Dobbiamo
prendere consapevolezza della reale situazione della nostra città e non ridurre
tutto alla parola “fallimento”:
-la
disattenzione prolungata della Regione
per il problema dei trasporti e delle aziende in crisi operanti nel settore;
-la
politica superficiale e fortemente
clientelare che ha sconvolto per anni i principi del buon governo delle
aziende;
-le
trasformazioni epocali dell’intero
sistema economico
…sono
tutti nodi che oggi giungono al pettine.
La
speranza è che ora che si sia toccato il fondo e l’ACSM riesca a risalire la
china a garanzia delle aspettative dei dipendenti, della città e della
provincia intorno a cui ruotano 400mila pendolari. Ho
fiducia che possano essere messe in atto, con immediatezza, tutte le misure
necessarie per monitorare la delicata situazione e approntare di volta in volta
i correttivi di percorso necessari ad offrire efficienza e stabilità di lavoro.
L'auspicio
è che l’ACSM non sia ridotto ad un mero contenitore, ma venga vista come una
fucina di attività per lo sviluppo, per il bene delle numerose famiglie dei
dipendenti e per la vivibilità della città.
Catello
Tronco
segretario cittadino PSI