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29 agosto 2008

L'ultimo lavoro di Paolo Pinelli, dedicato alla mamma.


DA UN AMORE INSEPARABILE
MI SVEGLIO UNA MATTINA, NON
TROVO PIU' LA TUA MANO
CHE MI ACCAREZZA LENTAMENTE,
E COME UN BAMBINO MI TRASTULLAVO E SORRIDEVO
CHE CHIAMAVA IL TUO NOME.
POI UN VENTO FORTE TI HA PORTATO VIA
E NON TI RITROVO PIU' ACCANTO A ME.
UN DESTINO CRUDELE
CHE LASCIA UN PROFONDO VUOTO DENTRO DI ME
E TU LASSU' CHE GUARDI E SORRIDI,
CERCANDO DI AFFERRARE FORTE LA MIA MANO.
AMORE MIO SEGUI SEMPRE QUESTO LUNGO CAMMINO
CHE ARRIVERA' QUEL GIORNO PER RAGGIUNGERTI
ETERNAMENTE DA QUESTO MONDO DIVERSO.


Paolo Pinelli

PAOLO PINELLI PROVA PER IL GRANDE FRATELLO.


Raviscanina - Grande successo di Paolo Pinelli alla selezione del Grande Fratello 9- che si è svolta a Telese Terme in un noto locale. “Paolo Canale 5”(ndr. Nell’alto casertano è così conosciuto)- era tra i cinquecento aspiranti Taricone- entrati nel confessionale, montato per l’occasione. Paolo, persona socievole, simpatica e solare(ama cantare canzoni degli anni “70, suona il piano)- con la sua sensibilità ha colpito gli addetti della Endemol- diventando il beniamino degli aspiranti concorrenti, in attesa del provino-sostenuto dal Paolo “nazionale” intorno alle venti. Provino atteso da tempo da Pinelli. “Ho partecipato alla selezione per mia madre, lei sarebbe stata contenta di farmi partecipare, lo diceva sempre, mi spingeva a tentare, effettuare provini. E’ stata lei da lassù ad illuminarmi, mi ha dato la forza, mi ha fatto reagire, quindi concorrere all’agognata selezione”. Un desiderio inseguito per anni da Paolo, orfano di padre dall’età di poco più di un anno. Una vita difficile per lui, che ha girato la penisola per lavoro(prima di fare l’impiegato postale ha fatto l’orologiaio, il barista, cameriere e magazziniere)-a Pistoia, Como, Roma- quindi il ritorno nel paese che gli ha dato i natali.



Giuseppe Sangiovanni

21 agosto 2008

Abusi edilizi a Raviscanina.


Raviscanina. Operazione dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, finalizzata a contrastare il fenomeno degli abusi edilizi e degli scempi di zone paesaggistiche. Nel corso dei controlli disposti dal Capitano Salvatore Vitiello, sono state passate al setaccio varie località del comprensorio matesino particolarmente sensibili sotto il profilo della salvaguardia ambientale. E proprio in una zona periferica tra i comuni di Ailano e Raviscanina i militari della locale Stazione, al comando del Maresciallo Giuseppe Ratta, hanno scoperto un fabbricato da adibire verosimilmente ad abitazioni civili, in corso di realizzazione in assenza delle previste concessioni edilizie. L’immobile, è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Il proprietario, un professionista del posto, un geometra, in qualità di direttore dei lavori e un imprenditore edile, esecutore materiale degli stessi, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Con questo ennesimo blitz, dall’inizio del 2008, salgono a tredici le costruzioni abusive, in alcuni casi veri e propri “ecomostri”, finiti nel mirino dei Carabinieri e a cui sono stati posti i sigilli in varie località del Parco Regionale del Matese, mentre diciotto sono invece le persone deferite all’Autorità Giudiziaria per reati contro l’ambiente e in materia di abusivismo edilizio. Il valore complessivo di tutti gli immobili sottoposti a sequestro supererebbe i due milioni di euro. Ricordiamo ai lettori che quando si nota in una delle aree topografiche sottoposte a vincolo la realizzazione di un'opera che comporti stravolgimento del paesaggio (casi classici: residence in bosco, villette o alberghi sulla riva del mare, impianti sciistici con conseguente abbattimento di foreste, strade ritagliate nel folto delle zone verdi, apertura di cave, etc.) si può inviare un esposto a diverse autorità chiedendo di verificare se tutto è in regola con le autorizzazioni prescritte dalla legge o se, invece, tali opere debbono considerarsi abusive. L'esposto in questione vale per ogni lavoro eseguito dopo il 30 giugno 1985. Le violazioni edilizie in materia urbanistico-territoriale (costruzioni, sbancamenti, cave, strade, manufatti vari ed ogni altra alterazione dell'assetto urbanistico-territoriale) sono di competenza della Magistratura, per il solo aspetto penale; vi è poi contestuale competenza dell'autorità amministrativa per gli aspetti di illecito amministrativo.Le violazioni alla legge sui vincoli paesaggistici sono di competenza del Pretore, per il solo aspetto penale; vi è poi contestuale competenza dell'autorità amministrativa per gli aspetti di illecito amministrativo. E' consigliabile far firmare l'esposto da più persone; presentare il documento di persona, in modo da avviare contatti con l'ufficio destinatario e poter seguire più facilmente l'iter della pratica. Non è necessario indicare il nome dei presunti responsabili; l'esposto può essere anche contro ignoti; deve naturalmente sempre contenere dati di fatto veri ed obiettivi e non accuse gratuite.


a.g.

30 aprile 2008

Tre giovani denunciati alla Procura della Repubblica per vilipendio di cadavere.


Raviscanina. Tre giovani sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per danneggiamento e vilipendio di cadavere. Tutti incensurati, nella nottata tra venerdì e sabato, si sono introdotti nel cimitero di Raviscanina ed hanno cominciato a sfasciare tre lapidi presenti all’interno del camposanto, danneggiato altre e buttato a terra vasi portafiori. Dopo questo atto incredibile i tre, non contenti, ne hanno messo in atto un altro ancora più grave.Infatti, dopo aver preso un teschio da una bara trafugata, hanno cominciato a giocare a calcio con lo stesso.I tre, un ventenne R.D.M., un 29enne A.M. e un 30enne A.N., due disoccupati e un operaio, tutti incensurati originari di Piedimonte Matese ma due residenti a Raviscanina e uno a Sant'Angelo d’Alife, sono stati sorpresi dai carabinieri della stazione di Ailano guidati dal maresciallo Giuseppe Ratta e coordinati dalla compagnia di Piedimonte Matese diretta dal capitano Salvatore Vitiello (nella foto) all’interno del luogo sacro.I tre, probabilmente erano anche ubriachi con i militari dell'Arma, si sono giustificati dicendo di aver compiuto il raid vandalico "solo per divertirsi". Un fatto davvero incredibile che ha fatto gridare allo scandalo nella piccola comunità ai piedi del Matese. Non è possibile, infatti, che dei giovani pensino di compiere un simile gesto e, addirittura, lo mettono in atto senza alcun problema. Il rispetto per le persone defunte è alla base dell’educazione di ogni essere umano e probabilmente negli ultimi anni un simile episodio non era mai avvenuto nel nostro territorio. Il vilipendio fu introdotto nell’ordinamento giudiziario italiano nel 1889 (Codice Penale c.d. «Zanardelli»). Fino ad allora il reato previsto in casi simili era quello di blasfemìa. Questo Codice tutelava l’espressione della libertà religiosa, in forma sia individuale che collettiva, senza discriminazioni tra i culti. L’accusa sussisteva solo laddove vi era volontà di offendere la fede professata dalla persona offesa, e questa presentava querela.


Ivan Noviello Gazzetta di Caserta