09 maggio 2015

Azione Cattolica e Diocesi di Aversa insieme per la Festa degli Incontri


AVERSA - Un modo nuovo di stare insieme e di fare festa: è quanto sperimenteranno domenica prossima, 10 maggio, l’Azione Cattolica e la Diocesi di Aversa in occasione della “Festa degli Incontri 2015”, che coinvolgerà  bambini e ragazzi dell’Acr (dai piccolissimi ai 14enni) oltre ai gruppi Giovanissimi (dai 15 ai 18 anni). L’evento, che si terrà al Parco Pozzi di Aversa e che vedrà impegnate le equipe diocesane del Settore Giovani e dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, prende spunto da alcune riflessioni contenute nel Documento Assembleare dell’A.C.: essere educatori in una comunità significa “condividere il senso profondo dell’appartenenza alla Chiesa: non si educa da soli”.  Particolare attenzione è riposta nella promozione associativa in quanto “cura dei passaggi”, rivolta cioè ad evitare che nascano situazioni di disagio o di allontanamento. “In quest’ottica vogliamo porre particolare attenzione alle ‘età di mezzo’, 14/15 anni e 25/35 anni, convinti che le difficoltà dell’età giovanile da una parte e le responsabilità familiari e lavorative dall’altra non debbano essere di ostacolo alla vita di fede e alla partecipazione ecclesiale”. La Festa sarà aperta alle 9:00 dal momento di accoglienza presso il Parco Pozzi; alle 9:30, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo; dopo l’Intervento della Consulta & MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica), alle 11:00 è previsto l’avvio delle attività, che proseguiranno fino alle 16:30, inframmezzate dal pranzo a sacco delle 12:30.  La giornata si concluderà alle ore 16:30 con la Preghiera finale. Di recente, la delegazione campana dell’Azione cattolica ha anche pubblicato un appello in vista delle Elezioni Regionali del 31 maggio. Il documento intitolato “Ci interessa il Bene della nostra Regione”, realizzato con la collaborazione delle Presidenze diocesane e del Laboratorio regionale “Territorio ed educazione al bene comune”, è un “invito schietto a uomini e donne della Campania a prendere in mano il futuro politico del Paese in cui vivono”.  Tanti i temi di stretta attualità sui quali i laici dell’AC campana chiedono alla classe politica un impegno vivo e concreto: la disoccupazione, la desertificazione industriale, il gioco d’azzardo, l’oltraggio all’ambiente, la priorità da riservare a famiglia, scuola e immigrazione.
C.S.

Le azalee dell'AIRC a Pietramelara

PIETRAMELARA. Nella mattinata di domenica 10 maggio in piazza San Rocco tornano le azalee dell'AIRC. L'AIRC è una associazione che sostiene la ricerca nella lotta sul cancro. Come da tradizione, in occasione della festa della mamma, con l'azalea della ricerca, l'AIRC offre un modo unico e ricco di significati per festeggiare tutte le mamme. Con un contributo associativo minimo di 15 euro, si potrà ricevere una azalea della ricerca contrassegnata dal marchio dell'associazione. Se anche a Pietramelara sarà possibile sostenere la ricerca sul cancro, il merito va ad un gruppo di volontarie formato da Giuseppina Barriciello, Maria Teresa Senese e Rachele Squillacioti. "L'azalea della ricerca è un fiore bellissimo e colorato, perfetto per omaggiare la propria mamma e nello stesso tempo dare un aiuto concreto ai tanti ricercatori che ogni giorno cercano di rendere il cancro una malattia più curabile" ha dichiarato Squillacioti.

Andrea De Luca

05 maggio 2015

CRESCE L’ATTESA A PIEDIMONTE MATESE PER IL FESTIVAL DELLA PAROLA


Mons. Valentino Di Cerbo

PIEDIMONTE MATESE - Tutto pronto a Piedimonte Matese per il Festival dal titolo “La mia, la tua Parola”, organizzato dalla Diocesi di Alife-Caiazzo, che si svolgerà dall’8 maggio al 14 giugno. L'apertura del Festival della Parola, per cui tanto si è impegnato il Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, sarà affidata alle voci del giornalista Giovanni Valentini e del direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Sciortino. L'appuntamento è fissato per giorno 8 maggio, alle ore 19.00 presso la chiesa di Santa Lucia ad aquas, in prossimità della centralissima Piazza Carmine a Piedimonte Matese. A moderare gli interventi dei due autorevoli nomi ci sarà Francesco Zanotti, presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Il confronto tra Sciortino e Valentini verterà sul libro La morale, la fede e la ragione (Imprimatur, 2013) in cui il giornalista del quotidiano Repubblica intervista il direttore di Famiglia Cristiana su gli eventi della contemporaneità: dalle ultime elezioni politiche italiane che hanno visto il declino dei cattolici in Parlamento alle inaspettate dimissioni di Benedetto XVI dopo gli scandali che hanno coinvolto la Curia Romana. Poi, l'elezione di Papa Francesco che ha aperto il nuovo dialogo tra laici e cattolici in un Paese che sembra aver smarrito i suoi valori cristiani.  Il libro, che sarà disponibile in occasione dell'evento porta la prefazione di Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica: «La morale, la religione, la politica, il Vaticano, l'Italia. Domande specifiche, capaci di delineare un quadro generale, ma entrando anche nei dettagli, nei fatti concreti, nelle cause che li hanno determinati, nei personaggi che sono stati i protagonisti. E don Antonio ha risposto a tutte, senza imbarazzo né reticenza. Ne esce, in quasi trecento pagine, la voce d'un cattolico moderno, prete fino in fondo ma anche moderno così come il Concilio Vaticano II l'ha configurato». Lo stesso giorno in serata, ore 21.00, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore si terrà lo spettacolo Dalla Terra come un fiore a cura dell’Arabesque Dance Company con la partecipazione dell’attrice Claudia Koll.
Pietro Rossi

02 maggio 2015

MONS. VALENTINO DI CERBO PRESENTA IL FESTIVAL DELLA PAROLA


Mons. Valentino Di Cerbo

ALIFE - La Diocesi di Alife-Caiazzo ha proposto il programma del Festival della Parola, inserito nel contesto dell’Anno della Parola che si sta celebrando: il Vescovo, Mons. Valentino Di Cerbo e don Emilio Salvatore, coordinatore dell’evento, hanno presentato la serie di eventi che si propongono come indagine approfondita sulla Parola di Dio, attraverso l’intervento di filosofi, teologi, storici, ricercatori, giornalisti. Il Festival dal titolo “La mia, la tua Parola” si svolgerà dall’8 maggio al 14 giugno. La serata di apertura – venerdì 8 maggio - si inserisce nell’iniziativa “100 Piazze per il Vangelo” , evento di rilievo nazionale a cura delle case editrici San Paolo e Paoline. Piazza Carmine sarà allestita con stand a cura delle Associazioni diocesane; seguirà una tavola rotonda alla quale prenderanno parte don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana e Giovanni Valentini, scrittore e giornalista per la presentazione del libro La morale, la fede e la ragione (Imprimatur, 2013) che avrà come location la Chiesa S. Lucia ad Aquas; modererà il dibattito Francesco Zanotti, presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (Fisc). In serata, (ore 21.00), presso la Basilica di Santa Maria Maggiore si terrà lo spettacolo Dalla Terra come un fiore a cura dell’Arabesque Dance Company con la partecipazione dell’attrice Claudia Koll.
Pietro Rossi

26 aprile 2015

IL 1 MAGGIO UN PIC NIC TRA MUSICA E CULTURA NEL SITO ARCHEOLOGICO DI CALES

CALVI RISORTADopo il successo di pubblico dello scorso anno, la rete Archeocales è lieta di riproporre il “1° maggio a Cales”, una giornata all’insegna non solo della cultura, ma anche della natura, del divertimento e della buona tavola. La formula è sempre la stessa: ciascuno, in libertà, porta qualcosa da mangiare da condividere con gli altri. Balli, canti, giochi e la buona musica faranno da sfondo e ci accompagneranno per tutta la giornata. Chi ha voglia di cantare, ballare, recitare, giocare, sorridere è nostro amico e amico di Cales e lo aspettiamo a braccia aperte. Inoltre, come lo scorso anno, saranno organizzate delle visite guidate alla città antica e, in particolar modo, alle terme centrali da poco ripulite e restituite alla comunità grazie al lavoro dei volontari e sarà visitabile anche il teatro, gentilmente messo a disposizione dall’ufficio di sovrintendenza. Le VISITE GUIDATE ALLE TERME CENTRALI E AL TEATRO ROMANO ci saranno ALLE ORE 10.30 e ORE 12.00 (durata 1 ora, luogo di incontro Teatro Romano di Cales). Ricordiamo a tutti che è responsabilità propria e corretta abitudine:
1. tenere puliti i luoghi ove si svolgerà il pic nic (per l’occasione saranno installati dei contenitori per l’immondizia).
2. Procurarsi tavoli, sedie o coperte per avere un comodo punto di appoggio.
3. Accendere fuochi solo con barbecue o simili; è vietato accendere fuochi a terra. L'ingresso è ovviamente libero.

c,s,

GOVERNARE LA CRISI. RIFIUTARE I SUSSIDI. RICONVERTIRE IL MANUFATTURIERO ATTRAVERSO INNOVAZIONE E QUALITÀ


Riccardo van den Hende

Il Piano industriale presentato dalla Whirpool e la chiusura della produzione degli stabilimenti italiani di Carinola e Teverola, sono come ‘cronaca di una morte annunciata’. E già da molto tempo.In quanto imprenditore del Distretto dell’Elettrodomestico, fornitore della Indesit da 35 anni, non mi sorprendo del nuovo piano industriale Indesit-Whirpool perché mi sembra che approfitti della mancanza di un piano complessivo e di una visione strategica che sarebbe necessaria a tracciare nuove traiettorie di sviluppo. Il caso Indesit-Whirpool dimostra che le politiche di sviluppo non possono essere affidate a investimenti isolati e all’iniziativa di questo o quel gruppo industriale-finanziario. Ad ogni nuova fase economica, c’è bisogno di pensare ai nuovi investimenti come ad una delle risorse di un ricco sistema economico e territoriale  nel quale i diversi attori devono attivarsi in maniera responsabile e virtuosa per una crescita ‘di sistema’. In questo senso una ‘regia’ istituzionale è sempre opportuna e auspicabile. È ciò di cui si ha maggior necessità in questo momento. Una regia istituzionale capace di un coordinamento autorevole e competente. Nello specifico, come componente del Distretto dell’Elettrodomestico, ho provato a sollecitare istituzioni e mondo imprenditoriale (aziende dell’indotto con oltre 500 addetti e dipendenti) perché si potesse lavorare insieme a programmare e realizzare una seria riconversione del Distretto. Non ho trovato ancora interlocutori ma solo ‘posizioni’ da conservare e da proteggere. O, peggio ancora, nemici da combattere. Mi sembra troppo poco e inutile. La strategia che va messa in campo è un’altra. Conosco il Distretto e le sue potenzialità. Conosco i problemi e le resistenze. Ma credo si possa cogliere questa come un’opportunità per fare scelte decise, in direzione di un manufatturiero ad alto valore aggiunto che sappia andare verso la valorizzazione delle conoscenze (depositate anche in tanti brevetti e risultati di ricerca applicata) e la riqualificazione delle risorse umane motivate a mettersi in gioco. Una riqualificazione  significativa  che chieda a tutti gli attori del sistema di muoversi e tracciare nuove strade percorribili senza ricorrere a forme assistenziali, diseconomiche per la comunità e mortificanti per chi le deve subire. Una riqualificazione che diventi vera e propria riconversione, nel segno dell’innovazione. Per questo formazione e riqualificazione sono due pilastri indispensabili sui quali fondare una nuova economia, un nuovo sviluppo. Non c’è bisogno di Leggi speciali ma di utilizzare al meglio gli strumenti e le istituzioni già esistenti, coordinandole in un piano generale di sviluppo locale. Ritengo che questa sia anche l’occasione per altri di tornare con orgoglio e con le competenze giuste a mestieri e attività legate all’agroalimentare e alle preziose ‘eccellenze’ targate ‘Campania felix’ e Terra di Lavoro, in un’ottica di sviluppo e di emersione di tanto sommerso. Persone, territorio, saperi e competenze sono le parole-chiave della riconversione cui sto pensando e che credo possibile  realizzare. Nell’ottica di una politica economica finalmente capace di promuovere sviluppo e di attivare e far convergere tutte le azioni necessarie ad un processo eminentemente sociale e culturale. L’attenzione che negli ultimi due giorni si è riaccesa intorno alla vicenda Indesit-Whirpool mi sembra tutta orientata solo ad attivare dispositivi di carattere assistenziale. Non si cercano soluzioni proattive. Governo, Sindacati, Impresa e piccole Imprese dell’indotto, alimentano una contrapposizione che non ha un progetto, né crede di doverlo cercare. Ma le aziende che hanno chiuso perché hanno delocalizzato la loro produzione in altri paesi sono tante, e tante le ragioni. Come tante quelle che hanno chiuso tra silenzio e indifferenza di molti. Ma a questo fenomeno si può rispondere con una condivisa e intelligente pianificazione per riconvertire interi impianti e attività produttive, promuovendo la nascita di nuove imprese e coltivando una nuova cultura del lavoro e dell’impresa. Penso a imprese ‘smart’, capaci di cogliere le sfide del mercato e soprattutto di orientarne le scelte verso beni e servizi di qualità che contribuiscano a far crescere settori strategici come il patrimonio artistico e culturale.  La responsabilità sociale e politica di tutti gli attori del sistema penso possa dare a ciascuno lo spazio per ‘fare di necessità virtù’ e quindi per cogliere nella crisi la necessità ma anche l’opportunità per riconfigurarsi e ricostruirsi, o ristrutturarsi, in una logica produttiva e propulsiva. In questo senso credo sia possibile governare la crisi attivando le risorse e gli strumenti più efficaci a generare il cambiamento necessario. Per non vanificare gli investimenti fatti. Per non dissolvere un patrimonio di saperi, competenze e tecnologie. Per non abbandonare interi insediamenti industriali e inserirli in nuova urgente pianificazione delle aree urbane ed extraurbane. Per rifiutare il paradigma del sussidio e credere nel valore identitario del lavoro e dell’attività produttiva. Per un rilancio, quindi, del manifatturiero e della produzione industriale che trovi il tempo per compiersi grazie a una significativa politica che parta dai territori. Per questo il mio richiamo è al Governo e ai rappresentanti delle Istituzioni territoriali e soprattutto agli imprenditori, perché si lavori insieme, ciascuno assumendosi le proprie responsabilità e riqualificando il ruolo e il senso della classe dirigente. Perché da imprenditore credo nella necessità di fare spazio a imprenditori illuminati, giovani e meno giovani, che, capaci di riconoscere il vuoto delle grandi associazioni di categoria, facciano emergere un’altra volontà: quella di muoversi nel solco della responsabilità sociale e del valore pubblico, politico cioè, delle proprie scelte il cui fine ultimo sia orientato, anche da Leggi e politiche efficaci, al bene comune.

Riccardo van den Hende, Imprenditore e Amministratore di Decom srl

I residenti di via Berlinguer a Piedimonte Matese segnalano pericoli per la pubblica incolumità



PIEDIMONTE MATESE  - Alcuni cittadini di Piedimonte Matese  in qualità di residenti  alla di Via  E. Berlingue, già Casino del Duca, hanno scritto al primo cittadino chiedendo all’Amministrazione una maggiore attenzione per l’arteria stradale. Abbiamo apprezzato il recente intervento di rinnovo effettuato sugli spazi urbani del lato sud della Cooperativa Don Bosco, ribadiscono i cittadini, e chiediamo che venga posta la stessa attenzione al lato nord della stessa Cooperativa. Proprio in corrispondenza dell’inizio di Via E. Berlinguer (lato nord - oggi inaugurata con la nuova denominazione) vi sono muretti in cemento nei quali, da entrambi i lati, il ferro di armatura è fuoriuscito in maniera vistosa e costituisce un grave pericolo per la pubblica incolumità. Inoltre sulla strada suddetta, da anni parcheggiano in maniera indiscriminata mezzi pesanti che hanno letteralmente devastato la carreggiata stradale. Chiediamo interventi urgenti perché riteniamo che il miglioramento e la sicurezza della Città tutta nel suo insieme sia un patrimonio insostituibile per noi e per i nostri figli.
Pietro Rossi