
a)dal punto di vista occupazionale, il citato art.
7.1 dell’Atto rileva che dopo la
cantierizzazione la “Edison provvederà a comunicare il numero, le qualifiche e le mansioni dei lavoratori […] compatibilmente con la disponibilità locale
dei profili necessari per l’esercizio della Centrale”. Ad oggi, non è noto
né quanti lavoratori saranno assunti né i relativi profili professionali. Il
pericolo di una “nuova Sparanise” è quindi del tutto legittimo;
b)il
contributo annuo di 330.000,00 Euro per dieci anni del citato art 6.2 lett.
C dell’Atto, è utilizzabile dal Comune comunque solo per le ipotesi di “compensazione ambientale” (artt. 6.1 e 6.4
dell’Atto). Il ristoro, in ogni caso, è previsto dalla legge, anche senza
accordi specifici con la società costruttrice. Complessivamente, il Comune di
Presenzano riceverà circa la metà del contributo ricevuto da Sparanise per lo
stesso tipo di impianto.
c)riguardo il citato art. 5.4, la lett. d) impone al
Comune di concordare con Edison gli
accessi alla Centrale, per verificarne l’attività e il rispetto degli impegni
assunti, “con congruo anticipo”.
Questo vanificherebbe, a nostro parere, gli effetti stessi del controllo qualora si concordino i tempi
e le modalità con il controllato;
Detto ciò, si ritengono irresponsabili le
affermazioni sarcastiche rispetto alla “oceanica
partecipazione” alle manifestazioni di protesta, data la presenza di circa un migliaio di persone al corteo No
Turbogas del 24 Novembre a Vairano Scalo e alle centinaia di persone che
partecipano costantemente alle assemblee pubbliche. Il movimento raccoglie adesioni dal Molise fino al Basso Casertano,
di amministratori, agricoltori, sindacati, studenti, pensionati, movimenti,
associazioni e cittadini comuni. Constatiamo, quindi, nostro malgrado, il
persistere di un atteggiamento superficiale e poco rispettoso nei confronti dei
cittadini, presenzanesi e non. Noi crediamo che la democrazia non si risolva
esclusivamente nel momento elettorale, ma presupponga la partecipazione e la consultazione
dei cittadini, almeno nelle decisioni che possono influire sulla salute
pubblica, sull’ambiente e sull’economia del territorio. Infatti, oltre ai
problemi di ordine sanitario, causati dalle emissioni di polveri sottili, le
ripercussioni graveranno sull’economia locale, colpendo le aziende
agroalimentari e turistiche già colpite alla crisi, e sull’ambiente, inquinando
i campi e i fiumi dell’area. Alla luce di quanto ritenuto finora, CHIEDIAMO UN DIBATTITO PUBBLICO con il
Sindaco di Presenzano e l’Amministrazione Comunale tutta, anche nei tempi e nei
modi da questi preferiti, in modo da aprire finalmente un confronto diretto con
i cittadini, ovvero coloro i quali subiscono le scelte.
Comunicato Stampa No Turbogas