25 marzo 2021

DIRAMATA LA CIRCOLARE REGIONALE PER I RIMBORSI AI VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE IMPEGNATI NELL’EMERGENZA ANTICOVID.


NAPOLI - Finalmente si dà dignità alla protezione civile, ha ribadito Giovanni Zannini Presidente della VII Commissione Ambiente e Protezione civile della Regione Campania, che sarà stabilmente impiegata nelle attività connesse al contrasto del Covid al fianco dei Sindaci e delle autorità sanitarie del territorio. Il supporto che il Volontariato di Protezione Civile potrà assicurare alle ASL e Aziende nei Centri Vaccinali, oltre che alla logistica ed alle attività organizzative e di segreteria, consiste in particolare in:

·        regolazione flussi e distanze di sicurezza dell’utenza in ingresso ed in uscita;

·        accompagnamento dei disabili, categorie fragili o persone anziane lungo i percorsi vaccinali;

·        distribuzione della modulistica del consenso informato ai cittadini da sottoporre a vaccinazione;

·        quant’altro rientrante nelle attività di informazione ed assistenza alla popolazione, propria del volontariato di protezione civile.


Saranno rimborsate, ha concluso Giovanni Zannini, le spese di viaggio (carburante e pedaggio autostradale nonchè le spese per spostamento con mezzi pubblici) e le spese per la consumazione dei pasti nel limite massimo di 15,00 euro per pasto con un limite massimo di 30,00 euro giornalieri per volontario. Sarà, inoltre, garantita la copertura assicurativa integrata dei volontari i nominativi dei quali dovranno essere inviati con cadenza settimanale all’indirizzo email: funzione.volontariato@protezionecivile.it

Pietro Rossi

Il Rapporto Giovani 2021 in uscita nelle librerie il 15 aprile prossimo.


(*Pietro Rossi) L’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Università Cattolica, a partire dal 2012, ogni anno realizza il Rapporto Giovani, la più estesa ricerca disponibile nel nostro Paese sull’universo giovanile, fornendo dati comparabili a livello internazionale.  Il Rapporto è nato dalla collaborazione con il Laboratorio di Statistica dell’Università Cattolica e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo. Inoltre, l’Istituto Toniolo si avvale della collaborazione di IPSOS S.r.l. in qualità di partner esecutivo. Nel 2020 il mondo è stato scosso da una pandemia che ha trovato tutti impreparati. In termini di letalità, la componente anziana della popolazione è stata la più col­pita, ma l’impatto sociale ed economico ha investito in particolare quella più giovane. Le conseguenze rischiano di essere particolarmente gravi nel nostro paese. Come documentato nelle edizioni precedenti del Rapporto Giovani, l’Italia presentava già preoccupanti fragilità e diseguaglianze nei percorsi formativi, professionali e di vita delle nuove generazioni. Ma ricadute rilevanti si hanno anche sulla dimensione del disagio sociale, della salute mentale, dell’insicurezza nei confronti del futuro. Le nuove generazioni mostrano tuttavia una grande ca­pacità di resilienza, che trova riscontro nell’atteggiamen­to personale e nella partecipazione sociale, ma anche in un possibile protagonismo favorito da Next Generation Eu. Come hanno vissuto il 2020 i giovani italiani? Com’è cambiata la frequenza in classe e nei corsi universitari? Quale impatto sulle scelte formative? Quali conseguenze sulle prospettive occupazionali e sulle modalità di lavo­ro? Cosa ne è stato e ne sarà dei loro progetti di vita? Come hanno reimpostato il loro modo di leggere la real­tà e quali spazi di reazione e azione positiva individuale e collettiva intravedono? Quali diseguaglianze rischiano di inasprirsi? Obiettivo del volume, è contribuire a capire come cambiano condizioni oggettive e attese di fronte a un evento inatteso e di grande portata che proietta tutti in un mondo diverso. Nella consapevolezza che proprio le nuove generazioni hanno maggiormente da perdere, ma anche da guadagnare nel nuovo scenario, tutto ancora da costruire, del post pandemia.

*Delegato Diocesano Alife-Caiazzo per l'Università Cattolica

24 marzo 2021

LA REGIONE CAMPANIA EMANA BANDO PER LE BORSE DI STUDIO ANN0 2020/2021


NAPOLI - La Regione Campania ha destinato euro 7.500.000: più di 30.000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado (pubbliche e private "paritarie") presenti sul territorio della Regione Campania, riceveranno una borsa di studio di euro 250 se appartenenti a famiglie con un nucleo familiare che abbia un ISEE inferiore a euro 15.750 (tetto indicato dal Ministero della Pubblica Istruzione). Il bando prevede l'assegnazione di borse di studio per l’acquisto di libri di testo, prodotti, beni e servizi con l'obiettivo di garantire maggiori opportunità e un futuro migliore attraverso la crescita culturale e formativa. La presentazione delle domande dovrà essere effettuata, a pena di inammissibilità della domanda e dunque di esclusione, da uno dei genitori o da chi ne ha la potestà, o dallo studente beneficiario, se maggiorenne, utilizzando esclusivamente l’apposita piattaforma on-line all’indirizzo https://iostudio.regione.campania.it e seguendo le prescrizioni in essa indicate. In particolare, in piattaforma dovranno essere allegati:

• la domanda che, a pena di esclusione ed inammissibilità, deve essere compilata on line accedendo, previa registrazione alla piattaforma https://iostudio.regione.campania.it

• il documento di riconoscimento del richiedente (genitore, tutore, studente maggiorenne) in corso di validità e il codice fiscale acquisito in formato digitale fronte retro e posizionato su unico foglio;

• il documento di riconoscimento e il codice fiscale del beneficiario (alunno minorenne) acquisiti fronte retro in formato digitale e posizionati su unico foglio;

• certificazione ISEE in corso di validità.

I termini di presentazione delle domande sono fissati dalle ore 9,00 del 22 Aprile 2020 alle ore 15,00 del 7 Maggio 2020.

Pietro Rossi

 

Istituito nuovo Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità e prorogate le tutele.


NAPOLI - Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo (nella foto) rende noto  che è stato istituito un Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità all'interno del DL Sostegni. “Il Fondo di 100milioni si chiamerà 'Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità' - e sarà dedicato a progetti concreti per migliorare, semplificare la vita e garantire i diritti di queste persone, di ogni età. Il Fondo è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e, con successivi decreti, sarà ripartito sui singoli obiettivi e progetti. Il Dl Sostegni segna così una svolta positiva: l’effettiva inclusione delle persone con disabilità è al centro dell’attenzione del governo. E a tal fine, anche la nuova proroga per le tutele dei lavoratori fragili. Infatti, sono stati chiariti e sciolti alcuni nodi iniziali, così da garantire che le assenze che questi lavoratori sono costretti a prendere per tutelarsi dal rischio contagio non compromettono il posto di lavoro né il taglio delle indennità”. “In particolare con l’art 26 del DL “Cura Italia”, per i lavoratori fragili, sono contenute le seguenti misure:

  • Per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità grave (Legge 104/1992 art.3, comma 3)  e per i lavoratori con certificazione attestate condizione di rischio derivate da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche o dovute a terapie salvavita, il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle autorità sanitarie è equiparato al ricovero ospedaliero fino al 30 giugno 2021. La misura è valida solo laddove la prestazione lavorativa non può essere resa in modalità di “lavoro agile”. I periodi di assenza dal servizio non sono computabili ai fini del periodo di comporto. Per i lavoratori cui è riconosciuta la disabilità grave, i periodi di assenza non influiscono sull’erogazione delle somme per le indennità di accompagnamento.
  • La misura è valida anche per il periodo dall’1 marzo 2021 al giorno dell’entrata in vigore del DL “Sostegni”, in modo da garantirne la continuità.
  • I fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2021 per garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole che usufruiscono dei benefici dell’art. 26 sono aumentati da 53,9 a 157 milioni di euro. Questo al fine di garantire la continuità del servizio scolastico.”

Pietro Rossi

IN PROVINCIA DI CASERTA LE PENSIONI DI APRILE IN PAGAMENTO DAL 26 MARZO NEL RISPETTO DELLE NORME ANTI-COVID.


CASERTA Poste Italiane comunica che in provincia di Caserta le pensioni del mese di aprile verranno accreditate a partire da venerdì 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 145 ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.In considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria, l’Azienda ricorda l’esigenza di agire con responsabilità nel rispetto delle indicazioni delle autorità. In tal senso, la volontà di continuare a garantire un servizio essenziale per la vita del nostro Paese, coniugata con la necessità di tutelare la salute di clienti e dipendenti, impone l’adozione di provvedimenti rispondenti alle disposizioni normative attualmente in vigore. Pertanto, coloro che non possono evitare di ritirare la pensione in contanti in un Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento:

I cognomi                 dalla A alla B            venerdì 26 marzo

dalla C alla D           sabato mattina 27 marzo

dalla E alla K            lunedì 29 marzo

dalla L alla O            martedì 30 marzo

dalla P alla R            mercoledì 31 marzo

dalla S alla Z            giovedì 1° aprile.

Poste Italiane ricorda che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Poste Italiane comunica inoltre che nei 170 uffici postali della provincia di Caserta è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi. Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Pietro Rossi

 

CHIUSA NEGATIVAMENTE IN PREFETTURA LA PROCEDURA SULLA VERTENZA CLP


CASERTA - I vertici dell'Azienda di trasporto pubblico locale di Caserta e le Commissarie Prefettizie che hanno la responsabilità gestionale, sono riusciti in un compito arduo che difficilmente di solito si avvera: hanno unito tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in Azienda, pur se con le loro diverse anime, nell'intento di respingere una richiesta di cassa integrazione per i lavoratori, immotivata, poco chiara ed ai limiti della regolarità. Durante il tavolo telematico con la Prefettura di Napoli di ieri, in cui non era presente l'Azienda, né il consulente a cui si è affidata per lo sviluppo dell'esame congiunto (altro spreco di denaro pubblico), le Commissarie Prefettizie hanno trovato l'opposizione convinta dei sindacati, che hanno fatto presente come la comunicazione di tagliare il servizio del 50%, con conseguente taglio dell'orario di lavoro per i dipendenti, compresi gli autisti, fosse una decisione sbagliata e non legata alle reali richieste di mobilità dei cittadini, e che avrebbe provocato da una parte il sovraffollamento degli autobus (e quindi innalzato notevolmente il rischio di contagio all'interno dei mezzi pubblici) e dall'altra una forte perdita economica per le maestranze, visto che l'Azienda CLP, diversamente da tutte le altre Aziende di trasporto pubblico locale della Campania, non ha manifestato la disponibilità di anticipare ed integrare le parti economiche che i lavoratori andrebbero a perdere attraverso il fondo bilaterale di solidarietà e la cassa integrazione. L'Unione Sindacale di Base, così come le altre Organizzazioni Sindacali, ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento unilaterale dell'Azienda, partito addirittura in modo retroattivo rispetto all'esame congiunto di martedì 16 marzo scorso. Un provvedimento che riteniamo motivato esclusivamente dalla volontà dell'Azienda di fare cassa tagliando sul costo del lavoro, considerando che la Regione Campania si è fatta garante di pagare tutti i chilometri minimi previsti, al netto della crisi pandemica: CLP percepisce ugualmente l'intera somma prevista dall'ente regionale, ma taglia ugualmente il servizio ai cittadini e mette i lavoratori in condizione di perdere potere d'acquisto. Inaccettabile! I lavoratori dell'ex ACMS e gli utenti che usufruiscono del trasporto cittadino di Caserta e non solo hanno già pagato a sufficienza gli errori gestionali, imprenditoriali e politici degli ultimi anni, ora non vogliono più pagare. Qualora l'Azienda decidesse di non considerare la posizione delle Organizzazioni Sindacali, l'USB si muoverà nelle sedi opportune. Intanto, si va verso lo sciopero.

Pietro Rossi

ANTONIO CONSOLA (F.d.I.) AUSPICA CHE I BENEFICI DELLA REGIONE VENGANO EROGATI DIRETTAMENTE ALLE PERSONE DISABILI OVVERO AI RISPETTIVI CAREGIVER


PIEDIMONTE MATESE - Con una nota stampa, in merito agli interventi regionali a favore dei disabili e dei caregiver, si fa sentire Antonio Consola (nella foto), che è già in piena attività col Dipartimento equità sociale e disabilità di Fratelli d’Italia: “Apprendo dagli organi di stampa che la Regione Campania, nell’ultima seduta di giunta, ha deliberato provvedimenti a favore dei soggetti diversamente abili e dei propri assistenti personali familiari. Proprio i cosiddetti “caregiver” rivestono fondamentale importanza per le persone con disabilità grave, occupandosi costantemente dei loro bisogni primari. Ma tale figura, da tempo citata in vari provvedimenti governativi, non ha una configurazione giuridica precisa, quindi non riesce ad avere nessun ristoro. Pur riscontrando la positività dell’iniziativa, mi auguro che tali benefici vengano erogati direttamente alle persone disabili ovvero ai rispettivi caregiver, e non attraverso gli ambiti sociali. Se così non fosse, di certo non sarebbe garantita una equilibrata erogazione di servizi in tutto il territorio regionale. Ci sono, infatti, ambiti che funzionano e altri, come il nostro, che per motivi di natura finanziaria dovuti al dissesto in cui versa il Comune di Piedimonte (Comune capofila dell’ambito C4) e soprattutto per carenze di organico, non riescono a garantire tutti i servizi previsti dal piano di zona. Pertanto, per non creare disabili di serie A e disabili di serie B, o fare una guerra tra poveri, sarebbe opportuno che tali misure venissero erogate su domanda dai rispettivi soggetti beneficiari di tali provvidenze. Approfitto dell’occasione per ribadire, per quel che riguarda esclusivamente il Comune di Piedimonte come Comune capofila del dell’ambito C4, la necessità di erogare le misure previste già dal 2018 in poi. Si tratta sia della misura “vita indipendente”, che quella “dopo di noi”, necessarie per far affrontare questo periodo di emergenza in modo più tranquillo a tutti i disabili e loro familiari. Sarà mio compito fungere da stimolo per l’attivazione di tali misure in tutti i territori e in particolare nel nostro territorio, troppo bistrattato”.

Pietro Rossi

23 marzo 2021

LA STORIA DEL PRETE CHE SI INNAMORO’ DEL MATESE, DON CARMINE CARMINATI.


PIEDIMONTE MATESE - Nel Circolo dell’Azione Cattolica “Piergiorgio Frassati” di Piedimonte Matese, ricorda il sig. Alfonso Ricigliano, da ragazzo ho potuto assistere a delle proiezioni, mi pare 8 mm, di filmati, riguardanti l ‘Africa e l ‘opera svolta dalle Missioni Cattoliche. Filmati di proprietà di un giovanissimo prete, venuto con il Vescovo dell’epoca sua Eccellenza Virginio Dondeo. Mi riferisco a don Carmine Carminati (nelle foto) che collaborava con il parroco di A.G.P. Mons. Espedito Grillo, spesso era presente nel Circolo Frassati con noi giovani. All’epoca avevo poco più di13 anni e tra noi si instaurò un vero rapporto di amicizia, di simpatia , per circa due anni , interrotto dalla partenza di don Carmine , perché si trasferì in Francia a CHARLY nelle Ardenne per imparare la lingua e recarsi missionario in Africa.  


In una cartolina scritta dalla Francia, il prete confessa al sig. Ricigliano: “spesso mi soffermo a pensare a Piedimonte, alla vita trascorsa in mezzo a gente, che possiede grandi e inestimabili virtù. Sinceramente qualche volta invidio di non essere nato napoletano ….. parte del mio cuore è rimasto nel sud”. Ma vediamo realmente chi era Don Carmine Carminati, questo giovani prete venuto dal nord è innamorato del nostro paese, della nostra gente e dei nostri luoghi, di passaggio a Piedimonte Matese (allora Piedimonte d’Alife) e ripartito per le missioni. 


Padre Carminati, nasce a Pandino (Crema) il 26 luglio 1930 si trasferisce con la sua famiglia a Monte Cremasco. Dopo le elementari entra nel seminario di Crema dove compie gli studi secondari e quelli teologici. Viene ordinato sacerdote a crema il 12 giugno 1954 da monsignor Placido Maria Cambiaghi. L’incontro con un missionario islandese padre Michele Colleran da poco incaricato di avviare la presenza in Italia della SMA (Società delle Missioni Africane) lo orienta verso una vita missionaria. Ottiene il vescovo di poter partire in missione e di lasciare la diocesi di Crema nel 1955 dopo un anno di prova in servizio pastorale a Piedimonte d'Alife (Caserta) e un anno di spiritualità a Chanly in Belgio fa giuramento temporaneo di aggregazione alla SMA il 16 luglio 1956.  Parte per la Costa d'Avorio dove è nominato alla diocesi di Ghagnoa, pronuncia il giuramento perpetuo di aggregazione definitiva alla SMA il 26 ottobre 1958 . 


Ritorna  a Genova nel settembre 1960 per inaugurare una nuova comunità SMA per la formazione di futuri missionari, da questo momento la vita missionaria di padre Carminati sviluppa un’azione pastorale attenta a sostenere le missioni. Per un breve periodo lavora all'Istituto “Raul Follerò” favorendo iniziative di tipo assistenziale ed in favore dello sviluppo, coadiuvato in questo dalle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli mettendo in evidenza le capacità e le risorse delle popolazioni a lui affidate, valorizzando la profonda religiosità dell'anima africana, gli aspetti positivi della religione tradizionale. Collabora facilmente con vescovi e sacerdoti africani che si avvalgono dell’aiuto fondamentale di catechisti locali, vero braccio destro dei missionari. Organizza la vita delle comunità cristiane ricorrendo ai movimenti dell’Azione Cattolica attento ad orientare al sacerdozio e all'impegno della vita cristiana e sociale i giovani più promettenti. Negli anni dal 1960 al 1964 padre Carminati è incaricato dell'animazione missionaria vocazionale. Visita i seminari diocesani del nord Italia proponendo ai seminaristi la scelta missionaria e facendo loro scoprire le ricchezze umane e spirituali dell'Africa. Dal 1984 al 1989 risiede nella casa SMA di Palombaio (Bari) dedicandosi a risvegliare e a far crescere lo spirito e l’impegno missionario nella Diocesi di Bitonto. Anche qui la sua attenzione e rivolta a far scoprire alle nostre comunità cristiane i valori spirituali le ricchezze culturali e religiose della tradizione e della cultura africana suscitando il desiderio di impegnarsi personalmente al servizio della Missione e di sostenerla con la preghiera l'amicizia e l'aiuto materiale. Nel 1968 con la partenza di padre Colleran egli è nominato Superiore del distretto italiano della SMA con residenza a Genova. Incarico che verrà rinnovato fino al 1982 quando è nominato fino al 1983 superiore della nuova provincia italiana della SMA. Egli svolge il suo compito di superiore con delicatezza sempre attento al rispetto della personalità di ogni confratello cercando di valorizzarne ogni lato positivo condividendo le loro difficoltà e visitando regolarmente i confratelli anche in Africa. Per 20 anni la sua vita è condizionata dalle difficoltà legate alla salute, gli ultimi quattro anni li ha vissuti nella casa don Orione di Genova non lontana dalla casa SMA. Egli diceva della sua esperienza missionaria  “Ciò che mi colpiva di più era l'accoglienza della gente la voglia, il desiderio vivo di ascoltare la parola di Dio. Noi missionari avevamo mezzi molto limitati, non avevo né auto, né moto, mi muovevo a piedi nella foresta per visitare i villaggi ma credo che in quella povertà di mezzi o forse proprio attraverso quella potevo constatare ogni giorno il miracolo della grazia di Dio”. Giovedì 27 Aprile 2017 nella parrocchia di Santa Maria della Castagna a Genova è stata celebrata una messa di commiato, dopo di che, il feretro  è partito per Monte Cremasco dove è stato tumulato nel cimitero del paese. Con padre Carminati scompare una figura che ha segnato la vita e la vocazione in tanti missionari molti dei quali cremaschi.

Pietro Rossi

CAMILLA SGAMBATO CHIEDE AL PD TERRA DI LAVORO, UN CAMBIO DI PASSO CON UNA NUOVA SEGRETERIA POLITICA.


CASERTA - “A Caserta, più che altrove, c’è bisogno di scrivere una nuova storia per il PD. Il nuovo corso delineato dalla segreteria Letta parte dalla mobilitazione dei circoli e dalla valorizzazione di tutte quelle energie che desiderano essere coinvolte in un confronto vero, che nasca dai territori e si apra alla società civile, ai simpatizzanti, ai sindacati, alle associazioni”. A chiederlo è Camilla Sgambato (nella foto), presidente provinciale del Partito Democratico. “Progressista nei valori, riformista nel metodo, radicale nei comportamenti: Questa la strada per un nuovo protagonismo del partito. Credo, però, che per poter realizzare tutto ciò, sia arrivato il momento di provare a risollevarci, anche in provincia di Caserta, da una crisi di rappresentanza pazzesca, con circoli disorientati e militanti delusi da lotte intestine che hanno inibito qualsiasi discussione proficua circa i progetti di crescita per le comunità.  Nessuno si senta innocente: ciascuno di noi infatti ha la propria parte di responsabilità. Ma ora possiamo e dobbiamo voltare pagina ed essere, appunto, radicali nei comportamenti.  Anche a Caserta, questo cambio di passo non può che partire da un rinnovamento della segreteria, necessario per poter aprire una nuova stagione di entusiasmo e di empatia, con una proposta condivisa, propositiva e convincente. “Ci serve un partito di prossimità”, ha ragione il segretario Letta. Un grande partito progressista che molti vogliono tornare a votare. Ma questo progetto di rigenerazione, di radicamento ed apertura necessita di uno scatto di orgoglio, di una segreteria autorevole che sappia guidare i complessi processi che riguardano la nostra straordinaria provincia, che stia al fianco di quelle comunità che desiderano ritornare ad essere protagoniste, che sostenga i singoli circoli esistenti, faccia in modo che rinascano quelli che non c’erano più, e che escano dal commissariamento quelli commissariati. Questo rinnovato radicamento territoriale, guidato da una cabina di regia forte, riconosciuta ed autorevole è indispensabile per opporci alle forze sovraniste e ad una destra radicata sul nostro territorio e per portare alla vittoria il centrosinistra nelle prossime elezioni amministrative che vedono impegnati ben 28 comuni della nostra provincia”, spiega la componente della direzione nazionale del partito. “Questo momento di inciampo può rappresentare il superamento anche a Caserta dei problemi atavici che la assillano ed un’occasione storica per il PD e per la nostra provincia. Sento fortemente il senso di responsabilità legato al ruolo che rivesto. Troppo abbiamo atteso, per una serie di ragioni, alcune indipendenti dalla nostra volontà, ma ora sarà ascoltata la voce che viene dai militanti e dai dirigenti sui territori: basta alibi! Pertanto convocherò a breve l’assemblea provinciale (secondo e nel rispetto delle norme anti-Covid). E contestualmente una grande assemblea provinciale aperta a tutte quelle straordinarie energie di cui la provincia è ricca e che hanno voglia di partecipare al confronto sui 21 punti proposti dal segretario. Sono certa che queste sono le modalità che porteranno alla ripartenza di un partito dinamico ed attraente che la provincia merita ed aspetta da troppo tempo”, conclude Sgambato (Pd).

Pietro Rossi

Rilancio dell’economia e delle imprese campane le proposte di Confcommercio alla politica.


NAPOLI - Un regolamento per i Distretti del commercio e interventi di rigenerazione urbana ad hoc per il settore. E poi maggiore liquidità per le imprese, un piano straordinario di investimenti per il turismo e una rivisitazione del Decreto sostegni. Sono alcune delle tematiche affrontate ieri mattina nel corso della web conference organizzata da Confcommercio Campania dal titolo ‘Se muoiono le imprese, l’Italia non ha futuro’. Nel corso dell’incontro on line - al quale hanno partecipato gli esponenti di Italia viva, Pd, M5S, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, rispettivamente Graziella Pagano, Piero De Luca, Valeria Ciarambino, Severino Nappi, Annarita Patriarca e Edmondo Cirielli, l’assessore regionale Antonio Marchiello e l’assessore del Comune di Napoli Alessandra Clemente – i vertici di Confcommercio Campania, il commissario Giacomo Errico e il direttore Pasquale Russo, unitamente ai presidenti provinciali di Caserta, Napoli, Salerno e Avellino, rispettivamente Lucio Sindaco, Carla Della Corte, Giuseppe Gagliano e Oreste La Stella hanno evidenziato le condizioni drammatiche in cui versa il settore, le ingenti perdite di fatturato registrate nel corso dell’ultimo anno, i limiti e i ritardi nell’erogazione dei ristori. ‘Bisogna intervenire immediatamente per attenuare l’impatto sociale ed economico della crisi – ha dichiarato il presidente Lucio Sindaco (nella foto)– il commercio in Campania ha perso 1,625 miliardi di euro nel 2020 per effetto delle chiusure imposte dal lockdown e dalle zone rosse. E altri 365 milioni di euro nei primi tre mesi del 2021. Le imprese hanno urgente bisogno di liquidità e di ristori dignitosi. Contrariamente a quanto previsto dal Governo con il nuovo Decreto Sostegni, che risulta assolutamente insufficiente rispetto alle attese della categoria. I ristori non vanno intesi semplicemente come indennizzi per compensare le perdite subite, ma devono rappresentare risorse utili a garantire la sopravvivenza dell’attività e quindi una prospettiva di continuità’. Poi le proposte di rilancio dell’economia: ‘Abbiamo chiesto ai consiglieri regionali – ha aggiunto Sindaco - di farsi promotori di un intervento che preveda, all’interno del Por Campania 2021-2027, una apposita misura che contempli progetti di rigenerazione urbana e di riqualificazione delle attività commerciali nei centri urbani e al contempo di accelerare l’iter per l’approvazione del regolamento attuativo della norma sui Distretti, contenuta nel Testo unico sul Commercio, prevedendo uno stanziamento adeguato che ne incentivi la costituzione. Ciò anche alla luce degli ottimi riscontri ottenuti in altre regioni, come Veneto e Lombardia, dove questi ambiti territoriali omogenei, sono stati in grado di trasformare il Commercio in un fattore di integrazione, di coesione sociale e di valorizzazione di tutte le risorse delle quali dispone il territorio’. Infine una stoccata alla politica: ‘Confcommercio sta portando avanti molti progetti e si è fatta promotrice di numerose proposte, alcune delle quali anche particolarmente articolate, ci saremmo pertanto aspettati risposte concrete e fattive da parte dei consiglieri invece delle solite manifestazioni di intenti’. E intanto nelle prossime ore Confcommercio Caserta invierà una nota a tutti e 104 i Comuni della provincia per sollecitare agevolazioni e sgravi fiscali per le attività produttive. Nel dettaglio l’associazione di categoria chiederà, come già fatto nel corso del 2020, una sospensione (laddove possibile) o almeno una proroga del pagamento della tassa rifiuti e di altre imposte locali, un rinvio a settembre della scadenza (attualmente fissata al 30 giugno) della tassa di occupazione di suolo pubblico ed una serie di provvedimenti finalizzati ad alleggerire il carico fiscale delle imprese.

Pietro Rossi

22 marzo 2021

Un webinar per scoprire l’analisi sensoriale del tartufo nero pregiato





SAN PIETRO AVELLANA - Un webinar per scoprire i primi rudimenti dell’analisi sensoriale del tartufo nero e conoscere meglio il mondo del pregiato fungo che cresce rigoglioso a San Pietro Avellana e in Molise. Si terrà mercoledì 24 marzo alle 17.30 in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. «Un appuntamento gratuito – spiega il sindaco di San Pietro Avellana Francesco Lombardi (nella foto), Vicepresidente dell’Associazione che unisce circa 50 località del tartufo in tutta Italia – che si colloca tra gli eventi organizzati in attesa della decisione del Comitato intergovernativo UNESCO relativamente alla candidatura italiana ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ per l’iscrizione nell’elenco dei Beni Immateriali Culturali dell’Umanità. Un’occasione importante per approfondire la conoscenza del tartufo pregiato, come il tartufo di San Pietro Avellana, e le sue caratteristiche». L’idea è di formare un gruppo territoriale di esperti che possa qualificare le azioni programmate nella filiera del tartufo. Durante il collegamento, nella fase introduttiva, verranno trattate tematiche generali sul pregiato fungo, per passare poi alla descrizione del processo di valutazione sensoriale, avvalendosi della comparazione tra tartufi a tre gradi di maturazione: immaturi, buoni e marcescenti. Sarà un confronto coordinato a distanza da Isabella Gianicolo del Centro Studi Tartufo di Alba che guiderà tre esperti di comunicazione enogastronomica all’approccio sensoriale. “Nonostante la pandemia e il clima non favorevole a svolgere attività divulgative – ha spiegato Michele Boscagli, Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo –, le Città del Tartufo hanno deciso di investire in questo ambito per qualificare maggiormente gli addetti del settore e avvicinare un più ampio pubblico a un mondo avvolto da un’aura di mistero, e rendere invece più conosciute le sue specificità”. Il secondo appuntamento sarà incentrato sul cane da tartufo, il suo addestramento e il benessere animale in genere; il terzo riguarderà la biodiversità ambientale e alimentare legate all’ambiente tartufigeno e al prodotto tartufo.

Pietro Rossi

Per partecipare all’evento online “Codice sensoriale del Tartufo”:

 https://www.facebook.com/events/745232269718354

21 marzo 2021

La pandemia non ferma le celebrazioni della Giornata internazionale delle Foreste


ALVIGNANO - Domenica 21 marzo “Giornata Internazionale delle foreste”, istituita nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazione Unite, ha offerto l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle foreste e sul loro indispensabile ruolo per la vita dell’uomo e del Pianeta, per la sostenibilità ambientale e per la sicurezza alimentare In occasione di tale ricorrenza l’I.C. di Alvignano, ha lanciato un appello via social a tutta la comunità con video e foto dei bambini, per sensibilizzare e promuovere il nostro verde. L'iniziativa rientra nell'ambito del programma internazionale “Eco-schools” a cui ha aderito l’Istituto Comprensivo di Alvignano ed è volta ad aumentare la consapevolezza di un comportamento ecologico e sostenibile. Eco-Schools È un programma internazionale dedicato alle scuole per l’educazione, la gestione e certificazione ambientale. Con più di 11 milioni di studenti e oltre 40.000 scuole iscritte è il programma di educazione alla sostenibilità più realizzato al mondo. L’approccio olistico del Programma e la combinazione di aspetti teorici ed azioni concrete rendono Eco-Schools uno strumento ideale per la diminuzione dell'impatto ambientale della comunità scolastica e per la diffusione delle buone pratiche ambientali tra i giovani, le famiglie, le autorità locali e i diversi rappresentanti della società civile.

Pietro Rossi

20 marzo 2021

L’AZIONE CATTOLICA IN LUTTO PER LA MORTE DEL PROF. SERGIO DURESTANTE.


PIEDIMONTE MATESELa città di Piedimonte Matese è stata sconvolta dalla notizia della morte del professore Vespasiano Sergio Durestante (nella foto) una persona speciale che ha saputo trasmettere i valori e l’esperienza  di vita e professionale maturate in cinquanta anni nel mondo della scuola. Uomo buono e giusto da sempre impegnato nel sociale aveva ricoperto anche la carica di presidente  dell’Azione Cattolica Diocesana, attivandosi per l’istituzione dell’Associazione in alcune parrocchie, era stato valido e stimato collaboratore del parroco mons. Francesco Piazza e di vescovi, e in particolare di S. E. Mons. Angelo Campagna. “Oggi un caro amico, ha ricordato Cinzia Brandi presidente dell’Azione Cattolica Diocesana, ha lasciato il suo cammino qui in questo mondo, per intraprenderne uno verso la grazia, verso la casa del Padre. Sergio nella sua vita è stato un vero testimone del vivere il Vangelo ogni giorno: lo abbiamo avuto accanto come compagno di viaggio in questa meravigliosa esperienza associativa. Un uomo caparbio e tenace: fu grazie alla sua grande forza di volontà che l'Azione Cattolica Diocesana superò il difficile momento durante la amministrazione apostolica che visse la nostra Diocesi. Sergio è stato e sarà ricordato tra i Presidenti che hanno reso la nostra Associazione un luogo di confronto, di crescita, di dibattito. Un luogo dove favorire il dialogo e l'attenzione verso gli ultimi. Sergio è stato l'uomo attento alle periferie esistenziali, come se avesse in qualche modo anticipato le parole di Papa Francesco. Sergio è stato un marito amorevole. Oggi gli diciamo arrivederci! Ciao Sergio, grazie per l'importante eredità che ci lasci”.

Pietro Rossi


Decreto del Vescovo Mons. Cirulli per le Celebrazioni Pasquali.


ALIFE - Nuove disposizioni per le Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi in vista delle celebrazioni e dei riti della Settimana Santa. Il vescovo mons. Giacomo Cirulli ha firmato ieri il Decreto – è il primo atto ufficiale rivolto alle Comunità parrocchiali della diocesi alifana dopo la presa di possesso canonico e l’inizio del suo ministero nella chiesa locale – in cui richiama le disposizioni della Santa Sede, della Conferenza Episcopale Italiana e di quella Campana, nonché le disposizioni di Governo sulle celebrazioni religiose in tempo di COVID e in base ad esse fornisce chiare indicazioni per le celebrazioni della Settimana Santa ed altre azioni pastorali (funerali, catechesi…). Su tutto prevale l’invito a rispettare le regole che garantiscono la tutela della salute pubblica per far sì che non venga meno la prudenza e l’accortezza che fino ad ora ha caratterizzato l’impegno di parroci e collaboratori e dei fedeli in occasione di messe o momenti di incontri pastorali. Nel documento, prima del dettaglio sui giorni della Settimana Santa si ricorda che sono “vietate le benedizioni pasquali e le visite alle famiglie; le visite agli ammalati da parte dei ministri straordinari della comunione; le processioni di immagini sacre e la loro traslazione anche solo all’ingresso o sul sagrato delle chiese; la benedizione ai defunti alla chiusura della bara o nell’imminenza della traslazione e i cortei funebri; le feste e le raccolte pubbliche di offerte da parte dei comitati”. L’invito rivolto ai parroci è quello di suscitare nei fedeli la partecipazione alle messe “in presenza”; quelli impossibilitati a partecipare siano invitati a seguire le dirette streaming del Vescovo (che è segno dell’unità della chiesa diocesana) o del Papa. È richiesto di non trasmettere messe parrocchiali in streaming, favorendo invece, tramite il web momenti di catechesi e di preghiera, purché non sovrapposti agli orari delle celebrazioni presiedute dal Vescovo o dal Papa.

Domenica delle Palme: sono vietati i cortei dei fedeli e lo scambio dei rami di ulivo, ma sarà possibile far benedire i rami portati da casa o prendere di quelli che la parrocchia distribuirà nel rispetto di ogni norma anticontagio.

Messa crismale: Mons. Giacomo Cirulli celebrerà la Messa del Crisma nella cattedrale di Teano mercoledì 30 marzo alle 18.00 e nella Cattedrale di Alife giovedì 1 aprile alle 10.00. Essendo in “zona rossa”, ed essendo impedito lo spostamento dei cittadini da un comune all’altro, saranno presenti in chiesa solo i fedeli dei due comuni indicati. Il Clero raggiungerà il luogo della celebrazione munito di autocertificazione.

Il Giovedì e Venerdì Santo – come da indicazioni della Santa Sede – verranno meno alcuni tra i riti più cari e simbolicamente più legati alla tradizione di questi giorni come la lavanda dei piedi e l’adorazione della Croce mediante il bacio dei fedeli…

Veglia pasquale e domenica di Resurrezione: la distribuzione delle candele e la loro accensione la Notte di Pasqua avverrà secondo rigide misure di cui avranno cura i volontari addetti ai protocolli di sicurezza; anche l’accensione del fuoco – momento iniziale della liturgia – sarà riservato al solo celebrante ai ministri lì dove vi siano spazi, all’esterno dell’aula liturgica che lo consentano. In caso contrario il lucernario avverrà nel presbiterio… La distribuzione dell’acqua benedetta avverrà tramite distribuzione all’esterno della chiesa, sempre nel rispetto delle norme, del distanziamento e di ogni protocollo a tutela della salute.

Pietro Rossi

18 marzo 2021

POSTE ITALIANE: UN ANNO DI PANDEMIA IN PRIMA LINEA IN PROVINCIA DI CASERTA UFFICI APERTI ANCHE IN ZONA ROSSA

Caserta – In questo anno di pandemia da Covid-19, Poste Italiane è rimasta sempre al fianco dei cittadini della provincia di Caserta, garantendo senza sosta i servizi essenziali e mettendo in campo una serie di iniziative volte a semplificare tutte le operazioni e a rendere l’accesso agli uffici più sicuro, nel prevalente interesse della tutela della salute di utenti e lavoratori.  A questo scopo, Poste Italiane continua ad adottare una serie di misure all’interno degli uffici postali, come linstallazione di pannelli schermanti in plexiglass negli uffici con il bancone aperto, il posizionamento di strisce di sicurezza e stalli per il distanziamento e accurate procedure di sanificazione delle sedi. Inoltre, il personale che opera allo sportello e in sala consulenza è stato dotato sin da subito di mascherine, guanti e gel disinfettante. Intanto, in molte sale al pubblico sono stati installati nuovi gestori delle attese per regolare l’afflusso agli sportelli. Nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria si è proceduto a rimodulare l’apertura degli uffici postali, come da disposizioni di legge, con un numero omogeneo di sedi aperte in proporzione agli abitanti di ciascun comune. Dalla seconda metà di maggio 2020, sempre in linea con i provvedimenti governativi in materia di contenimento del Covid 19, è stata avviata la riapertura graduale degli uffici postali, con relativo potenziamento orario. La presenza dell’Azienda a sostegno dei territori e dei cittadini e lo sforzo profuso in questi mesi segnati da una straordinaria difficoltà sono stati spiegati così dal Condirettore Generale Giuseppe Lasco: “Per noi l’Italia è sempre stata zona bianca, i nostri portalettere e i nostri uffici postali sono stati sempre in prima linea”. Grazie al lavoro dei dipendenti dei 21 Centri di Distribuzione sul territorio, infatti, il servizio di recapito è stato regolarmente svolto durante gli ultimi dodici mesi, consentendo a tutti i cittadini di continuare a ricevere pacchi e corrispondenza senza interruzioni. Allo stesso tempo, nei 169 uffici postali della provincia di Caserta, l’Azienda ha adottato tutte le iniziative possibili per continuare a garantire l’utilizzo dei propri prodotti e servizi in totale sicurezza. Grazie ad un accordo con l’INPS, dal mese di aprile 2020 tutti i pensionati della provincia di Caserta titolari di un conto corrente BancoPosta oppure di un libretto di risparmio postale, ricevono la pensione in anticipo rispetto al tradizionale appuntamento con il primo giorno lavorativo del mese. L’Azienda, inoltre, ha previsto il pagamento anticipato della pensione anche per coloro che ancora la ritirano in contanti presso uno dei 169 Uffici Postali della provincia secondo una turnazione alfabetica pensata per evitare pericolosi assembramenti, stringendo inoltre un accordo con i Carabinieri per la consegna a domicilio dei contanti in favore degli over 75 che non abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione. Fondamentale anche il supporto garantito dai 145 sportelli ATM Postamat della provincia di Caserta, che consentono h24 e 7 giorni su 7 di prelevare denaro contante, di pagare bollettini di conto corrente premarcati, di ricaricare cellulari e carte Postepay, ma anche di richiedere l’estratto conto, il saldo e la lista dei movimenti del proprio conto corrente BancoPosta. A completare l’offerta, una dotazione di servizi via web in continuo aggiornamento. Oggi, anche a seguito delle straordinarie misure istituite dalla Regione Campania per limitare il contagio, con le quali è stata istituita la “zona rossa” in tutta la provincia di Caserta, Poste Italiane comunica che gli uffici postali presenti sul territorio continueranno ad essere aperti secondo i consueti orari. Attualmente in provincia di Caserta sono operative 164 sedi su 169, pari al 97% dell’offerta complessiva. Anche durante questo periodo, inoltre, Poste Italiane continuerà ad assicurare il servizio di recapito in tutti i comuni interessati dall’ordinanza regionale. In particolare, nella provincia di Caserta, sono operativi e in totale sicurezza tutti i Centri di Recapito.  “Anche se disposizioni di sicurezza hanno comportato una parziale riorganizzazione dei servizi, l’operatività pari al 97% degli uffici postali in Terra di Lavoro ci rende orgogliosi – affermano Fabio Lentini e Giacomo Scibelli, direttori rispettivamente delle filiali di Caserta 1 e Caserta 2 -. In tutta la provincia di Caserta, come nel resto del Paese, Poste Italiane, nonostante la pandemia, non si è mai fermata”. Poste Italiane coglie l’occasione per invitare i cittadini a recarsi in ufficio postale esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare gli ATM Postamat per i prelievi di denaro contante e le altre operazioni consentite. L’Azienda ricorda inoltre che molti dei servizi tradizionalmente erogati allo sportello, come ad esempio il pagamento dei principali bollettini, i trasferimenti di denaro e le spedizioni di corrispondenza e pacchi, sono disponibili attraverso il sito www.poste.it e le app BancoPosta e PostePay. Modalità che rendono più sicuro, comodo e veloce l’accesso ai servizi in questione. In tutti gli uffici postali, infine, Poste Italiane informa che il rilascio gratuito dell’identità digitale SPID è ottenibile previo appuntamento. La prenotazione è disponibile tramite il sito poste.it, l’app Ufficio Postale o con un messaggio Whatsapp al numero 3715003715.

Pietro Rossi

NESSUNO RESTI INDIETRO


Piedimonte Matese - Inutile negarlo questa situazione di emergenza Covid ha aumentato l'isolamento sociale soprattutto di chi è disabile o ha un familiare disabile.  NESSUNO RESTI INDIETRO”: stasera alle 19.00 la diretta facebook di Fratelli d’ItaliaI sul profilo di Andrea Boggia. “La pandemia ha inciso tanto sulle categorie più fragili. Ne verremo fuori, ma tutti insieme. Nessuno resti indietro. Dai problemi più attuali, ad una programmazione complessiva: ne parleremo stasera alle 19.00 in diretta facebook, proseguendo il ciclo di incontri che vede questa settimana ospiti Lucia Cerullo, Antonio Consola, Daniele Romano, Marina Falivene, Giovanna Petrenga, Antonio Guidi”.

Pietro Rossi

Disabilità. Urraro, Zinzi e Colombo in visita dal Ministro Stefani




Priorità nelle vaccinazioni alle persone con disabilità, coniugare la gestione dei beni confiscati alle finalità socio-assistenziali con particolare riferimento alle attività che coinvolgono i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e una serie di iniziative che mettano di nuovo al centro le fasce deboli. Sono stati questi i principali temi trattati nel corso dell’incontro svoltosi questo pomeriggio presso la sede del Ministero della Disabilità, Presidenza del Consiglio dei Ministri, tra il ministro Erika Stefani, il senatore della Lega Francesco Urraro, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Campania e presidente della Commissione Anticamorra, Gianpiero Zinzi, e il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Campania, Paolo Colombo. “È stato un incontro proficuo – spiegano Urraro e Zinzi - che ha gettato le basi di un lavoro che vedrà i suoi frutti nei prossimi mesi con un maggiore coordinamento tra le attività del Governo e l’impegno in Regione Campania. Ci sono tanti aspetti che vanno approfonditi e realtà da incentivare. Al Ministro Stefani abbiamo rappresentato, insieme al Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione, le esigenze e le necessità dei disabili campani. L’incontro si è concluso con l’impegno del Ministro a fare presto visita in Campania”.

Pietro Rossi

17 marzo 2021

Fratelli d’Italia celebra i 160 anni dall'Unità Nazionale a Piedimonte Matese.


PIEDIMONTE MATESEOggi si festeggiano i 160 anni dell'Unità d'Italia. Il 17 marzo è una  giornata densa di simboli per il nostro Paese, festività civile nata per ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, la memoria civica e “consolidare i valori legati all’identità nazionale”“. Nel rispetto del distanziamento, anche a Piedimonte Matese una delegazione di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale  ha celebrato, nell’ambito dell’iniziativa “Le radici della memoria”, i 160 anni dell’Unità d’Italia. “Così come in tantissime città italiane, recita il Comunicato Stampa del Circolo di Fratelli d’Italia, anche a Piedimonte Matese abbiamo deciso di mobilitare una delegazione di iscritti e militanti per contribuire al ricordo, e ribadendo il dovere civico di conferire lustro e onore a posti-simbolo della nostra identità e dei valori patriottici, coniugando l'ambiente con il nostro amore per l’Italia. Eravamo al “Vallone”, quale luogo simbolo, che ospita il monumento ai Caduti, e che merita certamente maggiore attenzione, al fine di evitare che i posti e i monumenti che ci ricordano della nostra storia nazionale subiscano degrado e incuria, e possano invece essere sempre fruibili, rispettandone il verde quale patrimonio della città”.

Pietro Rossi

Vaccinazione delle persone con disabilità: Finalmente si parte!.


NAPOLI - Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo (nella foto) rende noto che la Regione Campania ha comunicato: “Parte da questa settimana la campagna vaccinale aperta a tutti i pazienti fragili. Da mercoledì 17 marzo, i medici di medicina generale devono inserire sulla piattaforma telematica della Regione Campania le adesioni alla campagna vaccinale dedicata, come da Protocollo del Ministero della Salute, ai pazienti ad elevata fragilità (Categoria 1: persone estremamente vulnerabili, disabilità grave). Seguirà la convocazione presso i centri abilitati alla somministrazione. I tempi delle vaccinazioni (Pfizer) saranno legati alla disponibilità dei vaccini.”  “Ad integrazione del comunicato stampa relativo alle vaccinazioni per le categorie fragili, si chiarisce che nella tabella allegata, relativa alle disabilità gravi, ai fini dell'adesione sulla piattaforma a partire da mercoledì prossimo da parte dei medici di medicina generale, rientrano i pazienti "disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3" per i quali è prevista la vaccinazione di familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto. La vaccinazione dei conviventi è prevista anche per i trapiantati, i malati oncologici e i pazienti affetti da patologie immunodepressive e malattie autoimmuni.”  “Auspico – continua l’avv. Colombo - che siano effettivamente assicurate le forniture di vaccini e che non ci sia confusione nelle modalità operative.”

Pietro Rossi

Vaccinazione soggetti fragili di seguito le categorie indicate dal Ministero della Fase 1:

 Categoria 1: elevata fragilità

Malattie respiratorie: Fibrosi polmonare idiopatica; malattie respiratorie che necessitano di ossigenoterapia. 

Malattie cardiocircolatorie: Scompenso cardiaco in classe avanzata; pazienti post shock cardiogeno. 

Malattie neurologiche: Sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni.

Diabete/endocrinopatie severe: soggetti con diabete di tipo 1; di tipo 2 che necessitano di almeno due farmaci per il diabete o che hanno sviluppato complicanze; soggetti con morbo di Addison, soggetti con panipopituitarismo. 

Fibrosi cistica: pazienti ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologie di base. 

Insufficienza renale: pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico 

Malattie autoimmuni: pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza, pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico

Malattia epatica: pazienti con diagnosi di cirrosi epatica 

Malattie cerebrovascolari: evento ischemico.emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva 

Patologia oncologica

 Emoglobinopatie: pazienti affetti da talassemia, anemia a cellule falciformi 

Sindrome di Down 

Trapiantati 

Grave obesità 

Immunodeficienza da “HIV”

16 marzo 2021

Anno della "Famiglia Amoris Laetitia"


PIEDIMONTE MATESE - Il 19 marzo 2021 la Chiesa celebra 5 anni dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” sulla bellezza e la gioia dell’amore familiare. In questo stesso giorno papa Francesco inaugurerà l’Anno “Famiglia Amoris Laetitia”, che si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie a Roma con il Santo Padre. L'annuncio è stato dato dallo stesso Pontefice in occasione della festività della Sacra Famiglia. L’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” è un’iniziativa di Papa Francesco, che intende raggiungere ogni famiglia nel mondo attraverso varie proposte di tipo spirituale, pastorale e culturale che si potranno attuare nelle parrocchie, nelle diocesi, nelle università, nell’ambito dei movimenti ecclesiali e delle associazioni familiari. L’esperienza della pandemia ha messo in luce il ruolo centrale della famiglia come Chiesa domestica e l’importanza dei legami comunitari tra famiglie, che rendono la Chiesa una “famiglia di famiglie”. Una splendida iniziativa che ci invita ad un recupero di umanità alla riscoperta dei suoi fondamenti antropologici ed esistenziali su cui il Signore opera meraviglie. Sarà un anno particolare di grazia. La famiglia rispecchiata nella natività è la prima cellula di amore e di fraternità del mondo... È da lì che dobbiamo partire per creare una nuova umanità. Papa Francesco ci invita a scoprire anche la figura di San Giuseppe protettore della Chiesa e quale insegnamento ci può dare per tutte le famiglie e i papà. Preghiamo davvero tutti per l'anno che ci aspetta.

Pietro Rossi