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Il numero
di persone affette da celiachia, negli ultimi anni, continua ad aumentare in
Italia e nel mondo, ma questa patologia viene diagnosticata correttamente solo
a una persona su sette. I celiaci non “riconosciuti”, magari a causa di quadri
clinici più complessi, molto spesso sono destinati a vagare tra medici ed
ospedali alla ricerca di risposte adeguate e una soluzione ai loro problemi. In
alcuni casi, la mancata diagnosi del problema può ingenerare complicanze anche
molto severe dovute alla prolungata esposizione al glutine. L'azione tossica
del glutine, infatti, in soggetti predisposti può provocare gravi danni alla
mucosa intestinale, come la ridotta capacità di assorbimento che causa importanti
carenze alimentari e vitaminiche e che, in età pediatrica, può comportare
un rallentamento della crescita in peso ed altezza. La
principale difficoltà nella diagnosi di questa patologia dipende dal fatto che
l'intolleranza al glutine può manifestarsi a qualsiasi età e che spesso non
presenta sintomi chiari. L'unica terapia valida riconosciuta per combattere la
celiachia, al momento, è la dieta senza glutine a vita, non esistendo in
commercio dei farmaci ad hoc. Anche per questo, la diagnosi di celiachia quasi
sempre spaventa il paziente per le difficoltà - di ordine psicologico,
sociale e di pratica di vita quotidiana - che si trova a dover affrontare
spesso senza il supporto di informazioni chiare. È proprio alla luce di queste
problematiche che l’Associazione “Oltre la Vita” Onlus ha fortemente voluto un
evento formativo dedicato, dal titolo “…e se fosse celiachia?”, rivolto a
medici, pediatri, psicologi e infermieri. Sede del corso, che vale 5 crediti
ECM, è la sala conferenze del Polo Didattico dell’IRCCS Neuromed che ospiterà
l’evento mercoledì 16 maggio a partire dalle ore 9.00
Uff. Stampa Neuromed