CASERTA - La frenologia quale studio della
mente sarà al centro di un convegno internazionale di studi in programma
domani, venerdì 15, e per dopodomani, sabato 16, a Caserta, presso l’Università
degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. “L’inferno della mente” è il
titolo della due giorni che vedrà, dopo la ripresa delle attività accademiche in
presenza, il gruppo FREIT presenterà i risultati degli studi svolti e le
conoscenze acquisite in questi due anni di ricerca. Tra percorsi giuridici,
filosofici e sociali di analisi della follia, le giornate di studio saranno dedicate
ai complessi temi della frenologia e della devianza ed ai loro riflessi in
ambito storico, sociologico, filosofico, politico e letterario. Introdotte dai saluti inaugurali del rettore dell’UniCampania
Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti, e del direttore del dipartimento di Scienze
Politiche “Jean Monnet”, Francesco Eriberto D’Ippolito, si alterneranno diverse
relazioni di docenti italiani e stranieri delle Università di Camerino, di
Catania, di Modena e Reggio Emilia, dell’Insubria, di Oradea, di Cracovia, che
si soffermeranno su diversi aspetti della frenologia, dalla paranoia alla
infermità mentale, dalla follia contro il potere alla devianza, dalla
creatività alle devianze politiche, finendo all’utopia della follia. La prima sessione
di lavori in programma domani pomeriggio, venerdì 15, si terrà nell’Aula Magna
del Rettorato della Vanvitelli, mentre la seconda, sabato 16 mattina, presso
l’aula “Liccardo” di Scienze Politiche, sempre in viale Ellittico 31 a Caserta.
All’approfondimento dei riflessi giuridici,
psicologici e politici della frenologia si è dedicato in questi ultimi due anni
un gruppo di docenti e ricercatori dell’Università Vanvitelli, riunito sotto
l’acronimo FREIT (Political, legal and sociological profiles of
phrenological research in Italy), guidato dal Principal Investigator Antimo
Cesaro, Ordinario di Filosofia Politica presso il dipartimento “Jean Monnet”, con
l’ausilio dalle professoresse Giovanna Palermo del dipartimento di Psicologia,
e Marianna Pignata del dipartimento di Giurisprudenza. Il progetto FREIT ha
portato a termine fino ad ora una serie di attività – pubblicazioni, convegni,
seminari e missioni – di indubbio rilievo scientifico. Sotto il profilo editoriale, degne di nota la
pubblicazione – per la casa editrice Artetetra di Capua – di Caput Mortuum.
Anatomia della mente e disciplinamento sociale di Antimo Cesaro, la
riedizione del Programma di psicologia medico-forense di Luigi Ferrarese,
curata da Marianna Pignata, e la traduzione dallo spagnolo della commedia Frenologia
e Magnetismo di Manuel Bretón de los Herreros, a cura di Elvira Falivene.
Vanno inoltre segnalati i tre volumi collettanei per la collana “Quaderni di
Heliopolis”, editi sempre da Artetetra: Arbor alienationis, a cura di Marianna
Pignata e Francesco Eriberto d’Ippolito; La Società dei folli, a cura di
Giovanna Palermo e Raffaella Perrella; Cose da pazzi nelle Case de’ matti,
a cura di Antimo Cesaro ed Elvira Falivene. Non è mancata, nonostante le difficoltà
causate dalla pandemia, un’intensa attività di divulgazione scientifica,
concretatasi nel convegno “L’immaginario della Follia. Frenologia e scienze
sociali fra Otto e Novecento” dello scorso mese di dicembre, e nel ciclo
seminariale “Mundus Alter. Dialoghi sulla Follia”, che ha ospitato le
relazioni di numerosi docenti, tra cui quelle di Aurelio Cernigliaro e Davide
De Sanctis della Federico II, Elio Tavilla dell’Università degli Studi di
Modena, Ombretta Di Giovine dell’Università degli Studi di Foggia e Bruno
Moroncini dell’Università degli Studi della Calabria. Entrambi gli eventi si
sono tenuti da remoto e hanno visto un’ampia partecipazione di pubblico.
Estremamente suggestiva, infine, è risultata la recente visita agli ex manicomi
di Siena e di Volterra, che ha permesso ai membri del progetto FREIT di
approfondire le specifiche metodologie di cura degli alienati e la peculiare
organizzazione degli spazi nosocomiali.
Pietro Rossi