23 maggio 2012

SANTA MARIA LA FOSSA: LA GIUNTA PAPA SCOMMETTE SULL’AMBIENTE


Antonio Papa
SANTA MARIA LA FOSSA (Raffaele Raimondo) – “ ’E guaje nun veneno maje sul’! “  e “Quantu tiempo ce vo’ pe’ ne fa i’…! “: proprio così! Un decennio di terribili emergenze-rifiuti “a martello” ed ora si lavora per sanare le profonde ferite. Territorio devastato, il fossataro e dell’intero Basso Volturno, ai tempi di Facchi, Bertolaso…. Un sindaco (il dottor Antonio Papa), un sofferente e fervente assessore all’ambiente (Franco Cepparulo) ed un Consiglio comunale finalmente “illuminati” - dopo tante devastazioni di un primo decennio di questo secolo ormai alle spalle - ci stanno provando in ogni modo, ma la strada è ancora “in salita”. In tale virtuoso trend s’inquadra l’adesione del Comune di Santa Maria la Fossa al Progetto Agenda 21, di pari passo con altri percorsi progettuali tesi ad accelerare gl’interventi di concreta bonifica ambientale. Ma Agenda 21 Locale - se abbiamo ben capito - agisce soprattutto sulla ricostruzione di un tessuto culturale di base, ad iniziare dall’ambito scolastico. Di qui gli apporti dell’arch. Alfonso Cantelli, coordinatore del Progetto, il regista Diego D’Ambrosio, che ha firmato “Principio inverso”, un filmato d’autore che “sostiene” l’inderogabilità del riciclaggio dei rifiuti. Giorni fa, organizzata dall’addetto-stampa municipale avv. Antonio Gaudiano, s’è svolta una conferenza-stampa per fare il punto sull’itinerario intrapreso. Riflettendo a freddo sui primi esiti, va detto che è emerso un buon livello di efficacia e di efficienza dell’articolata operazione in corso; il grosso, tuttavia, resta da fare, dacché rimuovere pregiudizi atavici e fatalistiche convinzioni radicate nella popolazione non è affatto semplice. Ma il binomio “politico” Papa-Cepparulo, d’intesa stretta con quello tecnico Cantelli-D’Ambrosio, è determinato a non mollare. Un output favorevole viene peraltro dall’istituzione scolastica diretta da Silvana Valletta che può contare su un pool di docenti “impegnatissimi” sul fronte formativo alla cui testa v’è Silvana Romagnuolo. E sabato 26 maggio, alle ore 18, presso l’edificio scolastico della secondaria di I grado, s’avrà il terzo riscontro con “Verde è Vita”, un musical che vedrà alla ribalta gli allievi della primaria già attivatisi (in prima e seconda fase) sul piano informativo e, poi, della realizzazione di manufatti. “Noi abbiamo dato tantissimo al nostro livello di tolleranza delle cose negative” afferma Cantelli come  adire “Ora è tempo di ricucire gli orrendi strappi!”. Dell’abbandono annoso de La Balzana (maxifattoria con circa 600 moggia di terreno intorno, ora in buona parte confiscata) s’occupa creativamente D’Ambrosio, che non trascura, da lungimirante, il Volturno e il cosiddetto “oro bianco” (latte di bufala). Nell’équipe di esperti all’opera s’impegnano non poco anche il fotografo e storico Francesco Ciotola e l’antropologa culturale Angela Verrastro: entrambi lucidi, molto determinati a scavare a fondo negli scenari e “dietro le quinte”, in quella zona dove i progettisti d’occasione in genere non arrivano, ma che diventa fertile ambito di studio e di proposta per chi sa e vuole andare oltre le apparenze. Tutti si augurano che Agenda 21 Locale abbia ancora lunga vita, almeno fino a quando saranno interiorizzati dalle fasce di cittadinanza più avvertite i percorsi nuovi da seguire. Fino a quando, insomma, l’idea dei “rifiuti-risorse” e la ferma volontà di tutelare la salute, anche attraverso il rispetto e la valorizzazione dell’habitat naturale, diventeranno “vox populi”, alias “vox Dei”.