La comunicazione turistica passa anche (e
soprattutto) attraverso i social nertwork, che si stanno affermando come uno
strumento irrinunciabile per raggiungere in modo efficace e diffuso il pubblico
di tutto il mondo. E' questa la certezza che emerge tra gli operatori turistici
e quelli della comunicazione presenti alla Bit di Milano, la rassegna
fieristica che ha aperto le porte dell'edizione 2013 il giorno di San Valentino
ospitando nesi suoi stand addetti del settore e pubblico fino a domenica 17. La
Reggia di Caserta si presenta quest'anno alla Borsa del Turismo di Milano
puntando sulla comunicazione attraverso il web e facebook, il social network
numero uno al mondo, con il logo “facebit” che nasce in occasione della Bit
proprio per venire incontro a quelle esigenze di diffusione ed efficacia del
suo messaggio informativo. Nel corso del dibattito tenutosi nell'agorà del
padiglione “Italia” curato dal Ministero del Turismo e dal Ministero per I Beni
e le Attività Culturali, a cui sono intervenuti il direttore
generale dell'Ufficio delle politiche turismo Roberto Rocca e il
direttore della valorizzazzione del Mibac Anna Maria Buzzi, è stata sottolineata
la necessità sempre più irrinunciabile di investire sul binomio
cultura-turismo, invertendo la tendenza purtroppo affermatasi nel nostro Paese
di tagliare risorse a quelli che rappresentano i settori trainanti per la
ripresa e lo sviluppo. L'Italia è la nazione con 47 siti registrati dall'Unesco
nel patrimonio dell'umanità su 937 nel mondo, ma i fondi destinati ai beni e le
attività culturali sono passati dallo 0,39 per cento del bilancio dello Stato
del 2000, allo 0,19 per cento del 2012 e gli enti locali hanno abbattuto del 35
per cento le risorse impiegate sul territorio per tali iniziative. Unanime è
quindi il coro dei responsabili degli uffici turistici delle regioni presenti
al dibattito, nel chiedere una linea d'azione integrata e sinergica tra le
isttuzioni nazionali e locali che operano nel settore della cultura e del
turismo, a cui deve aggiiungersi l'impegno dei privati sia in termini di
apporto di contributi economici, che attraverso la partecipazione ad azioni di
gestione con management altamente qualificato. Particolarmente apprezzata è stata poi
l'iniziativa della Soprintendenza di Caserta e Benevento di dialogare col
publbico attraverso i nuovi sistemi di comunicazione offerti dalla Rete. Il
marchio “Reggia di Caserta” rappresenta per
chi fa turismo guardando alle
bellezze artistiche italiane un
insostituibile punto di riferimento e “facebit reggia di caserta” è la prima
azione adottata con l'intento di tenere stabilmente aperta una finestra del nostro Monumento sul
panorama della comunicazione globale. Il
calendario delle iniziative presentato in fiera
INVERNO
Disegni
e modelli: l’idea progettuale della Reggia.
Dal 28/02/2013
Si
propongono nelle retrostanze della Sala del Trono, recentemente riportate
all’antico splendore, numerosi interessanti manufatti facenti parte del
patrimonio della Reggia. Tra questi: i bozzetti in stucco relativi ai rilievi
della Sale di Marte e Astrea, i preziosi bozzetti neoclassici e i modelli
lignei relativi ad alcuni ambienti del Real palazzo.
Completa
l’esposizione una serie di disegni di Carlo e Luigi Vanvitelli facenti parte
del fondo vanvitelliano e provenienti dal Gabinetto stampe e disegni della
Reggia.
PRIMAVERA
Memus
– Terrae Motus
Caserta Palazzo Reale – Appartamenti
Storici
dal 27/03/2013 al 2/06/2013
La
mostra vuole valorizzare la collezione Terrae Motus, composta da ben
settantadue opere e legata alla Reggia casertana fin dal 1992 per volontà del
noto collezionista ed intellettuale Lucio Amelio. Alle
importanti opere di famosissimi artisti contemporanei – quali Joseph Beuys,
Miguel Barcelò, Tony Gragg, Keith Haring, Jannis Kounellis, Robert
Mapplethorpe, Mimmo Paladino, Anselm Kiefer, Giulio Paolini, Luigi Ontani,
Robert Rauschenberg etc… - si vogliono affiancare i preziosi manufatti
realizzati da artisti contemporanei per la messa in scena di rappresentazioni nell’ambito della mostra “Memus”
organizzata negli spazi del Palazzo Reale di Napoli dall’importante istituzione
partenopea. In particolare si sono scelti bozzetti, costumi, elementi e foto di
scena, relativi ad opere quali il Tancredi
di Gioacchino Rossini ed il Fidelio di
Beethoven (curate da Mimmo Paladino), all’Elektra
di Richard Strauss (curata da Anselm Kiefer, Parsifal e La Valchiria di
Richard Wagner (curate da Giulio Paolini), Garibaldi
in Sicilia di Marcello Panni (curata da Luigi Ontani) ed infine Lateral pass di Trisha Brown (curata da
Robert Rauschenberg).
ESTATE
Il
mestiere delle armi e della diplomazia: Alessandro ed Elisabetta Farnese nelle
collezioni del Real Palazzo di Caserta
Caserta Palazzo Reale – Appartamenti
Storici
dal 06/06/2013 al 29/09/2013
Nell’ambito
di un intenso programma di valorizzazione del proprio patrimonio, la
Soprintendenza di Caserta intende celebrare i Farnese nella figura di Alessandro
(Roma, 1545 – Arras, 1592) – straordinario condottiero e “vessillo” della
spagna cattolica del XVI secolo – ed Elisabetta (Parma, 1692 – Aranjuez, 1766),
moglie di Filippo V di Spagna, madre di Carlo di Borbone, abile tessitrice di
trame diplomatiche. La mostra ruoterà, quindi, intorno alle due carismatiche
figure principalmente attraverso l’esposizione di dipinti di Pier Ilario
Mercanti, detto Spolverini (Parma, 1657 – Piacenza, 1734) aventi come soggetto
sia le “Gesta” di Alessandro Farnese sia i “Fasti” raffiguranti i preparativi per le nozze di
Elisabetta. Tutti questi dipinti fanno parte della vasta collezione ereditata
da Carlo di Borbone quando ottenne il Ducato di Parma e Piacenza. Le vicende
storiche dell’epoca portarono non solo Carlo sul trono del regno di Napoli, ma
segnarono indirettamente anche il destino dell’immenso patrimonio artistico
farnesiano. Giunte a Napoli incomplete, le collezioni farnesiane trovarono una
prima sistemazione nel vecchio Palazzo Reale della città, poi si decise di trasferirle
nel Palazzo di Capodimonte. Un
nucleo di circa 37 quadri comprendenti i “Fasti di Elisabetta” ed alcune
“Battaglie”, in gran parte di mano dello Spolverini, furono poi trasferiti nel
1859 alla Reggia di Caserta con la
finalità di decorare la costituenda Armeria Reale, un progetto poi non andato
in porto. Sono questi i dipinti che costituiranno il nucleo principale della
mostra a cui saranno affiancate altre poche opere provenienti da altri musei.
AUTUNNO
Carditello
ritrovato
Caserta Palazzo Reale – Appartamenti
Storici
dal 09/10/2013 al 08/12/2013
Tra
i siti Reali Borbonici di maggiore interesse in Campania, si può annoverare
certamente quello di Carditello in località San Tammaro, non lontano dalla
grande Reggia di Caserta, una dinamica azienda agricola organizzata sia per gli
allevamenti di pregiate razze equine sia per la produzione e vendita di
prodotti caseari. Costruito con sobrio ed elegante stile neoclassico a partire
dal 1787 su progetto dell’architetto Francesco Collecini, oggi Carditello versa
in precarie condizioni conservative dopo le vicissitudini subite a partire
dall’unità d’Italia, quando la tenuta reale borbonica, passò prima ai Savoia,
poi nel 1920 all’opera Nazionale Combattenti ed infine al Consorzio Generale di
bonifica del bacino inferiore del Volturno. Il suo ricco arredo, specialmente
relativo alla palazzina centrale con i Reali Appartamenti (quadri, arazzi,
mobili, etc…), è andato quindi disperso tra le varie residenze reali: Reggia di Caserta, Palazzo
Reale di Napoli, Capodimonte, etc…La
mostra si propone di rimettere insieme ed in vista – mettendo in campo
un’importante ricerca archivistica – tale patrimonio, a partire da quanto, ed è
tantissimo, può identificarsi nelle collezioni casertane.