15 marzo 2013

Patriciello: “Sicurezza alimentare e tutela ambientale dovranno essere al centro della nuova Politica Agricola Comunitaria”


on. Aldo Patriciello

La Sessione Plenaria del parlamento Europa appena conclusa ha portato tante novità nel panorama legislativo comunitario. Primo fra tutti un nuovo tassello alla riforma della Pac, la Politica Agricola Comunitaria per la quale i deputati hanno approvato quattro atti legislativi, pagamenti diretti, sviluppo rurale, mercato e norme di finanziamento e monitoraggio, che apriranno la strada ai negoziati in materia con gli Stati membri. La particolarità di tale procedura sta proprio in questo nel fatto cioè che per la prima volta il Parlamento Europeo ha pieni poteri legislativi insieme a tutti i Paesi comunitari vale a dire i veri beneficiari della riforma. “Con il voto in plenaria – commenta l’on. Aldo Patricielloabbiamo raggiunto il migliore equilibrio tra i due obiettivi fondamentali della Pac e cioè tra la garanzia della sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente. Questo porterà dunque ad un incremento dei beni pubblici per i cittadini e soprattutto agli agricoltori che in questo periodo stanno vivendo profonde difficoltà. Probabilmente il settore agricolo è uno di quelli più colpiti dalla crisi e, soprattutto in Italia, la Politica Agricola Comune potrebbe tutelare e incrementare tutte le attività ad esso collegate. Però io credo che per garantire un facile accesso ai fondi comunitari bisogna innanzitutto creare un sistema di informazione semplice e ramificato e snellire tutto il sistema burocratico che caratterizza la presentazione dei progetti, la valutazione e l’erogazione dei finanziamenti. Dobbiamo fare in modo cioè che i nostri agricoltori sappiano che l’Europa è loro vicina e che possono contare sugli aiuti comunitari; così come un giovane che vuole intraprendere l’attività agricola deve sapere che può farlo tramite il supporto dell’Unione Europea. Credo che la possibilità di negoziare con gli Stati membri sia fondamentale perché permetterà alla Commissione e al Parlamento, di conoscere i diversi bisogni e caratteristiche di ogni territorio al fine di trovare, infine, la migliore soluzione innovativa per il settore agricolo comunitario”.  Secondo i deputati, infatti, la differenza dei livelli di finanziamento per gli agricoltori tra gli Stati membri dovrebbe essere ridotto, vale a dire nessun agricoltore dovrebbe ricevere meno del 65% della media UE. Tra le altre novità in materia, il Parlamento ha votato in favore della pubblicazione dei beneficiari dei finanziamenti agricoli e ha inserito un elenco di proprietari terrieri escludendo da esso tutti coloro che non dimostrino che l’agricoltura contribuisca ad una quota sostanziale del loro reddito; sarebbero esclusi da questo elenco ad esempio proprietari di terreno su cui nasceranno aeroporti o società sportive. L’obiettivo è quello di mantenere e promuovere le economie rurali e assicurare che la competitività e la protezione dell’ambiente. Secondo il mandato negoziale approvato, poi, i giovani agricoltori dovrebbero ottenere il 25% in più sui pagamenti, per un massimo di 100 ettari e agli Stati viene attribuita più libertà nell’utilizzo di quei fondi che vanno a sostenere i piccoli agricoltori. Il rispetto delle regole ‘verdi’ è alla base dei finanziamenti. I deputati infatti si sono trovati d’accordo che il 30% dei bilanci nazionali per i pagamenti diretti dovrebbe essere subordinato al rispetto di tali misure che, in linea generale, contemplano la diversificazione delle colture, la conservazione dei pascoli permanenti e la creazione di ‘aree di interesse ecologico’. I deputati inoltre stanno studiando regole volte ad aiutare gli agricoltori a far fronte alla volatilità dei prezzi e quindi delle variazioni del mercato dei prodotti agricoli; tale obiettivo si raggiunge tramite la creazione di organizzazioni di agricoltori autorizzate a negoziare contratti per conto dei loro membri. Al fine di garantire che la fine delle quote latte non comporti una grave crisi nel settore lattiero-caseario, i deputati suggeriscono di prevedere aiuti per almeno tre mesi per i produttori di latte che hanno volontariamente tagliato la produzione di almeno il 5%. D’altro canto, il Parlamento ha posto il veto a proposte che permettono la fine delle quote per lo zucchero, in scadenza nel 2015, per consentire ai produttori di barbabietole di prepararsi meglio alla liberalizzazione del settore prevista nel 2020. Il diritto d’impianto della vite dovrebbe anche essere prorogato fino ad almeno il 2030, sostiene il Parlamento. La riforma della politica agricola dell’UE sarà decisa congiuntamente dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione. I negoziati dovrebbero iniziare a fine marzo, inizio aprile.
Strasburgo,  Ufficio Stampa on. Aldo Patriciello 

SCUOLA CAMERALUNGA, POCHE ORE ALL'INTITOLAZIONE

Monsignor Valentino Di Cerbo
CAIAZZO - Si terrà questa mattina alle ore 10,00 la cerimonia di intitolazione della scuola dell’Infanzia e Primaria di Cameralunga al Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’idea di dedicare il plesso all’anche ex prefetto di Palermo è stata approvata dalla maggioranza di Caiazzo, in giunta, lo scorso 12 dicembre 2012. Nel corso della cerimonia, a cui prenderanno parte autorità civili e militari, sarà scoperta e benedetta una targa da Sua Eccellenza, Monsignor Valentino Di Cerbo, Vescovo della Diocesi Alife-Caiazzo. La scuola della frazione è situata al chilometro 95,500 della Strada Provinciale 330 - Strada vicinale Cafari-S.Caterina.

14 marzo 2013

Demansionamento: condannata l'ASL di Napoli a pagare 30.000 euro di risarcimento danni a un suo dipendente.

Il Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Napoli, con sentenza del 5 marzo 2013, ha condannato l'ASL di Napoli a pagare ad un suo dipendente, difeso dall' avv. Domenico Carozza, giuslavorista della CISL, la somma di 30.000 euro per i danni causati da demansionamento. Il Giudice ha riscontrato che dal 2007 al 2010 il dipendente è stato privato completamente del suo profilo professionale per essere state affidate a ditte esterne le stesse mansioni che egli svolgeva. Allo stesso dipendente erano state, ad esempio, annullate tutte le password per accedere ai programmi di telecomunicazioni centrali e periferiche nonché gli era stato vietato di aprire i ticket: tutti compiti che prima svolgeva in ragione del suo ruolo all'interno dell'Azienda. Secondo il Giudice, che ha accolto la tesi della difesa del lavoratore, si è realizzato una violazione dell'articolo 2103 del codice civile che fissa il principio di equivalenza delle mansioni a secondo cui il datore di lavoro di adibire il lavoratore alle mansioni di assunzione o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito. La stessa previsione del codice civile codicistica nega perentoriamente la possibilità di modifica in pejus della posizione professionale: l’eventuale demansionamento o dequalificazione si configura pertanto, come nel caso affrontato, come un inadempimento datoriale e vero e proprio illecito contrattuale. Per la quantificazione del ristoro, il Tribunale ha fatto ricorso al criterio equitativo che si evince dalla lettura degli articoli 1226 e 2056 del codice civile e dell'articolo 432 del codice di procedura civile. E' stato adottato come parametro per stabilire il danno occorso la retribuzione del lavoro: si è ritenuto che si tratta di un elemento commisurato, per la massima parte, al contenuto professionale delle mansioni che, nel caso scrutinato, è stato impoverito a causa dell'annientamento delle prestazioni proprie della qualifica.

Campagna di Prevenzione della Insufficienza Renale Cronica a Piedimonte Matese.



PIEDIMONTE MATESE. In occasione della Giornata Mondiale del Rene della prossima settimana, la clinica Athena aderisce all’iniziativa della FIN (Fondazione Italiana del Rene) mettendo a disposizione degli utenti le proprie attrezzature elettromedicali e le professionalità mediche e paramediche per la campagna di prevenzione contro le patologie renali. In collaborazione con il Comune di Piedimonte Matese, l’iniziativa sarà presentata Sabato 16 marzo c.a. dalle ore 10:00 alle ore 13:00 in Piazza Carmine a Piedimonte Matese con gazebo allestiti per effettuare gratuitamente   con il medico specialista un questionario anamnestico, la misurazione della pressione arteriosa ed un’ecografia renale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’aumento in tutto il mondo delle nefropatie come una “pandemia”. In Italia, così in Europa e negli Stati Uniti, il numero di pazienti con End Stage Renal Desease (ESRD) che hanno iniziato il trattamento sostitutivo dagli anni ‘90 è raddoppiato, con un aumento del 40%  ogni decennio. La tendenza non prevede un rallentamento nei prossimi quindici anni. In uno studio della Cattedra di Nefrologia della Seconda Università di Napoli, e pubblicato su Kidney International nel Maggio 2008, si evidenzia che il test della creatinina viene richiesto solo nel 17,1% dei pazienti e, addirittura, in una buona percentuale di pazienti con fattori di rischio come ipertensione arteriosa, diabete ed età avanzata, la creatinina plasmatica non è stata mai testata.  Le tappe per una prevenzione sono: richiesta del test della creatinina sierica nei pazienti più a rischio (età superiore a 65 anni, diabetici, con Malattie Cardiovascolari); affiancare al valore della creatinina sierica anche la valutazione del filtrato renale stimato con l’utilizzo da parte dei laboratori della formula MDRD (Modification of Diet in Renal Desease) nella sua formula semplificata. In caso di positività, si rende utile l’esecuzione di un’ecografia renale con doppler.  Poiché il deterioramento della funzione renale risulta essere un importante indice prognostico di malattia cardiovascolare e considerata la crescita prevista nei prossimi anni della Malattia Renale Cronica, la prevenzione rimane l’unica “TERAPIA” da perseguire.

Pietro Rossi


Inaugurazione della “Falesia dell’Eremo” di Monte Maggiore.




Rocchetta e Croce. Sarà all’insegna dello sport, della natura e della cultura, la manifestazione che si terrà presso l’ eremo medioevale del S. Salvatore, nel Comune di Rocchetta e Croce. Sito su una rupe a 850m. s.l.m. nel versante Sud del Monte Maggiore, domina la Pianura Campana facendo spaziare lo sguardo da Punta Campanella sino al golfo di Gaeta. Le imponenti guglie che si innalzano dal bosco consentono un’arrampicata aerea ed estremamente mozzafiato con difficoltà dal IV al VII grado.  Grazie alle sinergie tra il Comune di Rocchetta e Croce, il Club Alpino Italiano sez. di Piedimonte Matese ed altre Associazioni del territorio sarà possibile cimentarsi in tutta sicurezza in questo sport che finalmente trova spazio sulla catena dei monti Trebulani, ora anello di congiunzione tra le pareti della Costiera Amalfitana ed i siti di arrampicata del Centro Italia.  In contemporanea all’inaugurazione del sito di arrampicata, il Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro scoprirà una lapide nei pressi della cappella votiva, in memoria della dimora nell’eremo di San Salvatore di S. Anselmo d’Aosta, filosofo, Arcivescovo di Canterbury e Primate d’ Inghilterra, che qui realizzò la sua principale opera cioè il Cur Deus homo e della Giornata in onore del Santo celebrata nella parrocchia di Rocchetta e Croce nel 2009 nella ricorrenza del novecentesimo anniversario.  Il connubio cultura, natura e sport si esalta e raccorda, attraverso eventi come questi, ai grandi temi della storia e civiltà d’Europa. Infatti, il Santo nativo d’Aosta studiò in Francia, profuse il suo impegno in Inghilterra, ma nel sole del Reame di Napoli ed in quest’eremo del Monte Maggiore trovò concentrazione e pace per realizzare il suo capolavoro filosofico. Preziosa è anche la sinergia delle associazioni culturali che operano di concerto col Club Alpino Italiano per la tutela di questo rarissimo monastero-fortezza di epoca carolingia, tra i pochi giuntoci non solo praticamente intatto, ma in un inalterato contesto naturalistico e con un retaggio storico di dimensione europea.  Hanno partecipato all’organizzazione Airmovie Lab, Centro Studi sul medioevo di Terra di Lavoro, Climbing House, Gruppo Archeologico Trebula Balliensis, Locomotiv Paz Onlus, S.Pe.M.

Pietro Rossi

MADDALONI: APERTURA PATRONATO C.L.A.A.I.



MADDALONI - Il patronato C.L.A.A.I., per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie, ha aperto una sede zonale per il disbrigo delle pratiche previdenziali, con una consulenza tecnica e medico-legale per ogni tipo di prestazione sanitaria e assistenziale prevista dalla legislazione nazionale, regionale e locale. Nella stessa sede è attivo il “Sindacato dei Pensionati”, nonché un servizio di FINANZIAMENTI a dipendenti pubblici e privati, autonomi e pensionati.
I servizi offerti GRATUITAMENTE sono:
- Pensioni (calcolo)
- Verifica posizione assicurativa (richiesta estratti)
- Disoccupazioni
- Mobilità
- Maternità
- Trattamenti di famiglia
- Infortuni e malattie professionali
- Assistenza ai lavoratori extracomunitari per prestazioni previdenziali
- CAF (Modelli 730, Isee, Red, Calcolo Imu)
Per informazioni rivolgersi alla nuova sede zonale di Maddaloni -Via Napoli n°262 (di fronte al punto SNAI) o chiamare al numero 0823.201671 - Fax : 0823. 203495.

c.s.