
Castel 
Volturno - Si é svolto sabato scorso un importante evento 
ambientalista promosso dal Sel di Castel Volturno guidato da Ciro Scocca, con il 
patrocinio di Legambiente, del  Comune, della CGIL e di altre organizzazioni, che 
ha avuto lo scopo di sensibilizzare sulle tematiche ambientaliste 
attraverso la pulizia di alcune zone del litorale, ed 
inoltre tenere alta l'attenzione anche sui diritti umani calpestati 
dei fratelli migranti che popolano il territorio del litorale, che ancora ad 
oggi sono soggetti a forme di razzismo e di repressione. All'evento, 
invitata dallo stesso Scocca, leader del Circolo Sel di Castelvolturno, é 
stata presente portanto il proprio contributo in parole e musiche per la Pace ed 
i diritti ai fratelli migranti, la cantautrice per la Pace Agnese Ginocchio, 
donna coraggiosamente impegnata sulle tematiche dei diritti civili, 
che gira in lungo e in largo le scuole, le piazze e i luoghi dove 
si diffonde la cultura della difesa dei Beni Comuni, per portare attraverso 
la sua musica impegnata un messaggio che illumina la via, inducendo 
a riflettere sulla situazione che ci circonda, a tenera alta l'attenzione 
in tempi di caos e di massima dispersione.  "E' stata ed é 
sempre una gioia cantare e parlare per la Pace e i diritti avendo 
i nostri fratelli migranti tra gli asscoltatori Loro 
comprendono,  ascoltano con attenzione, partecipano al canto con 
spontaneità e sincerità, conoscono molto bene la profondità di questi messaggi, 
perché hanno sperimentato situazioni di sofferenza e di prova sulla loro pelle. 
Come si possono usare ancora  oggi atteggiamenti di cinismo e di 
indiffernza nei loro riguardi? Chi disprezza voi disprezza me, lo disse un 
giorno gesù profeta di Pace...Si vergognino tutte quelle persone che usano 
atteggiamenti poco aperti e ospitali nei loro riguardi.  Riprendiamoci le Piazze, diamo Colore alle Città, 
Con le nostre mani liberiamo la terra dalle catene e dal degrado, Facciamo 
sentire le nostre voci per difendere i diritti di nostra madre terra, i diritti 
dei nostri fratelli migranti, che sono anche i nostri diritti. Solo da una 
società più giusta e più solidale potrà nascere un mondo di Pace. Impegniamoci 
ogni giorno a realizzare quest' obiettivo. Ognuno faccia la propria parte, ma 
smetta per favore di essere spettatore di questo triste scenario che ci 
circonda e scenda in campo per il cambiamento". Ha ricordato Agnese 
Ginocchio durante il suo intervento in piazza Annunziata davanti ad un Alber di 
ulivo simbolo della Pace, in mezzo agli sfolgoranti colori dell'Arcobaleno che 
si ergeva fra le bandiere, tra due maestose mani d'oro che sorreggevano le 
catene, simbolo della schiaviutù  e dell'ingiustizia che devono essere 
spezzatae con in nostro impegno. Con la sua arma bianca, la sua 
chitarra, Agnese scrive e detta le regole da seguire: " o ci  
impegniamo tutti per la rinascita ed il riscatto della nostra terra, o 
finiremo di precipitare nel degrado e nel buio che ci siamo costruiti con le 
nostre azioni, e non ci sarà ne fururo e  ne storia per il nostro 
territorio. Contro l'indifferenza, contro mafia e arroganza, contro racket e 
camorra allora non resta che alzare la voce e gridare unanimi una sola parola: 
Pace! " Una voce scomoda che scomoda, provoca e interroga le nostre 
coscienze. Questo é l'impegno di questa piccola e grande donna del sud 
resistente, che si muove e si impegna per l'affermazione di uno stato di 
giustizia sociale e di Pace senza confini e sena barriere. Chi ha avuto la gioia 
e la fortuna di conoscerla é stato catturato dalla sua determinazione e dalla 
sua parola a doppio taglio.
c.s.
