Angelo Conte |
SAN
POTITO SANNITICO. Si è tenuto a San Potito Sannitico un
interessante incontro di studio per la costituzione di un consorzio per la
coltivazione e trasformazione della canapa nell'area del Matese a cui hanno
partecipato Michele Castaldo, membro del Consiglio direttivo di Assocanapa e
referente per la Regione Campania e Calabria, l'agronomo Angelo Conte e l'architetto Mario
Festa. Dopo decenni di progressiva perdita della memoria e di disgregazione
del patrimonio ambientale, culturale, agronomico ed economico, si comincia a
fare strada l'idea della reintroduzione della coltura della canapa giovandosi
delle sperimentazioni in atto. Oggi è di nuovo matura l'idea di ritornare alla
coltivazione della canapa, i vantaggi dell'uso della stessa sono molteplici. Il
Progetto canapa del Matese, vuole dar vita ad un consorzio per la coltivazione
e trasformazione della canapa in un'area con vocazione storica alla piantagione
di questa pianta, il Matese, zona nota per l'applicazione e per il risultato di
ottima qualità. La sua coltivazione, molto diffusa nel nostro Paese, è stata
abbondonata negli anni cinquanta a causa della concorrenza delle fibre
sintetiche. Da alcuni anni molti agricoltori stanno cercando di riproporla come risorsa per un’agricoltura naturale ed innovativa, come occasione di sviluppo delle imprese in svariati settori e come strumento
per recuperare
terreni abbandonati. La canapa,
dal punto di vista ambientale rappresenta una risorsa rinnovabile, coltivabile laddove si sono abbandonati terreni, dal punto di vista economico e sociale è una coltivazione redditizia che offre un’opportunità di sviluppo per il
territorio.
Pietro
Rossi