ISERNIA
                                     Odore nauseabondo, una melma 
biancastra sul fondo e tanti, troppo pesci morti. E poi tracce di 
arsenico e cadmio che non lasciato spazio a dubbi: i fiumi Carpino e 
Volturno sono stati avvelenati e per questo ieri la Forestale di Isernia
 ha messo i sigilli al collettore di scarico del "troppo pieno" del 
depuratore consortile dell’Unione dei Comuni Pentri a servizio della 
zona Pip di Carpinone. Non solo. Sequestro preventivo 
anche per il collettore di scarico del depuratore del Nucleo Industriale
 di Pozzilli. Lo ha deciso il giudicie per le indagini preliminari del 
tribunale di Isernia che ha accolto la richiesta del sostituto 
procuratore Scioli, titolare del fascicolo aperto dalla Procura. L’ipotesi di reato formulata è 
danneggiamento per inquinamento, dovuto allo scarico abusivo e al 
superamento dei limiti tabellari, nonché deturpamento di bellezze 
naturali. Da qui il provvedimento del giudice, soprattutto per impedire 
la distruzione dell’intero ecosistema che gravita intorno ai due corsi 
d’acqua. Il 
blitz degli uomini della Forestale di Isernia e Venafro è scattato ieri 
mattina. Le indagini, invece, sono partite mesi fa. Ad accorgersi che 
stava accadendo qualcosa di grave sono stati proprio gli agenti, nel 
corso dei controlli che ogni giorno effettuano sul territorio. Loro 
hanno riferito di aver notato segni evidenti di scarichi illeciti e, in 
più occasioni, hanno raccolto le testimonianze dei residenti della zona 
preoccupati perché vedevano continuamente pesci morti sul greto del 
fiume. Per questo si è deciso di andare fino in fondo.  I tecnici dell’Arpa Molise hanno 
effettuato una serie di campionamenti e analisi sia delle acque 
superficiali che sulla fauna ittica, relative naturalmente ai principali
 parametri microbiologici, chimico-fisici e biologici  I risultati che sono venuti fuori hanno dimostrato che i 
tratti dei due corsi d’acqua a valle dei collettori di scarico 
presentavano un forte indice di inquinamento ambientale. Nello specifico
 nel fiume Carpino è stato rilevato un grave danneggiamento dell’habitat
 fluviale dovuto all’accertata presenza, nelle acque analizzate, di 
elevati livelli di sostanza organica e di lieve tossicità acuta, con 
valori elevati di cloruri e tensioattivi. Mentre sui campioni di 
fauna ittica prelevati nel fiume Volturno è stata riscontrata la 
presenza non conforme di cadmio e arsenico. Contrastare con ogni mezzo 
tutto ciò che possa minacciare l’ambiente e la salute dei cittadini. E’ 
la mission della Forestale che ha intensificato i controlli su tutto il 
territorio per tentare di mantenere integri gli ecosistemi naturali. In questo periodo gli 
agenti delle stazioni provinciali sono impegnati soprattutto nelle 
indagini avviate per stabilire l’eventuale presenza di siti contaminati 
dai rifiuti tossici della camorra. E proprio grazie al georadar in dotazione alla Forestale 
nei giorni scorsi sono state rilevate tracce di metallo in alcuni 
terreni del Venafrano. Per questo a breve saranno effettuate nuove 
analisi. Informazione,Attualità, Cultura, Cronaca, Politica e Sport della Provincia di Caserta
20 dicembre 2013
Veleni nei fiumi Carpino e Volturno
ISERNIA
                                     Odore nauseabondo, una melma 
biancastra sul fondo e tanti, troppo pesci morti. E poi tracce di 
arsenico e cadmio che non lasciato spazio a dubbi: i fiumi Carpino e 
Volturno sono stati avvelenati e per questo ieri la Forestale di Isernia
 ha messo i sigilli al collettore di scarico del "troppo pieno" del 
depuratore consortile dell’Unione dei Comuni Pentri a servizio della 
zona Pip di Carpinone. Non solo. Sequestro preventivo 
anche per il collettore di scarico del depuratore del Nucleo Industriale
 di Pozzilli. Lo ha deciso il giudicie per le indagini preliminari del 
tribunale di Isernia che ha accolto la richiesta del sostituto 
procuratore Scioli, titolare del fascicolo aperto dalla Procura. L’ipotesi di reato formulata è 
danneggiamento per inquinamento, dovuto allo scarico abusivo e al 
superamento dei limiti tabellari, nonché deturpamento di bellezze 
naturali. Da qui il provvedimento del giudice, soprattutto per impedire 
la distruzione dell’intero ecosistema che gravita intorno ai due corsi 
d’acqua. Il 
blitz degli uomini della Forestale di Isernia e Venafro è scattato ieri 
mattina. Le indagini, invece, sono partite mesi fa. Ad accorgersi che 
stava accadendo qualcosa di grave sono stati proprio gli agenti, nel 
corso dei controlli che ogni giorno effettuano sul territorio. Loro 
hanno riferito di aver notato segni evidenti di scarichi illeciti e, in 
più occasioni, hanno raccolto le testimonianze dei residenti della zona 
preoccupati perché vedevano continuamente pesci morti sul greto del 
fiume. Per questo si è deciso di andare fino in fondo.  I tecnici dell’Arpa Molise hanno 
effettuato una serie di campionamenti e analisi sia delle acque 
superficiali che sulla fauna ittica, relative naturalmente ai principali
 parametri microbiologici, chimico-fisici e biologici  I risultati che sono venuti fuori hanno dimostrato che i 
tratti dei due corsi d’acqua a valle dei collettori di scarico 
presentavano un forte indice di inquinamento ambientale. Nello specifico
 nel fiume Carpino è stato rilevato un grave danneggiamento dell’habitat
 fluviale dovuto all’accertata presenza, nelle acque analizzate, di 
elevati livelli di sostanza organica e di lieve tossicità acuta, con 
valori elevati di cloruri e tensioattivi. Mentre sui campioni di 
fauna ittica prelevati nel fiume Volturno è stata riscontrata la 
presenza non conforme di cadmio e arsenico. Contrastare con ogni mezzo 
tutto ciò che possa minacciare l’ambiente e la salute dei cittadini. E’ 
la mission della Forestale che ha intensificato i controlli su tutto il 
territorio per tentare di mantenere integri gli ecosistemi naturali. In questo periodo gli 
agenti delle stazioni provinciali sono impegnati soprattutto nelle 
indagini avviate per stabilire l’eventuale presenza di siti contaminati 
dai rifiuti tossici della camorra. E proprio grazie al georadar in dotazione alla Forestale 
nei giorni scorsi sono state rilevate tracce di metallo in alcuni 
terreni del Venafrano. Per questo a breve saranno effettuate nuove 
analisi. 
Pubblicato da www.corrierematese.blogspot.com
Peter