sensibilizzare chi è stato più fortunato verso chi non lo è stato, ma anche ad una piena socializzazione ed integrazione. Un plauso agli organizzatori che hanno messo insieme le forze di tre diverse associazioni per vivere una serata diversa.

Andrea De Luca

Beatificazione Padre Vergara

Mons. Angelo Spinillo
AVERSA - La diocesi di Aversa comunica per giovedì 8 maggio 2014 alle ore 12,00 – presso il Salone della Curia Vescovile in Via Santa Maria a Piazza, 49 – la convocazione della conferenza stampa di presentazione del Rito di Beatificazione per il riconoscimento del Martirio “in odium fidei” dei Servi di Dio Padre Mario Vergara e del catechista Isidoro. Durante la conferenza Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa illustrerà il programma di incontri e momenti di raccoglimento che la diocesi e le comunità parrocchiali vivranno nelle settimane di avvicinamento al Rito di Beatificazione, che si terrà sabato 24 maggio 2014 alle ore 18,00 nella Chiesa Cattedrale. Ricordiamo che il 9 dicembre 2013 il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza privata S. E. Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti il martirio dei Servi di Dio Mario Vergara, Sacerdote professo del PIME, e Isidoro Ngei Ko Lat, Laico e Catechista, entrambi uccisi, in odio alla Fede, a Shadaw (Birmania, oggi Myanmar) il 24 maggio 1950. “In Padre Mario Vergara e nel suo martirio – ha commentato Mons. Spinillo – la Chiesa diocesana di Aversa vede riconosciuta l’intensa testimonianza di fede vissuta da uno dei suoi figli più generosi e sente ancora più forte la vocazione propria di tutti i battezzati a consacrare la vita all’annunzio ed alla testimonianza missionaria della fede. Credo, ancora, di poter dire che il Decreto che annunzia la beatificazione di Padre Mario Vergara ci permette di riconoscere quanto sia stata, e di fatto sia viva la sensibilità missionaria nella nostra Diocesi.”
C.S.

Ampio spazio alla cultura con un occhio di riguardo agli scrittori di casa nostra

Cancello ed Arnone (Matilde Maisto) - L’associazione culturale “Letteratitudini” nell’incontro del 30 Aprile u.s. ha realizzato, come sempre, una serata molto frizzante all’insegna della cultura. Questa volta, però, non sono stati scomodati i grandi poeti italiani e stranieri, ma si è trattato  di un evento improntato sulla spontaneità e la freschezza di una giovane scrittrice locale, Marialuisa Santonicola. In proposito si è, concordemente,  giunti alla conclusione di lasciare, per il futuro, sempre una “finestra aperta” per le nuove e giovani generazioni. Si è parlato, infatti, della possibilità di valorizzare il talento locale, in modo che, per una volta, il nostro territorio non venga ricordato solo come “terra di gomorra” e come “terra dei fuochi”, ma bensì di un territorio  sempre alla sospirata ricerca di un riscatto morale, sociale e culturale. Allo scopo, è necessario  diffondere la cultura come fattore di coesione sociale, di cittadinanza attiva e di apprendimento permanente. Intanto Marialuisa Santonicola, nel raccontarsi agli amici di Letteratitudini, dice che lei scrive da anni e da anni “esplode per implodere”, ossia nella sua anima avviene come una deflagrazione, una necessità di chiudersi in sé stessi e non comunicare con gli altri, per timore di non essere compresa ed anche per la necessità di custodire gelosamente i propri sentimenti e le proprie emozioni. La sua necessità di scrivere è iniziata con uno strano malessere che la faceva sentire inadeguata, “tu mai abbastanza di fronte agli altri”, ma con tanta voglia di dire, parlare, farsi ascoltare. E tuttavia, senza mai riuscire a fare un vero discorso, come se le parole venissero bloccate in gola – dice Marialuisa – insomma ci si sente attraversare da una brezza leggera che dà benessere, ma che non si riesce mai a respirare pienamente. E poi continua:  “Pensavo e scrivevo pagine di diario, riflettevo e scrivevo anche sulle parole mai scritte, quelle guardate con il cuore. Osservavo e guardavo, anzi non guardavo, leggevo in tutte le cose che mi circondavano: nelle foglie, nel mare, negli alberi, nel sole, nella terra della mia terra, negli occhi della mia gente, nelle strade del mio paese, nei riflessi iridescenti del sole che lo illuminano, nel vocìo dei bambini, nella mia anima, come per imprimere tutto nella mia mente e conservarlo dentro di me. I miei racconti “Vita… per caso” e “Angeli violati”, per quanto possano essere parzialmente storie inventate, sono sempre al limite della realtà, sono storie reali, comuni, lucidamente vere, con personaggi che, se chiudo un attimo gli occhi, vedo lì, li sento respirare, così come sento respirare le mie radici nel battito dell’universo”. La serata di Letteratitudini si è chiusa con il consueto assaggio di prodotti tipici locali, quali la mozzarella di bufala campana, pizze varie appena sfornate dai forni dei panifici locali, salsiccia arrostita fornita dalle locali macellerie, che ancora hanno l’abitudine di macellare i maiali, frittatina con le uova fresche dei nostri pollai, dolci realizzati dalle varie signore del gruppo, il tutto bagnato da gustosi vinelli offerti puntualmente dal nostro professore Raimondo. Ed è proprio il professore Raffaele Raimondo il relatore del prossimo incontro del mese di Maggio, tema dell’incontro sarà Salvatore Di Giacomo con “Era ‘de Maggio”, con chiaro riferimento alla famosa canzone di Di Giacomo: “Era ‘de maggio e te cadéano ‘nzino, a schiocche a schiocche, li ccerase rosse… Fresca era ll’aria… e tutto lu ciardino addurava de rose a ciento passe…”, ma con riferimento anche al mese dei fiori ed in particolare alle rose, ed anche al mese dedicato alla Madonna.
Matilde Maisto


30 aprile 2014

Escursione di Tutela dell'Ambiente Montano per il CAI di Piedimonte Matese

PIEDIMONTE MATESE - La Commissione di Tutela dell'Ambiente Montano della sezione del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese propone un'escursione sul tema delle "Foreste ad alto valore ecologico" per sabato 3 maggio 2014. L'escursione prevede un percorso da Bocca della Selva alla vetta del Monte Pastonico, con tappa intermedia al Piano di Arvaneto di circa 8 chilometri distribuiti su 260 metri di dislivello. Il percorso scelto è molto interessante dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, con attraversamento di habitat naturali diversi, tra cui spiccano il bosco di faggio ed una massiccia presenza di agrifoglio e tasso. 
Pietro Rossi

La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio Comunale di Gioia Sannitica entra nel vivo.

Dott. Alessandro Landolfi
GIOIA SANNITICA – Dando uno sguardo alle liste presentate per il Consiglio Comunale di Gioia Sannitica, tanti sono i nomi vecchi e tanti i nomi nuovi, tra questi si nota l’assenza  del Dott. Alessandro Landolfi, figlio del già sindaco Dott. Roberto Landolfi, che ha voluto fare alcune precisazioni a coloro che speravano in una sua candidatura. Cari amiche, rispondo solo ora perché ho atteso che si definissero le dinamiche ma vorrei fare delle precisazioni. Negli ultimi articoli pubblicati su alcuni siti e su altri giornali locali si è fatta confusione sulla mia posizione in questa tornata elettorale attribuendomi erroneamente la paternità di alcune candidature nella lista di Giuseppe Gaetano: Carmine Melillo non è espressione mia o della famiglia Landolfi, la sua candidatura è stata una sua decisione presa in accordo con alcuni suoi amici. In relazione alla mia vicinanza alla lista di Giuseppe Gaetano ci tengo a precisare che ne condivido freschezza: i ragazzi sono espressione della volontà di fare politica in modo diverso dal passato. Ed è per questo che la mia vicinanza a Peppino è cresciuta sempre di più man mano che si andava consolidando la lista di Michelangelo Raccio, a mio giudizio espressione della vecchia politica spietata e fatta di intrighi e sotterfugi. Mi auguro che si metta fine ad un'epoca e che si inizi a costruire qualcosa di nuovo, partendo dal basso, con persone nuove, che possano solo dare alla politica e non prendere. Capisco chi oggi si sente non rappresentato in questa tornata elettorale a loro voglio dire che oggi per me non è stato possibile continuare il cammino intrapreso da mio padre: di Roberto Landolfi c'è ne stato uno e rimarrà l'unico e solo. Da figlio posso dire che se solo riuscissi fare il 10% che ha fatto lui nella sua vita mi riterrei soddisfatto. Chiudendo colgo l'occasione di ringraziare le persone che mi sono state vicino sperando che chi si è sentito ferito dal mio atteggiamento abbia capito ora le mie ragioni e i miei intenti.
Pietro Rossi


26 aprile 2014

“UN NUOVO 25 APRILE SEGNERA’ IL 25 MAGGIO CON PICIERNO-CAPUTO”

Nicola Caputo
Pina Picierno
< Nella circostanza della Festa della Liberazione, la segretaria del Circolo PD ‘N.Iotti’, Teresa Cerchiello, puntualmente intende esaltare il valore storico e politico della ricorrenza. A 69 anni dal 25 aprile 1945 - che finalmente segnò il crepuscolo del dominio e della prepotenza nazifascista in Italia - la libertà va ancora fermamente difesa, riproponendo soprattutto ai giovani l’esigenza di documentarsi e lottare per un ‘nuovo corso’ nell’area del Basso Volturno. Ciò deve avvenire nel supremo interesse del ‘popolo sovrano’ chiamato ad assumere piena coscienza ‘dell’ora di tempesta e di transizione’ che si sta vivendo, sollecitato a conoscere diritti e doveri, a farsi reale carico della responsabilità del cambiamento. ‘In quest’epico solco – dichiara la Cerchiello – si allinea l’attuale e viva azione proiettata verso l’appuntamento più imminente che coinciderà con la consultazione del prossimo 25 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo. La posizione ufficiale della maggioranza del Pd di Grazzanise – afferma a chiare lettere la giovane segretaria – sarà espressa con le preferenze al binomio Picierno-Caputo. Dunque a tutto il popolo di centrosinistra ella fa giungere serenamente questa limpida proposta. Per la leader sidicina, Pina Picierno, si tratta di condividere e sostenere fino in fondo le sue battaglie a favore della legalità che forgiano il pilastro fondamentale dell’attività parlamentare da lei incentrata specialmente sul riscatto della nostra terra che davvero ha bisogno di un nuovo e coraggioso 25 Aprile, affinché sia liberata dalla criminalità. Al tempo stesso, del consigliere regionale Nicola Caputo è arcinoto l’impegno che, da lungo tempo e senza lesinare energie, egli manifesta nell’intera Campania per la trasparenza a tutto campo, la tutela del territorio, la salvaguardia dell’agroalimentare e lo sviluppo economico della provincia’. In questa direzione e, comunque, al fine di razionalizzare tempi e modalità della campagna elettorale in atto, la Cerchiello, anche in qualità di referente territoriale del Comitato-Picierno, in questa medesima ed emblematica data si appresta a convocare uno specifico incontro per il 1° maggio, alle ore 18, nella nuova sede del Circolo ‘N.Iotti’ che sta per aprire i battenti a Via Annunciata, 60. Tutto il gruppo dirigente del PD grazzanisano è tuttavia consapevole dell’irruzione, sullo scenario della propaganda politica locale, di persone e gruppi che a ruota libera tentano di guadagnare spazi di presenza non propriamente orientati alla tutela della convergenza di intenti e sentimenti. Costoro dicano apertamente le vere ragioni della ventilata diaspora. Eppure, c’è ancora tempo per riflettere opportunamente e trovare, mediante seri confronti, la condivisione ideale e sostanziale delle scelte da compiere. Non si può dimenticare infatti che vanno anzitutto battute, il 25 maggio, le rappresentanze del centrodestra berlusconiano ormai allo sbando e alle quali va addebitato il ritardo economico e il ‘perdurante medioevo’ che amaramente si osserva, ma vanno fin d’ora ripensate e progettate le linee dello sviluppo di tutta la zona del Basso Volturno, cioè l’unica, autentica e grande sfida da rilanciare e raccogliere onde puntare ad ogni recupero possibile e ad una migliore e irrinunciabile qualità della vita >.


                                                                                     Per L’ADDETTO STAMPA Lucio Raimondo

24 aprile 2014

Convocato il consiglio comunale di Piedimonte Matese

Avv. Benedetto Iannitti
PIEDIMONTE MATESE. Il Presidente del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese Avv. Benedetto Iannitti ha convocato la prossima assise  presso la Residenza Municipale, in Sessione ordinaria in seduta pubblica di unica convocazione, alle ore  18,OO del giorno 29 aprile 2014, per la trattazione del seguente ordine del giorno: Approvazione del Rendiconto di Gestione anno 2013 ex art.227 del D.Lgs 267/2000; Sentenza del Tribunale di S. Maria C.V.- Sez. distaccata di Piedimonte Matese, n. 187 del 30.11.2011- Riconoscimento debito fuori bilancio; Sentenza del Tribunale di S. Maria C.V.- Sez. distaccata di Piedimonte Matese, n. 11 1 del 06.07.2011 - Riconoscimento debito fuori bilancio; Lodo arbitrale n. 37 del 30.03.2011- Riconoscimento debito fuori bilancio. Un Consiglio Comunale fondamentale quello del 29 aprile prossimo in quanto il Rendiconto di Gestione è di vitale importanza per la vita amministrativa del comune. La dimostrazione dei risultati di gestione avviene, infatti, mediante  il rendiconto, il quale  comprende  il  conto  del  bilancio,  il  conto economico ed il conto del patrimonio. Il rendiconto è  deliberato  dall'organo  consiliare  dell'ente entro il 30 giugno dell'anno successivo, tenuto  motivatamente  conto della relazione dell'organo di revisione.  La  proposta  è  messa  a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima  dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto  entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal  regolamento. Il rendiconto deliberato sarà poi inviato all'organo regionale di controllo ai sensi di legge.

Pietro Rossi

23 aprile 2014

IL PRESIDENTE DELL'AIDO RINGRAZIA LA FAMIGLIA FERRANTE PER LA DONAZIONE DI ORGANI DELLA SIG.RA RITA.

Guglielmo Venditti
PIEDIMONTE MATESE. Ancora una volta Piedimonte Matese si dimostra una città dove il senso di altruismo, di solidarietà, di civiltà viene esaltato da gesti che hanno un valore sociale e culturale immenso. Forse anche grazie alla presenza ed al lavoro instancabile di sensibilizzazione svolto dal Gruppo Comunale AIDO “Liberato Venditti” di Piedimonte Matese sul tema della donazione e trapianto di organi. La testimonianza di ciò è rappresentata dal gesto compiuto dalla famiglia Ferrante, il marito Franco Ferrante, i figli Silvia e Antonio. I quali nonostante il profondo dolore per la improvvisa scomparsa della Sig.ra Rita, moglie e madre,hanno consentito il prelievo dei suoi  organi per la donazione e trapianto. Il decesso è avvenuto in seguito a morte cerebrale per una emorragia cerebrale. Quindi  il coordinatore per i prelievi dell’Ospedale “Rummo” di Benevento, Dott. Rivellini, non avendo riscontrato nel Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute una volontà scritta ed espressa in vita sulla volontà positiva alla donazione dei propri organi post mortem, chiede il consenso alla famiglia. Il marito ed i figli della Sig. Rita non hanno avuto il minimo dubbio ad esprimere un si convinto, perché la vita di Rita è stata improntata alla disponibilità verso gli altri i più deboli, i dimenticati. Una persona così non era giusto che lasciasse questa vita senza compiere un ultimo gesto, sì di solidarietà ed altruismo, ma soprattutto di amore verso chi soffre. Paradossalmente nel momento in cui la sua vita finiva, in quel preciso istante qualcuno sconosciuto, in qualche parte della nostra Regione e non solo, ha avuto la possibilità di tornare a vivere con uno dei cinque organi prelevati a Rita. La morte, evento umano, doloroso, triste, a volte inspiegabile ed inaccettabile, è stata superata da una parte con la serenità dell’animo di una famiglia che ha detto un si convinto alla vita, e dall’altra con la gioia di una persona che alla vita era attaccata da un filo di speranza legato alla disponibilità di qualcuno, in questo caso di una famiglia, a compiere un gesto di altissimo senso civico. Per questi malati il farmaco per curarli non si compra in farmacia ma è rappresentato da un organo che non si fabbrica ma proviene solo dal gesto di solidarietà umana. Nell’incontro che ho personalmente avuto con i famigliari della Sig.ra Rita in loro ho percepito la grande serenità nell’accettare la morte, sapendo che è stato fatto tutto il possibile per salvare la vita del loro famigliare. Ma quello che più mi ha colpito è stata la convinzione del marito e dei figli di avere fatto la scelta giusta nel dare il consenso al prelievo degli organi perché: “almeno la morte di mia moglie non sia risultata vana ma possa aver ridato al vita a qualcuno che, vivendo  con sofferenza una malattia, potesse tornare a vivere”. A nome dell’AIDO dico “Grazie” a questa meravigliosa famiglia per quello che ha fatto, donare la vita, il gesto più sublime che si possa compiere.

Dott. Guglielmo Venditti

Presidente  Regionale AIDO Campania

19 aprile 2014

BUONA PASQUA A TUTTI


L’OPPOSIZIONE DI ALIFE ABBANDONA L’AULA CONSILIARE DURANTE LA DISCUSSIONE PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO.

Giuseppe Avecone
Alife –Nell’ultima seduta   del consiglio comunale, convocata dal Presidente del consiglio e Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone, vi era un unico punto all'ordine del giorno: la ratifica, anche da parte del Comune di Alife, dell'ambizioso progetto denominato "La Porta dei parchi", attraverso il quale 4 Comuni, in particolare Alife, Rocca D'Evandro, Calvi Risorta e Francolise (con quest’ultimo ente capofila), si sono messi in rete. Questa volta, dunque, è stato il territorio ad attivarsi, ed i sindaci hanno fatto squadra tra loro indipendentemente dalle diverse colorazioni politiche e appartenenze partitiche: quando questo riesce, ne viene fuori decisamente qualcosa di buono per il territorio. Le amministrazioni comunali di questi 4 Comuni hanno, in pratica, costituito delle cosiddette associazioni temporanee di scopo, nell’ottica della valorizzazione del territorio, e soprattutto per accedere ai finanziamenti europei che la Regione Campania mette a disposizione. Con il progetto “La Porta dei Parchi” la Regione Campania ha assegnato risorse per 9 milioni di euro, grazie alle quali sarà possibile valorizzare la filiera dei beni culturali e quella dell’agro-alimentare nei Comuni di Alife, Rocca D'Evandro, Calvi Risorta e Francolise, investendo sul turismo considerato settore chiave dell’economia locale. “Nell’ambito di questa convenzione il Comune di Alife sta lavorando su un progetto di 2 milioni di euro per il recupero di metà del Castello Normanno – conferma il Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone. Ad inizio seduta, durante la quale si sarebbe dovuto discutere di questo, ed unico argomento, il gruppo di opposizione consiliare ha abbandonato la seduta, lasciando al segretario comunale un documento, in segno di protesta poiché il Sindaco non aveva concesso un consiglio comunale straordinario, richiesto proprio dall’opposizione, per discutere di Tares, nuova imposta sui rifiuti, e Cinema Volturno. “Ma sono due cose distinte e separate  - rincara il vice Sindaco Pasquale Sasso. Una cosa è il progetto “La Porta dei parchi, altra cosa è il consiglio straordinario richiesto. Credo che da parte mia e dell’intera maggioranza consiliare su argomenti così importanti ci si aspettava dall’opposizione una maggiore responsabilità, senza polemiche”.
Pietro Rossi


Il 27 Aprile e il 1° Maggio 2014 riprendono le visite guidate dell’antica Cales.

Domenica 27 Aprile, in occasione della presentazione al pubblico del progetto CALES da (ri) SCOPRIRE, sarà effettuata una visita guidata:
Castello Aragonese – apertura straordinaria –
Cardo Massimo
Teatro romano
Terme centrali.
L’appuntamento è alle ore 9.00 presso la Cattedrale Romanica di Calvi Risorta (ss Casilina km 7). Giovedì 1° Maggio l’area del teatro romano sarà adibita a spazio pic nic, con musica, prodotti tipici locali e visite guidate del teatro stesso. La partecipazione è libera e gratuita; si consiglia di munirsi di strumenti musicali e colazione al sacco (sarà severamente vietato accendere fuochi). L’invito a partecipare è rivolto a tutti. Il progettofrutto di “Iniziativa finanziata dal Bando Microprogettazione Sociale 2012-2013 del CSV Asso.Vo.Ce”, mira a coinvolgere sempre più persone, per consolidare quella coscienza che è già viva in molti, in difesa della città antica, risorsa inestimabile per il territorio. Da marzo volontari di tutto l’Agro Caleno stanno lavorando per ripulire e mettere in sicurezza il Cardo Massimo, le Terme centrali, i Cunicoli e il Teatro, oltre che al ripristino della cartellonistica informativa. L’intento è quello di ridare splendore al ricco patrimonio ancora inesplorato che Cales custodisce. La speranza è che questa iniziativa possa essere solo il punto di partenza per un progetto più ampio che coinvolga sempre più realtà e singoli cittadini e che possa portare al recupero ed alla valorizzazione dell’intera area archeologica.
c.s.

I PENSIONATI DELLA CISL CAMPANA CHE CHIEDONO LA RIFORMA FISCALE SUBITO

Piedimonte Matese -  Le maggiori organizzazioni sindacali dei pensionati, supportate da quelle dei lavoratori attivi, ancora una volta chiedono al governo una maggiore attenzione per i problemi che investono i pensionati che da anni sono considerati l’ultima ruota del carro. Ancora una volta scendono in campo per rivendicare l’applicazione del DLGS 903/92 per la rivalutazione delle pensioni ferme dal 1993; per il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione; per la legge sulla non autosufficienza e per l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse. In questi giorni migliaia di manifesti compariranno sulle bacheche delle varie organizzazioni sindacali e sulle mura di città e paesi per far sonare il campanello d’allarme per il governo. Altre manifestazioni sindacali si sono fatte negli anni passati per sollecitare l’adozione della legge per la non autosufficienza. In particolare quella della FNP-CISL  del giugno 2009  che portò oltre 200 mila pensionati a Roma riempiendo all’inverosimile Piazza   del Popolo di iscritti provenienti da tutta Italia: Sulla legge della non autosufficienza ci fu negli anni successivi un risveglio di interessi con la proposta del deputato Fioroni che raccolse intorno al suo disegno di Legge oltre 92 deputati di ogni schieramento politico. La proposta n. 5319, presentata nel mese di giugno 2012, ebbe anche l’approvazione della commissione competente ma poi  l’interruzione inattesa della legislatura fece piombare tutto nel limbo delle cose sperate ma non realizzate. Con l’azione promossa dalle organizzazioni sindacali a nome dei pensionati che sono sollecitati a firmare una specie di lettera pubblica indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedono il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione; la legge sulla non autosufficienza; la rivalutazione delle pensioni ferme dal 1993 per la non applicazione del DLGS 903/92 e l’estensione anche ai pensionati della riduzione delle tasse. La legge in via di approvazione alla camera nella XVI legislatura all’art. 2 così venivano considerate le persone non autosufficienti: sono considerate non autosufficienti le persone che, per una minorazione singola o plurima, hanno subito una riduzione dell’autonomia personale, correlata all’età, tale da rendere necessario un intervento assistenziale permanente , continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazioneInizio modulo

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  In sede di prima attuazione e per un periodo di sperimentazione di tre anni a decorrere dalla data di entrata in vigore dalla presente legge, sono individuati tre livelli di gravità e i seguenti importi mensili:
          a) I livello: 490 euro, indennità di accompagnamento;
          b) II livello: 900 euro, assegno di cura;
          c) III livello: 1.200 euro, assegno di cura.

 Nicola Iannitti