14 ottobre 2021

“L’INFERNO DELLA MENTE”, CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI DOMANI VENERDÌ 15 E SABATO 16 ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA “LUIGI VANVITELLI”.

CASERTA - La frenologia quale studio della mente sarà al centro di un convegno internazionale di studi in programma domani, venerdì 15, e per dopodomani, sabato 16, a Caserta, presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. “L’inferno della mente” è il titolo della due giorni che vedrà, dopo la ripresa delle attività accademiche in presenza, il gruppo FREIT presenterà i risultati degli studi svolti e le conoscenze acquisite in questi due anni di ricerca. Tra percorsi giuridici, filosofici e sociali di analisi della follia, le giornate di studio saranno dedicate ai complessi temi della frenologia e della devianza ed ai loro riflessi in ambito storico, sociologico, filosofico, politico e letterario.  Introdotte dai saluti inaugurali del rettore dell’UniCampania Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti, e del direttore del dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, Francesco Eriberto D’Ippolito, si alterneranno diverse relazioni di docenti italiani e stranieri delle Università di Camerino, di Catania, di Modena e Reggio Emilia, dell’Insubria, di Oradea, di Cracovia, che si soffermeranno su diversi aspetti della frenologia, dalla paranoia alla infermità mentale, dalla follia contro il potere alla devianza, dalla creatività alle devianze politiche, finendo all’utopia della follia. La prima sessione di lavori in programma domani pomeriggio, venerdì 15, si terrà nell’Aula Magna del Rettorato della Vanvitelli, mentre la seconda, sabato 16 mattina, presso l’aula “Liccardo” di Scienze Politiche, sempre in viale Ellittico 31 a Caserta.  All’approfondimento dei riflessi giuridici, psicologici e politici della frenologia si è dedicato in questi ultimi due anni un gruppo di docenti e ricercatori dell’Università Vanvitelli, riunito sotto l’acronimo FREIT (Political, legal and sociological profiles of phrenological research in Italy), guidato dal Principal Investigator Antimo Cesaro, Ordinario di Filosofia Politica presso il dipartimento “Jean Monnet”, con l’ausilio dalle professoresse Giovanna Palermo del dipartimento di Psicologia, e Marianna Pignata del dipartimento di Giurisprudenza. Il progetto FREIT ha portato a termine fino ad ora una serie di attività – pubblicazioni, convegni, seminari e missioni – di indubbio rilievo scientifico.  Sotto il profilo editoriale, degne di nota la pubblicazione – per la casa editrice Artetetra di Capua – di Caput Mortuum. Anatomia della mente e disciplinamento sociale di Antimo Cesaro, la riedizione del Programma di psicologia medico-forense di Luigi Ferrarese, curata da Marianna Pignata, e la traduzione dallo spagnolo della commedia Frenologia e Magnetismo di Manuel Bretón de los Herreros, a cura di Elvira Falivene. Vanno inoltre segnalati i tre volumi collettanei per la collana “Quaderni di Heliopolis”, editi sempre da Artetetra: Arbor alienationis, a cura di Marianna Pignata e Francesco Eriberto d’Ippolito; La Società dei folli, a cura di Giovanna Palermo e Raffaella Perrella; Cose da pazzi nelle Case de’ matti, a cura di Antimo Cesaro ed Elvira Falivene. Non è mancata, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, un’intensa attività di divulgazione scientifica, concretatasi nel convegno “L’immaginario della Follia. Frenologia e scienze sociali fra Otto e Novecento” dello scorso mese di dicembre, e nel ciclo seminariale “Mundus Alter. Dialoghi sulla Follia”, che ha ospitato le relazioni di numerosi docenti, tra cui quelle di Aurelio Cernigliaro e Davide De Sanctis della Federico II, Elio Tavilla dell’Università degli Studi di Modena, Ombretta Di Giovine dell’Università degli Studi di Foggia e Bruno Moroncini dell’Università degli Studi della Calabria. Entrambi gli eventi si sono tenuti da remoto e hanno visto un’ampia partecipazione di pubblico. Estremamente suggestiva, infine, è risultata la recente visita agli ex manicomi di Siena e di Volterra, che ha permesso ai membri del progetto FREIT di approfondire le specifiche metodologie di cura degli alienati e la peculiare organizzazione degli spazi nosocomiali.

Pietro Rossi

SI ASSESTANO LE VENDITE DI VINO NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA

VERONA – Le vendite dei vini nella Distribuzione Moderna si stanno assestando, dopo il boom del 2020. Viaggiano sempre in territorio positivo, ma con un riequilibrio progressivo, conseguenza della condizione di relativa normalità che i vaccini hanno indotto: più libertà di consumare fuori casa, più presenze nelle sedi di lavoro e meno spesa per i consumi casalinghi. E’ quanto emerge dall’anticipazione della ricerca IRI per Vinitaly, che sarà presentata lunedì 18 ottobre a Vinitaly Special Edition (a Verona dal 17 al 19 ottobre). Nei primi 9 mesi del 2021 le vendite dei vini sono cresciute del 2% a volume e del 9,7% a valore. Nella classifica Best, cioè dei vini con maggior tasso di crescita, il vino campano Greco di Tufo si piazza al 14° posto grazie a una progressione del 14,3% a volume, rispetto allo stesso periodo del 2020, venduto a un prezzo medio di 6,8 euro a bottiglia. Nella classifica dei vini Top, quelli più venduti in assoluto, vanno sottolineati i cali delle vendite a volume del Lambrusco (-6,7%), della Barbera (-10,6%%) e della Bonarda (-4,9%) e gli aumenti del Vermentino (+25,7%) e della Valpolicella (+23,9%). Crescono i vini blasonati nella classifica dei vini Best: in 3°, 4° e 5° posizione Barolo (+42,8%), Brunello di Montalcino (+41,5%) e Nebbiolo (+33,7%), che però nel 2020 erano stati particolarmente penalizzati dai lockdown. Le prime posizioni del podio di questa particolare classifica, utile per individuare i trend, sono occupati dal Lugana (+46,4%) e dal Sagrantino di Montefalco (+43,7%). Complessivamente una conferma dell’ampia gamma di vini di qualità presente negli scaffali della DM, offerti a prezzi convenienti. La ricerca IRI per Vinitaly dettaglia le dinamiche delle vendite: i vini a denominazione d’origine, nella classica bottiglia da 0,75 lt, continuano a performare molto bene, seguendo un trend che prosegue da anni: i vini DOC crescono del 4,8% a volume e del 10,8% a valore; i vini IGP crescono del 3,6% a volume e del 8,1% a valore. Le bollicine vendono più del vino, registrando una crescita rilevante del 27,1%. Male tutti gli altri formati: bottiglioni di vino comune, brik, bag in box. Le bottiglie a marca del distributore (MDD) crescono del 3,0% nel formato da 0,75lt, ma calano del 2,9% nel totale. 

Per quanto riguarda i prezzi, prosegue la tendenza degli ultimi anni di una progressiva rivalutazione del valore del vino nella DM: 3,9 euro a bottiglia il prezzo medio complessivo del vino, 5,6 euro a bottiglia delle bollicine. “La dinamica dei prezzi e delle promozioni assume una valenza importante in uno scenario di progressiva normalizzazione, come vedremo nella tavola rotonda di Vinitaly Special Edition – ha spiegato Virgilio Romano, Business Insight Director IRI Analizzeremo i trend per capire quali vantaggi e opportunità potrà cogliere la DM, anche nei rapporti con le cantine dedicate all’Horeca”.La ricerca completa dell’Iri sarà presentata lunedì 18 ottobre a Vinitaly Special Edition, dalle 10 alle 12, nella Sala Rossini e discussa dai rappresentanti di Conad, Coop, MD, Federvini e Unione Italiana Vini ((l’ingresso è libero; non sarà trasmessa in streaming).

Pietro Rossi