Pietramelara. Si è tenuto a Pietramelara, aula consiliare del Palazzo Municipale, il seminario informativo "Nuova normativa per la raccolta e la commercializzazione dei funghi in Campania".Sono intervenuti: il Sindaco di Pietramelara Luigi Leonardo, il Consigliere di Pietramelara Roberto Izzo, Il Presidente della Comunità Montana Monte Maggiore Raffaele De Marco (nella foto), il Comandante della Stazione del Corpo Forestale di Pietramelara dr Salvatore Licciardi, il dr Giovanni Casillo, Responsabile Ufficio Tecnico della Comunità Montana, i micologi dr.ssa Carla Pagliaro e il dr Marcello Boragine, e l'avv. Gaetano Pizzuti, specialista in diritto e gestione dell'ambiente e project manager del PIR "fa della tua terra una reggia".Il seminario, durante il quale è stato distribuito un piccolo opuscolo di 15 pagine, con foto dei funghi commestibili, ha affrontato i temi della legge regionale della Campania n° 8 del 24 luglio 2007 che disciplina, appunto, la raccolta e commercializzazione dei funghi freschi e conservati. Se si pensa che in Italia dal 1995 al 2005 si sono verificati ogni anno dai 6.000 ai 40.000 casi di avvelenamento da ingerimento di fungi, e che la mortalità è stata, nello stesso periodo, fra i 60 e i 300 morti per anno, appare subito chiara la finalità della legge: "la salvaguardia e la tutela della salute pubblica" al fine di evitare i costi sociali relativi alle spese per i ricoveri. Ma anche "i benefici derivanti dalla presenza dei funghi agli ecosistemi vegetali" e "la gestione economica della raccolta dei funghi". La legge consta di 23 articoli, le funzioni amministrative sono state assegnate alla Provincia e alle Comunità Montane per il territorio di propria competenza; l' attività di raccolta è soggetta ad autorizzazione previo colloquio abilitativo. Il "tesserino" potrà essere richiesto fin dai 14 anni di età, il contributo annuale è stabilito in 30 euro, il quantitativo massimo di funghi raccolti al giorno è di 3 kg. Sanzioni per chi viola le disposizioni anche quella in tema di modalità di raccolta (nessun cesto o contenitore di plastica, e mai utilizzare rastrelli, uncini o altri mezzi che possano danneggiare lo strato umifero del terreno). La Comunità Montana Monte Maggiore ha già rilasciato 120 tesserini. Le domande per il rilascio possono essere presentate alla Provincia, al Comune, alla Comunità Montana, quest'ultima ha concordato con i Comuni interessati che il colloquio abilitativo, al raggiungimento delle12 domande, potrà essere tenuto presso la sede del Comune. Il Presidente De Marco, proprio su questa scia, ha auspicato "una maggiore sinergia fra gli enti, in particolare fra il Comune, la Comunità Montana, l' ASL, al fine non solo facilitare le procedure amministrative, ma anche di creare presidi permanenti anche nelle zone maggiormente distanti dai centri ospedalieri, quanto meno assicurare la presenza di un micologo per le prime cure, e soprattutto una diagnosi precoce dell'avvelenamento". In perfetta sintonia l'analisi del dr Casillo e del Comandante Licciardi sulle funzioni svolte nelle zone rurali sia dalle Comunità Montane che dal Corpo Forestale al fine di preservare il territorio dai fenomeni di inquinamento, e di quelli relativi al dissesto idrogeologico che tanti danni hanno provocato negli ultimi anni in altre zone.L'avv. Pizzuti ha sottolineato l'importanza di un'articolata disciplina anche per la commercializzazione dei funghi atteso il suo valore economico per la riconversione produttiva, tema strategico del Progetto Integrato Rurale (PIR). Forte il monito dei micologi Boragine e Pagliaro dal diffidare da tutte le credenze popolari per la valutazione della bontà dei funghi, queste non hanno alcuna validità scientifica, quindi affidarsi solo alle etichette di certificazione apposte sulle cassette, o di quelle sulle buste che contengono i funghi. Stop assoluto alle vendite per strada: è necessaria l'autorizzazione del Sindaco per ogni forma di commercializzazione.La vigilanza sul rispetto della normativa è stato affidato, in primis, al Corpo Forestale, e a seguire ai NOS, alla guardie venatori provinciali, agli organi di polizia urbana e rurale, agli operatori professionali ed ispezione delle ASL, alle guardie giurate campestri, a quelle volontarie, agli agenti di custodia dei consorzi forestali.Il Presidente De Marco ha infine assicurato che una prossima sessione di esami si terrà prima della pausa estiva per consentire ad un maggior numero di abilitati di essere pronti a settembre per la raccolta.
Fonte : comunicato stampa